Articolo
PRRSV type 1 induces aggravation of infection with a mild virulent Actinobacillus pleuropneumoniae serotype 2 strain. Norbert Stockhofe-Zurwieden, Henk Wisselink, Jacob Post, Eefke Weesendorp, Johanna M.J. Rebel. 2013. International PRRS Symposium
Riassunto
Di cosa si tratta?
I meccanismi di predisposizione e l'aumento della patogenicità dell'infezione con il PRRSv (ceppo Lelystad) seguita da un'infezione con App (sierotipo 2).
Cosa hanno fatto?
E' stata realizzata una co-infezione sperimentale con il PRRSv genotipo 1, subtipo 1 (ceppo Lelystad) seguito da App sierotipo 2. Sono stati utilizzati 3 gruppi di 10 suini ai quali si inoculò: (gruppo 1: PRRSv/App 2; gruppo 2: PBS/App 2; gruppo 3: PBS/PBS). I suini sono stati monitorati clinicamente durante 7 giorni dopo l'infezione con l'App.
E i risultati?
La presenza del PRRSv aumentó significativamente i casi di polmonite rispetto all'infezione unica con App. Il 60 % dei suini PRRSV/App e il 20 % dei suini PBS/App presentarono segni di pleuropolmonite fibrino-necrotizzante.
Tutti i suini infettati con PRRSv hanno dimostrato febbre 4 ore p.i. con l'App, mentre i suini infettati solo con App non hanno avuto aumento di temperatura. Questo potrebbe essere dovuto all'aumento osservato delle cellule che producono CD14 nei polmoni dopo l'infezione con PRRSv, e potrebbe spiegare una maggiore sensibilità alle infezioni respiratorie da parte di batteri gram-negativi dei suini infettati con PRRSv.
Conclusioni dello studio?
Di questi risultati si può sugggerire che il PRRSv predispone ad un'aggravamento dell'infezione con App e può creare un ambiente facilitatore per le colonizzazionie batteriche.
Il punto di vista di Enric MarcoSono tantissime le pubblicazioni scientifiche che dimostrano l'interazione della PRRS con i batteri patogeni che colpiscono l'apparato respiratorio del suino come H. parasuis, S. suis o M.hyopneumoniae (tra gli altri). Il risultato di questa interazione è sempre un peggioramento del quadro clinico con le conseguenze che si osserva in campo. Tuttavia passa come inosservato il fatto che questi studi considerano sopratutto i ceppi americani di PRRS, che hanno un maggior tropismo per il sistema respiratorio, creando un quadro clinico con una componente respiratoria ben evidente. Al contrario, i ceppi europei determinano un quadro più caratteristico dal punto di vista riproduttivo, essendo la componente respiratoria meno grave e a volte inesistente. In questo studio, si dimostra che i ceppi europei possono altrettanto interagire con i batteri del tratto respiratorio aggravando il quadro clinico. Tutti sappiamo che controllare la pleuropolmonite in allevamenti positivi all'Actinobacillus pleuropneumoniae è tutt'altro che facile: è un quadro clinico che ci dà molto da fare per le sue frequenti recidive ed i costi elevati di trattamento, sopratutto quando è presente nelle fasi di ingrasso. Per questo motivo, gli allevamenti positivi alla PRRS, il controllo della stessa sarà imprescindibile per il controllo delle pleuropolmoniti. Dovremmo raggiungere uno status PRRS degli allevamenti positivi al virus come "stabile inattivo",, dove nonostante siano presenti scrofe positive (ELISA), i suinetti prodotti non sono viremici allo svezzamento (PCR negativi). Per raggiungere questo status è necessario avere una buona biosicurezza tra le bande di differenti età nelle fasi di svezzamento ed ingrasso, assicurando la non circolazione virale pur provenendo da una fonte (scrofa) positiva. Questo sarebbe il primo passo per avere l'infezione con l'App sotto controllo. Naturalmente non bisogna dimenticare che per raggiungere questo status è inevitabile avere una popolazione di scrofe omogenea per quanto riguarda l'immunità di fronte al virus PRRS e all'APP, il che implica nell'avere un ottimo protocollo di adattamento delle scrofette ed un controllo efficace su altri patogeni come il M. hyopneumoniae che sappiamo ha un ruolo primario in tutte le patologie respiratorie e che oggi è ben controllato con la vaccinazione dei suinetti. |