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Abbiamo già lasciato indietro la voragine delle monete, ma non perchè abbiano perso d'importanza, ma perchè entriamo nel pieno della stagione agricola e questa sì diventa più importante. Voglio dire: le notizie più rilevanti sono quelle che parlano se piove 1 mm in più o in meno nei campi, se le rese sono quelle attese o se invece le aspettative migliorano. Il quiz della questione è che i fondi speculativi in tutto il mondo invertono(o scommettono, se ti piace questa parola) in base ai report informativi che vengono giornalmente pubblicati. Un esempio molto grafico è quello della campagna spagnola: il raccolto dell'anno passato fu di 19 milioni e mezzo di ton, la previsione per la campagna attuale a fine aprile era per un raccolto di 23 milioni, con qualche voce che assicurava i 24 milioni di tons. Lungo il mese di maggio abbiamo sofferto gli 8 giorni più caldi, fuori dalla normalità per questo periodo, il che fu sufficiente perchè venissero fuori voci di un disastro totale dei raccolti. Alla fine, i raccolti sono iniziati e per il momento stan superando le aspettative: si commenta che in zone dove non è piovuto con una resa pari a 3.000 kg/ettaro, il che non è niente male, quando il normale è 1.500-2.000 kg/ettaro. Se parliamo della Castilla la Mancha, i numeri sono migliori rispetto all'anno passato, in Andalucía la campagna prosegue bene, nell'Ebro oggi si è molto ottimisti e nella zona del Duero non ci sono state gelate e apparentemente la situazione è normale, quindi credo che abbiamo molte possibilità che il raccolto in Spagna sia superiore rispetto al 2014...oggi si discute solamente se si arriverà a 20 o 21 milioni di tons. A livello mondiale la situazione è similare, oscillando tra una resa migliore o peggiore, in attesa di poter quantificare e speculare sugli effetti del Niño in Australia o la siccità in India (che sta soffrendo una ondata di caldo terribile).
Però... cosa sta succedendo con i prezzi? Apparentemente i prezzi di oggi sono similari a quelli di un mese fa, anche se abbiamo visto salite e discese nel frattempo. Il mais è stato commercializzato per le posizioni di gennaio-marzo 2016 a 165€/Tm ed il frumento per agosto-dicembre/2015 a 173 €/Tm. La farina di soia ha raggiunto i 345€/Tm per la posizione giugno-dicembre/2016 e lo stesso valore per tutto l'anno prossimo.
Da un altro lato, è tutto uguale ad un mese fa: i porti continuano ad essere pieni di mais, e anche con un pò meno di frumento. Gli operatori francesi hanno voglia di vendere sopratutto mais e frumento, come gli operatori spagnoli che continuano ad offrire questi prodotti ad un prezzo competitivo rispetto al mercato francese. Gli acquirenti che hanno "la pancia piena" continuano ad essere più in attesa del raccolto. L'orzo continua a ballare da solo, il raccolto viene quotato a 183-185 €/Tm a seconda della destinazione e appena si sente di un nuovo raccolto ( questo sì a prezzi similari a quelli disponibili quotati per luglio-dicembre 2015). Come se non fossimo alle porte del raccolto e come si non ci fosse quello che si chiama "la pressione del raccolto", dato che si chiedono le stesse quotazioni per consegne luglio/dicembre 2015.
Sembra che nonostante le possibili mancanze di pioggie, ad oggi continuano a pesare di più le prospettive di una campagna almeno non male, con stocks considerevoli della campagna passata, il che fa sì che i prezzi siano più o meno stabili e i fondi speculativi siano andati via verso altri mercati in attesa di una più chiara idea.
29 maggio 2015
