La lattazione è una delle fasi più importanti nella produzione suinicola, considerando che in questo periodo la mortalità sei suinetti è molto elevata, raggiungendo a volte il 18% (BDporc y “observatori del porcí” del Departament de Agricultura Ramaderia i Pesca de la Generalitat).
In campo, si mettono in pratica molteplici azioni di management che hanno come obiettivo specifico la riduzione della mortalità in questa fase.Durante le prime ore di vita, si possono osservare politiche diverse di adozioni, trasferimenti, somministrazione di colostro naturale o artificiale, ecc, che possono essere eseguite in modi e tempi diversi secondo le caratteristiche dell'allevamento, del personale, ecc.
Tutte queste misure considerano come criterio principale il peso o la dimensione del suinetto.
Senza dubbio, si possono osservare con una certa frequenza, suinetti che sono considerati "piccoli" e che mostrano un buon rendimento o addirittura superiore ai propri fratelli maggiori nelle stesse condizioni o nella stessa figliata. Questo fatto evidenzia che nonostante il peso sia il fattore più determinante, esistono altre caratteristiche del suinetto che possono influenzare o condizionare la presa di decisione del management da adottare.Una di queste caratteristiche è la vitalità, compresa come vigore o forza fisica. La vitalità dei suinetti determina direttamente la propria capacità di competere per il capezzolo e nell'ingestione del colostro o latte. Ci si aspetta quindi che la vitalità sia associata direttamente alla sopravvivenza, compresa una adeguata crescita. Fino ad oggi, a livello scientifico, la vitalità dei suinetti è stata studiata al momento della nascita. Inizialmente sono stati adattati ai suini, indici di vitalità utilizzati per neonati della specie umana che valuta il grado di ipossia. Dopo sono stati considerati altri fattori, come la pressione parziale dell'ossigeno nel sangue, la capacità di sollevarsi in piedi dopo la nascita, l'intervallo di tempo tra la nascita e la prima poppata di colostro, ecc. Nella maggioranza degli studi, si è studiata la vitalità per meglio comprendere i problemi legati all'ipossia durante il parto e la sopravvivenza neonatale del suinetto, ma poco si è studiato sull'influenza di questa sulle performances durante la fase di lattazione.
Recentemente abbiamo realizzato uno studio di campo, in un allevamento in condizioni commerciali, nel quale si cercò di valutare obiettivamente la vitalità dei suinetti a parto terminato, a partire da osservazioni del comportamento, associando queste alla crescita e alla mortalità sottoscrofa.
Tabella 1: descrizione dei parametri di comportamento valutati con un punteggio
Stimolazione della mammella (U) |
0: Il suinetto NON dimostra movimenti di testa verso la mammella o comportamento di ricerca durante 30 secondi 1: Il suinetto mostra movimenti di testa stimolando la mammella o comportamento di ricerca durante 30 secondi |
Mobilità del suinetto (M) |
0: Il suinetto NON è capace di ruotare 360º sul proprio asse o di girarsi nel perimetro di un tubo per 30 secondi 1: Il suinetto è capace di ruotare a 360º sul proprio asse o di girarsi nel perimetro di un tubo durante 30 secondi 2: Il suinetto è capace di ruotare a 360º sul proprio asse o di girarsi nel perimetro di un tubo come minimo 2 volte durante 30 secondi |
Colloccando i suinetti in un tubo di 55 cm di diametro , durante 30 secondi e senza interazione con questo, sono stati valutati 2 parametri comportamentali presentati nella Tabella 1:
- M) Mobilità del suinetti: questo parametro è stato incluso con l'obiettivo di valutare indirettamente la capacità del suinetto di spostarsi per raggiungere le mammelle e o scappare dalla scrofa quando questa si corica. Qualità che possono essere correlate con un maggior consumo di colostro e maggior sopravvivenza.
- U) Stimolazione della mammella: questo parametro è stato incluso con l'obiettivo di valutare indirettamente la capacità del suinetto di poppare e stimolare la mammella (realizzazione all'interno del tubo del movimento oscillatorio della testa similare all'azione di esplorazione o grufolamento).
Foto 1: dettaglio del suinetto dentro il tubo all'inizio del test di 30 secondi | Foto 2: dettaglio dello stesso suinetto della foto 1 in processo di rotazione dentro del tubo (90º gradi di rotazione a sinistra) |
E' stata studiata la correlazione tra i punteggi ottenuti nel test comportamentale (somma dei punteggi di U e M) di 30 secondi , e la crescita e sopravvivenza dei suinetti . In primo luogo è stato osservato che il risultato del test di vitalità non è stato associato al peso dei suinetti, confermando la maggior correlazione con lo sviluppo neuronale e/o metabolico, che a sua volta possono essere influenzati dalla "qualità" del parto. Non necessariamente l'avere maggior peso o dimensione il risultato del test era migliore. Inoltre, è stato osservato che la vitalità può influenzare la crescita dei suinetti. In generale i suinetti con maggior punteggio nel test hanno dimostrato miglior accrescimento durante il periodo di lattazione. Allo stesso modo, si è verificato che quanto maggiore è il punteggio, maggiore è la probabilità di sopravvivenza durante il periodo.
Tuttavia, sono stati studiati anche altri fattori, confermando quanto già noto, che il fattore che più determina la capacità di crescita e sopravivenza dei suinetti è il peso alla nascita. Infine, la scrofa che allatta i suinetti, secondo il peso della figliata e la capacità di termoregolazione dei suinetti condizionano in modo meno importante le performances dei suinetti stessi.
Lo studio , oltre a confermare l'importanza del peso alla nascita, l'uniformità della figliata e la buona attitudine materna della scrofa come principali fattori responsabili delle performances dei suinetti, conferma anche l'importanza della vitalità dei suinetti, valutata con un metodo semplice e veloce. Nonostante non ci siano studi sull'efficacia del test di vitalità come strumento di classificazione dei suinetti, una semplice valutazione della capacità motoria e la presenza del "movimento esploratorio" del suinetto , collocandolo a terra durante alcuni secondi, possono contribuire a prendere decisioni sui singoli soggetti , potendo suggerire se un suinetto di peso intermedio può essere traslocato ad una figliata con suinetti di maggior o minor peso ( questo è un esempio), oppure situazioni dove il peso o la dimensione possono non essere sufficienti per decidere cosa fare.