Il momento, che non è l'istante, è ora...

In Spagna, i ritardi accumulati in allevamento, a seguito delle vacanze di Natale sono stati riassorbiti. La prova migliore è l'aumento di ieri di 0,40 cent / kg di peso vivo. I macelli hanno macellato a un ritmo molto buono per tutto il mese e in questo momento non ci sono suini in più. È vero che il peso medio della carcassa si sposta a un livello molto elevato (circa 2 kg in più rispetto allo scorso anno nelle stesse date), ma sembra più una realtà ricercata da entrambe le parti (macello e allevatore), per ottimizzare ulteriormente la propria attività, che un problema di accumulo non cercato...

Al momento ci sono diversi fattori da prendere in considerazione nel mercato europeo e in quello spagnolo, tutti giocano e partecipano in misura maggiore o minore:

• Tra il 1° ed il 19 gennaio si sono registrati solo in Polonia 161 nuovi casi di PSA, alcuni meno di 20 km dal confine tedesco. Questa spada di Damocle è molto presente.
• Belgio non riesce ad eradicare la PSA dal proprio territorio; nuovi casi compaiono nei cinghiali anche se è vero che compaiono con il contagocce. Ma compaiono.
• La Cina ha appena celebrato la sua festa di Capodanno: da prima del nostro Natale fino ad oggi i loro acquisti sono stati al minimo. Prevediamo una rapida normalizzazione dei flussi dall'Europa verso lì.
• Gli Stati Uniti e la Repubblica popolare cinese hanno firmato un accordo di cooperazione commerciale che, in sostanza, riduce notevolmente i dazi. Gli USA potranno collocare carni suine in Cina praticamente senza limiti. Gli Stati Uniti sacrificano circa due volte e mezzo il numero di suini in più rispetto alla Spagna. Segnaliamo che la Spagna è stata nel 2019 il primo fornitore in termini assoluti del mercato cinese.
• Gli scioperi in Francia rendono difficoltoso il caricamento dei container: si stima che questa attività sia stata ridotta del 90% nell'ultima settimana.
  L'avvio efficace del nuovo megamacello in Aragón (Spagna) comporta che: i suini sono alla ricerca di una "faccia da cane" e questa domanda di richieste "costringe" il prezzo spagnolo a salire più in alto di quanto avrebbe fatto senza questo fattore.

Con il passare degli anni, più e più fattori intervengono nella formazione del prezzo di ogni mercato. La globalizzazione implica una maggiore dipendenza da fatti e / o circostanze che si verificano a migliaia di chilometri dal nostro territorio.

Da Natale ad oggi, i prezzi delle carni suine in Europa sono diminuiti. Molto più della discesa del prezzo dei suini. Ergo: i macelli hanno visto la riduzione dei loro margini. Al momento questo è quello che succede settimana dopo settimana.

Siamo convinti che la Cina continuerà ad aver bisogno di enormi quantità di carni suine. Pensiamo anche che non farà lo stesso errore dell'anno scorso: il panico o le voglie speculative hanno portato i prezzi a livelli irraggiungibili nel mercato reale e quindi alla rottura di migliaia di contratti che non sono stati rispettati. Ora esiste un'alternativa (USA) e gli operatori cinesi hanno sicuramente imparato alcune cose.

Crediamo che il prezzo del suino in Spagna non possa abbassarsi fino a dopo l'estate. Sarà difficile superare il prezzo raggiunto nel 2019, ma a gennaio abbiamo visto i prezzi del vivo sconosciuti per il momento. Pensiamo anche che sarà un anno complicato per il macello: molta lotta per l'acquisto e la Cina, alla fine, non pagherà i livelli visti l'anno scorso.

Finora quale sarebbe una radiografia del momento. Non l'istante perché questo è un elemento troppo volatile. L'infinità delle cose può accadere in un istante che configura una realtà radicalmente diversa. Ad esempio: se l'IPC della Cina salisse alle stelle e le loro autorità decidessero di vietare le carni suine ad eccezione dei militari e degli ospedali, vedremmo cambiamenti più che radicali sul mercato. Per non parlare della PSA ...

Lo scrittore americano Christopher Paolini affermò: "Vivi il presente, ricorda il passato e non temere il futuro, perché non esiste, né mai esisterà. Esiste solo ora".

Guillem Burset