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Intrappolati nelle incertezze, ovvero non è tempo di ottimismo

Anche se le esportazioni europee si stanno comportando molto bene (compensando l'assenza della Russia), non è sufficiente: il clima non ha stimolato le grigliate tedesche e non si è del tutto pronti per il consumo estivo sulle coste del sudeuropa.

Il bilancio è molto più deludente per l'allevatore spagnolo: nei quattro mercati del mese di maggio la quotazione è salita di 2 centesimi. Ogni settimana il mercato si blocca difronte alla cruda realtà ed il prezzo non si muove con l'allegria primaverile di altri anni.

Come abbiamo commentato nelle occasioni precedenti, l'Europa e il suo Mercato Comune sono il nostro campo di attuazione ( in questo mercato le normative sono uguali) e quindi siamo sempre di più soggetti al comportamento europeo. Il mercato spagnolo si comporta come gli altri mercati europei e non può evolversi indipendentemente dagli altri paesi, ormai.

Per motivi semplicemente biologici, l'offerta dei suini grassi si sta riducendo e pure le macellazioni: nel sud della Spagna si riporta un'offerta molto ritagliata.

Anche se le esportazioni europee si stanno comportando molto bene (compensando l'assenza della Russia) non è sufficiente. Gli stocks di carni suine presenti sono consistenti e man mano che passano i mesi diventano più preoccupanti e inquietanti. Le macellazioni si vedono tutelate da questi grandi stocks e non esiste nessun tipo di entusiasmo per mollare il freno alla macellazione.

I consumi interni europei seguono modesti ed a basso profilo; il clima incerto non ha favorito le grigliate tedesche e nemmeno sono pronti al consumo estivo nelle coste del sudeuropa. La carne stoccata tornerà a breve sul mercato e tanto meno sarà di aiuto.

La produzione europea è stima con un aumento del 2% rispetto al 2013 ( la presenza delle scrofe è calata ma quelle rimaste sono più efficienti e prolifiche) e questo 2% si viene ad aggiungere ad un mercato già eccedentario, determinando un effetto chiaramento demolitore sui prezzi.

L'assenza di problemi sanitari importanti o la comparsa di qualche destino miracoloso per la carne in esubero, augura un autunno complicato e difficile. Sembra che tutti gli allevatori europei saranno messi male e quelli meno competitivi andranno in crisi economica.

Come ho già commentato negli articoli passati, è imprescindibile che le autorità competenti prendano in mano questo tema, recuperando i mercati esteri (misure che troverebbero d'accordo tutti i paesi europei) oppure con misure di aiuto - aprendo nuovi mercati finora non accessibili.

Come ha detto l'inglese John Milton: “La sapienza è conoscere quello che abbiamo davanti a noi nella vita di tutti i giorni”.

Guillem Burset

Guillem Burset

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