Il circovirus suino tipo 2 (PCV2) è l'agente causale delle malattie associate al circovirus suino (PCVDs, sigla in inglese). Nel NordAmerica, prima dell'introduzione dei vaccini commerciali, le PCVD hanno causato ingenti perdite economiche significative ai produttori, con aumento della mortalità, degli scarti e perdite di accrescimento. In cambio, gli effetti del PCV2 sulla riproduzione non sono stati identificati in modo consistente. Da prima del 1999 erano stati descritti casi in campo che correlavano il PCV2 a perdite riproduttive. In genere, questi casi suggerivano un aumento della percentuale di mummificati e nati morti, e alcune volte la riduzione della fertilità. In nessun caso è stato valutato l'impatto economico, ma questi casi dimostravano in forma chiara che il virus poteva produrre perdite riproduttive.
Le cause di perdite riproduttive sembrano essere basicamente dovute all'infezione virale dei feti. I sintomi clinici osservati dipendono dal momento dell'infezione durante la gestazione. Le scrofe che si infettano durante il primi 3 mesi di gestazione oppure le scrofette quando si infettano appena prima della copertura, tendono a produrre morte embrionale e conseguente ritorno in ciclo, o riduzione del numero dei nati vivi. L'infezione durante gli stadi più avanzati della gestazione tende a produrre mummificati e nati morti.
L'impatto del PCV2 nelle scrofaie può non essere drammatico come per altre malattie come la PRRS, però le evidenze dimostrano che si possono avere perdite economiche importanti. Come esempio, descriverò il caso di una scrofaia nel NordAmerica dopo un'infezione da PCV2.
Improvvisamente i mummificati sono passati da circa 2% a oltre 10% senza nessun cambio dei nati morti o di aborti. Le scrofe hanno partorito al momento previsto (114 a 115 gg di gestazione) ma con un numero variabile di mummificati e nati vivi (tabella 1). La sorpresa era che nonostante una figliata avesse molti mummificati, i suienetti che erano nati vivi erano completamenti normali e vitali, raggiungendo lo svezzamento normalmente. Allo stesso tempo, si era osservata una riduzione del numero dei nati totali per parto dovuto ad un'aumento della mortalità fetale: la precisione nel registrare i mummificati non era perfetta, c'erano mummificati molto piccoli (con meno di 2cm) che venivano espulsi con la placenta alla fine del parto e non erano rilevati dal personale. Curiosamente, c'era stato un aumento dei ritorni fuori ciclo (tra i 24 e 37 gg dalla copertura, il che poteva far pensare a qualche problema in gestazione): queste perdite erano state osservate 22 settimane prima dell'aumento dei mummificati, suggerendo che l'infezione fosse avvenuta mesi prima. Non c'erano state alterazioni di altri parametri (portata al parto, % di nati morti, mortalità delle scrofe) durante il periodo. Dopo 10 settimane dall'inizio dell'aumento dei mummificati, la % di questi passò ad essere il doppio rispetto al periodo precedente all'inizio del problema.
Tabella 1: Storia clinica di una scrofaia di sole primipare che ha subìto un episodio durato 10 settimane di PCV2, con perdite riproduttive caratterizzate da un aumento dei mummificati. Gli interventi elencati durante l'accrescimento e la riproduzione sono per ogni banda di parti.
Settimana di parto | % di mummificati rispetto ai nati totali | Interventi durante l'accrescimento e gestazione delle scrofette che partorivano durante la settimana |
Settimana di gestazione quando furono vaccinate per il PCV2 vaccino 1 (vaccinazione a tappeto nel 2008-48) |
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Data | Numero delle settimane | Vacccinazione contro il PCV2 ai suinetti allo svezzamento (3 settimane di età) | Vaccinazione contro il PCV2 prima della copertura | Addattamento prima dell'entrata in gestazione | ||
5/1/08 | 18-20 | 2,5% | Nessuna | Dose completa vaccino 2 | 4,5 settimane | n/d |
5/22/08 | 21-23 | 2,5% | Nessuna | 1,5 sttimane | ||
6/12/08 | 24-28 | 2,5% | 1/2 dose vaccino 1 | |||
7/17/08 | 29-36 | 2,5% | Dose completa vaccino 2 | |||
9/11/08 | 37-45 | 9,5% | ||||
11/13/08 | 46 | 9,5% | Postparto | |||
11/20/08 | 47 | 9,5% | Postparto | |||
11/27/08 | 48 | 9,5% | Postparto | |||
12/4/08 | 49 | 5% | Postparto | |||
12/11/08 | 50 | 5% | Postparto | |||
12/18/08 | 51 | 5% | 13 | |||
12/25/08 | 52 | 5% | 12 | |||
1/1/09 | 1 | 5% | 11 | |||
1/8/09 | 2 | 5% | 10 | |||
1/15/09 | 3 | 5% | 9 | |||
1/22/09 | 4 | 5% | 8 | |||
1/29/09 | 5 | 5% | 7 | |||
2/5/09 | 6 | 5% | 6 | |||
2/12/09 | 7 | 5% | 5 | |||
2/19/09 | 8 | 5% | 5 | |||
2/26/09 | 9 | 5% | 5 | |||
3/5/09 | 10 | 5% | 5 | |||
3/12/09 | 11 | 5% | 5 | |||
3/19/09 | 12 | 5% | n/a |
Con l'aumento dei mummificati, sono state eseguiti diversi test di laboratorio, riassunti nella tabella 2. Al primo invio al laboratorio, tutti i feti avevano l'addome disteso, il che suggeriva un problema cardiaco. Per comprendere meglio la causa dell'apparente problema cardiaco, sono stati inviati altri campioni dove sono stati realizzati test di immunoistochimica (IHC) cercando il PCV2 sia nei tessuti fetali come nella placenta. L'IHC ha dimostrato una quantità molto elevata di PCV2 nel tessuto miocardico (figura 1) e nella milza.
Tabella 2: Riassunto dei risultati di laboratorio delle scrofette durante l'episodio dell'aumento dei mummificati.
Età del suino | Feto dell'ultima fase di gestazione | Feto dell'ultima fase di gestazione | Suinetti al parto |
Data | 11/6/2008 | 11/18/2008 | 12/13/2008 |
Campioni | Mummificati | Mummificati di 5 figliate | Nati Morti e Nativivi di 5 figliate |
PCV2 PCR | Pos | Pos | Pos |
PCV IHC | Pos | Pos | |
Anticorpi fetali | Pos | ||
Parvovirus | Neg | Neg | Neg |
Leptospira | Neg | Neg | |
PRRSV | Neg | Neg | |
Tipo di PCV | Non eseguito | NA-PCV2a | NA-PCV2a |
PCV2 RFLP Standard definito dal sequenziamento | Non eseguito | 3-2-1 | 4-2-2 |
Lesioni istologiche | Nessuna | Nessuna | Degenerazione miocardica, necrosi e fibrosi multifocale, con importante infiltrazione linfocitica lieve |
Commenti | Non si sa il significato della presenza del PCV. La presenza dei feti con addome disteso che è indice di insufficienza cardiaca, può essere congenita. | ICH: +2 a +4 positivi nei tessuti ma negativo nelle placente. | Commenti: le lesioni microscopiche sono compatibili con infezione da PCV2 in utero. |
Figura 1: Colorazione immunoistochimica (IHC) del tessuto muscolare cardiaco da PCV2 di un suinetto di 1 giorno di età che è nato vivo in una figliata con 8 mummificati e 4 nativivi. Le aree marron scuro rappresentano una risposta positiva alla presenza di PCV2, le aree marron chiaro sono normali.
Prima dell'episodio sono stati applicati molti cambi nelle strategie di management nei confronti del PCV2, che si riassumono nella tabella 1. In risposta all'episodio in questione, si è praticata la vaccinazione a tappeto di tutto l'allevamento a 8 settimana dalla comparsa del problema. Però, secondo le analisi grafiche del Controllo Statistico delle Procedure (SPC, la sigla in inglese), sembra che non si è riusciti a ridurre la percentuale dei mummificati, che è quanto dice l'analisi statistica dopo la vaccinazione a tappeto. All'inizio 2009 si è ricominciato a vaccinare le scrofette prima della copertura e 20 settimane dopo (quando le scrofette vaccinate iniziarono a partorire) la % di mummificati si è mantenuta elevata >4,5 % e non è variata finchè il periodo di adattamento non si è allungato a minimo 4 settimane. La vaccinazione delle scrofette è rimasta nel programma delle scrofette come prevenzione.
Quando le scrofette entrano nel settore gestazione senza precedente esposizione, il PCV2 può causare problemi riproduttivi. In queste condizioni, le misure di routine di controllo attraverso la vaccinazione non sembrano essere efficaci per eliminare i sintomi clinici riproduttivi. Per minimizzare il rischio di infezione da PCV2 associato a problemi riproduttivi, è conveniente cambiare il flusso degli animali per assicurare una buona esposizione al PCV2 prima della copertura come prate integrante del programma di addattamento.