Descrizione dell'allevamento
Il caso è comparso in un allevamento multisede di 2000 scrofe in Cile. L'allevamento è impostato a bande settimanali. Le scrofe si trovano localizzate a 30 km dal Sitio 2 e 3 (vedi figura 1); questi siti sono indipendenti, e per entrare in ognuno di loro si prendono misure di biosicurezza adeguate. La fase di ingrasso inizia a circa 75 giorni di età; i suini sono alloggiati in 15 settori con lettiera profonda fatta da paglia di frumento. Ogni settore ha la capacità per 1150 suini, che sono venduti a 170 giorni di età. Il mangime è di produzione propria. L'allevamento ha uno stato sanitario controllato ed il piano vaccinale dei suini inizia allo svezzamento, con l'utilizzo di vaccino per il Circovirus e Mycoplasma. L'unità di ingrasso si trova in una zona geografica a bassa densità suinicola.
Figura 1. Distribuzione geografica delle unità produttive.
Comparsa del problema
A luglio 2011, il proprietario ha contatto il laboratorio di diagnosi di riferimento del paese, perchè il veterinario responsabile dell'ispezione al macello ha informato che il 75% dei suini macellati hanno avuto i fegati distrutti dovuto a lesioni caratteristiche di migrazione parassitaria. La settimana successiva, un professionista del laboratorio si reca al macello per verificare personalmente e ispeziona circa 190 suini. La settimana successiva, ripete la visita con la stessa quantità di suini ispezionati, inoltre, chiede al veterinario del macello da quanto tempo era iniziato il problema: questo risponde dicendo che il problema c'è sempre stato, con prevalenze non superiori al 5%, ma ultimamente, da circa 2 settimane il livello delle lesioni era aumentato significativamente in alcuni lotti di suini. I risultati dell'ispezione si possono vedere nella tabella 1.
Tabella 1. Risultati dell'ispezione al macello.
Settimana 1 | |
Suini controllati | 190 |
Fegati sequestrati | 140 |
Prevalenza fegati con lesioni | 74% |
Settimana 2 | |
Suini controllati | 192 |
Fegati sequestrati | 54 |
Prevalenza fegati con lesioni | 28% |
Dopo la valutazione al macello, si è potuto determinare che una grande quantità di suini avevano lesioni tipiche da migrazioni larvali, inoltre, ha chiamato l'attenzione la differenza di prevalenza nelle 2 settimane di controllo. I fegati presentavano lievi cicatrici di migrazione parassitaria: nessun fegato presentava oltre 4 cicatrici (figura 2 e 3). In alcuni si è potuto notare cicatrici sulla vescicola biliare. (figura 4).
Figura 2. Lesione cicatriziale di migrazione larvale nel fegato.
Figura 3. Lesioni cicatriziali di migrazioni larvali nel fegato. |
Figura 4. Lesioni cicatriziali di migrazioni larvali alla vescicola biliare. |
Determinazione della dinamica dell'infestazione nel sistema produttivo
Con l'obiettivo di determinare la dimanica dell'infestazione da Ascaris suum, è stato realizzato un campionamento di feci, per verificare in quale età avveniva il contatto, per poter realizzare un trattamento più mirato.
Le parassitosi da Ascaris suum sono dignosticate soprattutto attraverso l'esame delle feci. Le feci si prendono direttamente dal retto, cercando di conservare l'umidità del materiale fecale (figura 5).
Figura 5. Campionamento delle feci: le feci rimangono umide all'interno del guanto stesso di raccolta, e questo viene inviato al laboratorio refrigerato. Il guanto deve essere privo di borotalco.
Campionamento - Modalità
Per il campionamento in allevamento si è proceduto in questo modo:
- 5 campioni per ogni capannone da ingrasso.
Tutti i campioni sono stati fatti a caso, e si è registrata l'età media dei soggetti del capannone.
Risultati della coprocoltura
Una volta presi i campioni, questi sono stati inviati al Laboratorio di Diagnosi Suina, dove si è realizzato l'esame fecale, utilizzando la tecnica di flottazione con posteriore visualizzazione in lente di ingrandimento. I risultati furono i seguenti:
Capannone | Numero dei campioni | Età media del capannone | Risultato |
Capannone 1 | 5 | 152 giorni | Negativo |
Capannone 2 | 5 | 159 giorni | Negativo |
Capannone 3 | 5 | 166 giorni | Negativo |
Capannone 4 | 5 | 169 giorni | Negativo |
Capannone 5 | 5 | 75 giorni | Negativo |
Capannone 6 | 5 | 83 giorni | Negativo |
Capannone 7 | 5 | 92 giorni | Negativo |
Capannone 8 | 5 | 101 giorni | Negativo |
Capannone 9 | 5 | 109 giorni | Negativo |
Capannone 10 | 5 | 117 giorni | Negativo |
Capannone11 | 5 | 123 giorni | Negativo |
Capannone 12 | 5 | 129 giorni | Negativo |
Capannone 13 | 5 | 137 giorni | Negativo |
Capannone 14 | 5 | 145 giorni | Negativo |
Interpretazione dei risultati
Sorprendentemente, i risultati dei campioni analizzati erano tutti negativi per la presenza di uova con la tecnica di flottazione. Nessun suino era positivo allo stadio adulto.
Piano di azione dell'allevamento
Dopo l'analisi dei risultati di laboratorio, questo chiede all'allevatore come viene fatto il controllo del Ascaris suum, la risposta fu la seguente:
- Somministrazione di Levamisole a scrofe gravide a 7,5 mg/kg, una settimana prima del parto via orale.
- Mangime medicato con Febendazolo tra 120 e 130 giorni di età alla dose di 150 ppm.
Con queste indicazioni, si rafforzò il programma antiparassitario, ponendo particolare attenzione al momento del trattamento alle scrofe nei giorni prima del parto. E' stato anche cambiato il principio attivo, Ivermectina allo 0,2%. L'età di trattamento dei suini non è stata modificata.
Dopo un'analisi dei risultati era possibile pensare a 3 ipotesi:
- Sottodosaggio del prodotto antiparassitario nel mangime delle scrofe prima del parto.
- Acquisizione di resistenza da parte del parassita.
- Campionamento non corretto con insufficiente numero di animali testati.
Evoluzione del caso
Dopo 7 mesi dalla comparsa, la prevalenza delle lesioni tipiche a livello di macellazione diminuisce, e la quantità di fegati sequestrati cala gradualmente. Secondo il veterinario ispettore del macello , i casi sono molto diminuiti rispetto al picco della comparsa del problema, e che ci sono alcuni lotti in particolare in cui la prevalenza stranamente è maggiore. Quest'ultima informazione fa concludere che in alcuni dei capannoni da ingrasso possa persistere la presenza delle uova di parassiti.
Commenti
Prima di commentare il caso clinico, facciamo un riassunto del ciclo biologico di Ascaris suum: questo parassita inizia il suo ciclo allo stadio di uova , viene ingerito via orale, passando attraverso l'intestino in forma larvale per il fegato, polmone e finalmente trachea, dove la larva viene deglutita arrivando all'intestino in forma larvale sviluppandosi in questa sede in forma adulta, processo che dura circa 21 giorni. Dopo 60-80 giorni i parassiti adulti iniziano la deposizione di uova (figura 6).
Figura 6. Ciclo di sviluppo di Ascaris suum.
L'ipotesi più probabile di questo caso è che l'antiparassitario non abbia funzionato perfettamente nelle scrofe trattate prima del parto, e nell'alimento dei suini all'ingrasso, aggiungendo il fatto che il campionamento possa non essere stato rappresentativo per rilevare la presenza delle uova.
La dinamica dell'infestazione dal parassita deve essere avvenuta in modi diversi tra la popolazione degli animali. L'ingestione delle uova durante la lattazione è un fatto possibile, dato che è molto difficile controllare il parassita negli animali adulti.La somministrazione manuale dell'antiparassitario è soggetta a molti fattori di rischio che possono compromettere l'efficacia, potendo crearsi dei gruppi di scrofe che eliminano le uova nelle gabbie parto. E' molto importante che il dosaggio negli animali adulti sia preciso per poter controllare efficacemente la malattia.
Questo caso clinico ci insegna che il controllo di Ascaris suum in allevamenti che usano lettiera deve essere molto preciso, e che in questa situazione, in qualsiasi momento il problema può presentarsi nella popolazione o in una parte della popolazione dei suini. La paglia è un susbtrato che facilita il mantenimento delle uova, la cui eliminazione può diventare difficile. Inoltre è molto importante cambiare periodicamente il principio attivo utilizzato nel controllo delle parassitosi, evitando problemi di resistenza.