Descrizione dell'allevamento
L'allevamento in cui è sorto questo caso appartiene ad un grande gruppo integrato ed è situato nelle pianure agricole rumene nel sud-est dell'Europa. L'allevamento iniziò vari anni fa,in una vecchia struttura dell'era comunista che fu adattata per il moderno allevamento dei suini. Le ristrutturazioni furono effettuate da ditte specializzate in costruzione di allevamenti. Gli allevamenti di scrofe furono riempite con 10.000 scrofette di una casa di genetica inglese. Queste scrofette avevano un 20% di genetica Meishan, pertanto presentavano un temperamento e un comportamento materno eccellente. Negli ultimi anni è stato realizzato un'ampiamento,acquistando 2.000 scrofette di una casa di genetica tedesca:questi animali avevano un accrescimento ed una conversione migliore,ma erano più nervosi ed aggressivi.
Alcune scrofaie erano positive a ceppi europei di PRRS ,mentre altre erano negative. Il controllo del PCV2b si realizzava mediante la vaccinazione dei suinetti. L'allevamento è positivo alla maggior parte delle malattie enzootiche dell' Europa, includendo l'influenza suina, Lawsonia e diarrea rossa.
Le scrofe e le scrofette sono vaccinate con vaccini commerciali contro l'E. coli (antigene fimbriale K88 [F4], K99 e 987P), parvovirus, erisipela e leptospirosi.I suinetti sono vaccinati a due settimane di vita contro il Mycoplasma e Circovirus con vaccini commerciali monodose.
L'allevamento è integrato con un grande mangimificio che dispone anche di un macello,pertanto la gestione ha una configurazione multi siti. Dal mangimificio si decise di implementare alcune delle raccomandazioni europee sugli additivi dei mangimi. Pertanto,recentemente si ridussero le dosi di ossido di Zinco nel mangime prestarter a meno di 200 ppm.
Sistema wean to finish (svezzamento-ingrasso negli stessi ambienti)
I suinetti si svezzano tanto dalle primipare come dalle pluripare a 24gg. La grande dimensione di questo allevamento fa sì che ogni reparto di svezzamento riceva 2.000 suinetti alla settimana. Ogni sito si localizza in aree isolate,a più di 20 km da altri insediamenti.Le strutture wean to finish sono eccellenti,come si può vedere nella seguente fotografia.
Figura 1. Tipico capannone di nuova costruzione dell'est Europa con attorno l'azienda agricola.
Comparsa del caso
I responsabili dell'area di accrescimento dei siti wean to finish hanno seri problemi di diarrea negli ultimi lotti:a loro supporto è stata costituita una equipe di tecnici e veterinari.
Facendo un giro negli svezzamenti,sono stati ispezionati gli impianti di riscaldamento,la sanità,la ventilazione,i grafici delle mortalità di ogni box ed il totale per stabilire la mortalità di ogni settore.Viene effettuata dall'equipe una ispezione dei box colpiti,nei quali si osserva la presenza di diarrea (figura 2).
Figura 2. Diarrea giallastra ed acquosa a getti in suinetti di 5 settimane.
L'equipe confermò clinicamente che numerosi suinetti presentavano diarrea giallastra ed acquosa a getti tra 7 e 14 gg dopo lo svezzamento.Gli animali si presentano vivaci, però si apprezza un incremento della mortalità.
Si raccolsero campioni di questa diarrea dai box colpiti allo svezzamento e furono effettuate necroscopie su alcuni suinetti con grave diarrea:si osservarono anse intestinali congeste e dilatate con contenuto acquoso come si apprezza nella figura 3.
Figura 3. Necrocopia di un suinetto colpito: notare la dilatazione delle anse intestinali sottili e ispessite.
Si inviarono al laboratorio alcuni campioni freschi di feci ed intestini.La diagnosi differenziale in questa fase include E. coli, Salmonella, PCV, Lawsonia, TGE, PED e rotavirus.
Alcuni giorni dopo sono stati ricevuti i risultati. In collaborazione con il laboratorio,è stato confermato che la coltura dei campioni intestinali su sangue ed agar McConkey mostrano un accrescimento di grandi colonie pure di coliformi Gm -, fermentatori di lattosio, indolo positivi, oxidasi negativi e beta-emolitici. Le reazioni di agglutinazione indicano la presenza dell'antigene fimbriale K88 [F4] ++ tipico dell' Escherichia coli enterotossico (ETEC).
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AA
Veterinary Laboratories Agency
East Europe branch
Data diricevimento 07/09/2010
Data di raccolta 29/08/2010
Case Vet
Specie / Razza Suino / LW Landrace
Sesso / Età Misto / 4 settimane
Campioni Feci x 10, Intestini X 4
23jd
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Informazioni 1 e 2
Specie | Rif campioni | Zona | Isolato | Rif isolato |
Suina | 4 settimane | Feci | E coli spp emolítico | IS23-00173 |
4 settimane | Intestino | E coli spp emolítico | IS23-00174 |
Si aggiunge un report di sensibilità per il E coli emolitico isolato da animali di 4 settimane # 00174
Resultati del test: S - Sensibile R - Resistente
Antibiotico | Contenuto del disco | Risultato |
Apramicina | 15 µg | S |
Spectinomicina | 25 µg | S |
Neomicina | 10 µg | S |
Amossicillina / Acido clavulanico | 30 µg | S |
Trimetoprim / Sulfametossazolo | 25 µg | S |
Ampicillina | 10 µg | S |
Enrofloxacin | 5 µg | S |
Tetraciclina | 10 µg | R |
Note di laboratorio:
- Gli organismi sensibili alla neomicina solitamente sono sensibili alla framicetina.
- L'ampicillina e l'amossicillina hanno una attività similare.
- L'enrofloxacin viene selezionato per rappresentare i fluorochinoloni permessi (danofloxacin, marbofloxacin ed enrofloxacin).
- In generale ci sono resistenze crociate tra il gruppo delle tetracicline.
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Analisi dei risultati
I segni clinici,le necroscopie ed i risultati di laboratorio suggeriscono che l' Escherichia coli entero-tossico (ETEC) ha colonizzato l'intestino di molti suinetti subito dopo lo svezzamento, causando le tipiche alterazioni cellulari e la diarrea acquosa e giallastra. La vaccinazione con antigene fimbriale di E coli utilizzata nelle scrofe e nelle primipare dà immunità colostrale contro l'ETEC in suinetti neonati ,però non protegge a partire dallo svezzamento ovvero quando i suinetti non hanno più la protezione degli anticorpi materni.
L'incidenza delle infezioni da ETEC in suini svezzati è sceso a valori molto bassi dagli anni 80 con l'introduzione dell'ossido di Zinco nel mangime a livelli sufficienti (1.500 a 3.000 ppm) mangimi prestarter. L'ossido di Zinco ha una azione specifica antibatterica danneggiando le membrane batteriche provocando la fuoriuscita del contenuto cellulare. Tuttavia,le recenti iniziative legislative europee destinate alla preservazione dell'ambiente,hanno limitato il suo uso.
Nel caso di questo allevamento,la riduzione dell'uso di ossido di zinco sotto i livelli di efficacia comportò rapidamente la comparsa di infezioni cliniche da ETEC.
Misure intraprese
L'allevamento iniziò ad usare gli antibiotici indicati dall'antibiogramma nel mangime e in acqua allo svezzamento per limitare le perdite di mortalità. Si utilizzò solfato di neomicina somministrato oralmente a 100 ppm in alcuni episodi con scarsa incidenza sul recupero clinico. La colistina è considerata per alcuni come il farmaco d'elezione contro l' ETEC, senza una indicazione chiara di resistenza negli isolati europei.Comunque,l'importanza del problema in questo allevamento,comportava che la medicazione di tutti i suinetti colpiti in casi ricorrenti,tenendo in considerazione della grande variabilità tra i siti, con episodi ricorrenti ogni 2-3 settimane,era economicamente cara e logisticamente di difficile gestione.
Si ritornò all'aggiunta dell'ossido di zinco nelle diete prestarter a livello di efficacia secondo le prescrizioni vetrinarie e i segni clinici e le perdite si ridussero in 2 settimane in tutti i siti.
I segni clinici di alcuni casi suggeriscono la presenza di ceppi di ETEC positivi a vero-tossina (shiga-like toxin) in alcuni capannoni.
I ceppi di E. coli e ETEC sono organismi che si considerano “intarsiati” nella maggior parte degli allevamenti di suini,presumibilmente nei box,corridoi,liquami...Questa loro normale presenza negli ambienti spiega altresì la presenza costante nei casi di nuove esplosioni,qualora non si adottino particolari misure.
Si sono ottenuti alcuni progressi usando vaccini efficaci contro i problemi da ETEC allo svezzamento: per esempio un vaccino che si sta sviluppando in Canadá si basa su una coltura pura di E. coli avirulenta, senza tossine. Alla somministrazione ai suinetti, si unisce alle cellule intestinali e attiva la risposta degli animali.Gli anticorpi si producono rapidamente e prevengono la colonizzazione dei batteri ETEC patogeni nell'intestino.