Nell'articolo precedente espongo il caso di un allevamento che supera i giorni non produttivi rispetto alla media. Dopo aver identificato le aree da correggere, si visita l'allevamento e ci si accorda per applicare una serie di misure correttive addestrando il personale.
Le misure da applicare sono:
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Registro di controllo del calore delle scrofette (figure 1 e 2). Si eliminano le scrofette che non hanno dimostrato il calore al giorno 220.
Figure 1 e 2: modulo di controllo dei calori delle scrofette
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Ogni scrofa in gabbia gestazione deve avere la sua scheda di identificazione(figure3 e 4)Figure 3 e 4: schede in gestazione
3-
Sistema delle mollette colorate per identificare con un colpo d'occhio qual'è lo status :
- Senza molletta nè scheda: scrofa che non è ancora venuta in calore (figura 5)
- Molletta di legno: scrofa coperta (figura 6)
- Molletta rossa: scrofa vuota a causa di un ritorno o di un aborto (figura 7)
- Molletta blu: scrofetta da coprire (figura 8)
Figura 5: scrofe svezzate non coperte
Figure 6, 7 e 8: da sinistra a destra: nullipara non gravida (ritorno o aborto), scrofa coperta e scrofetta non coperta.
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Controllo con l'ecografo di tutte le scrofe gravide da 60-80 giorni di gestazione, a partire da 80 giorni si fa l'ecografia alle sole scrofe dubbie, osservate durante il controllo settimanale visivo. (figure 9, 10 e 11)Figura 9: Scheda di controllo delle scrofe in box con alimentatori elettronici
Figure 10 e 11: Operatore che sta realizzando la conferma della gravidanza con l'ecografo nei box.
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Attenta ricerca calore, particolarmente scrupolosa tra i 40 e 60 giorni dalla data del primo controllo ecografico.
6-
Controllo ad ogni mese di tutte le scrofe delll'allevamento facendo "l'inventario" per comprovare che il numero delle scrofe presenti coincida con quello del programma di gestione.
I risultai dei controlli vanno studiati periodicamente e una volta chiuso l'anno 2013, si fa il confronto con l'anno precedente per quantificare e valutare l'efficacia delle misure applicate. Nel complesso abbiamo avuto un calo medio di 5,2 giorni/evento (grafico 5), che si spiegano principalmente da 3 fattori (grafici 5, 6 e 7):
- Osservazione corretta dei calori delle scrofette
- Identificazione precoce delle scrofe vuote
- Miglior pianificazione dell'invio delle scrofe al macello
Grafico 5: Confronto dei GNP per evento tra l'anno 2012 (blul) rispetto all'anno successivo, una volta applicate le misure correttive (verde).
1. Osservazione corretta del calore delle scrofette. L'età della copertura scende, concentrandosi per oltre l'80% tra 230 e 260 giorni, nel 2012 questo intervallo corrispondeva a solo il 54% delle coperture (grafico 6)
Grafico 6: Confronto dell'età alla prima copertura tra il 2012 e 2013
2. Identificazione precoce delle scrofe vuote. Qualora siano dovute ai ritorni, sia ad una perdita della gravidanza, corretta pianificazione dell'invio delle scrofe al macello. Ogni evento è diminuito in giorni, rispettivamente di 13,8 e 26,1 . (grafico 7)
Grafico 7: Confronto dei GNP degli eventi principali delle scrofe gravide nel 2012 e 2013.
Una riduzione media in GNP di 5,2 giorni non sembra importante, ma se si fa un semplice calcolo economico si evidenzia una perdita significativa per un allevamento di queste dimensioni.
Il totale degli eventi nel 2012 furono 1528 e nel 2013 furono 1518. I calcoli sono:
Anno 2012
1528 eventi * 28,3 GNP * 2,1€/giorno= 90.809,04 €
Anno 2013
1518 eventi * 23,2 GNP * 2,1€/giorno= 73.956.96 €
I soldi risparmiati grazie alle misure adottate in gestazione è di 16.852,08 €.
Il risultato di questi tipi di intervento è garantito sempre qualora si sia proceduto a far prendere coscienza tanto agli operai che vanno a fare i lavori, sia ai responsabili aziendali, per capire, per esempio, che l'acquisto di un ecografo non è una spesa ma un investimento; in caso contrario sarà un fallimento.
Per animare l'allevatore è stata fatta una stima prudente sui vantaggi a priori: “se farai questi controlli, avrai soldi per comprare 10 ecografi”. Alla fine, dopo aver raggiunti i risultati, ne potresti comprare 17.
Di nuovo, la corretta analisi dei dati apporta informazioni che ci permette di prendere decisioni certe dirette a migliorare i risultati produttivi ed economici negli allevamenti.