Introduzione
ll virus della sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini (PRRSV) causa grandi problemi alla suinicoltura in tutto il mondo, inclusa...la Danimarca. Dopo l'infezione con PRRSV o la vaccinazione con vaccino vivo (MLV) nei confronti della PRRS, i suini passano per una fase viremica lunga e, quindi, possono trasmettere il virus ai suini mai esposti prima al PRRSV. Le raccomandazioni danesi per gli allevamenti positivi alla PRRS sono di introdurre le scrofette da rimonta dopo un periodo di quarantena di 12 settimane dopo l'esposizione al virus di campo o dopo la vaccinazione con vaccino vivo -MLV- approvato per uso in scrofette da rimonta. In molti allevamenti è praticamente impossibile gestire un periodo di quarantena di 12 settimane.
L'obiettivo di questo studio fu quello di comparare l'uso di vaccino vivo nei confronti della PRRS e delle sttruture di quarantena con lo status delle scrofette per il PRRSV al momento della prima inseminazione. Inoltre lo studio ha valutato i livelli di anticorpi, la correlazione con il momento della vaccinazione e l'età delle scrofette.
Materiali e metodi
Lo studio si realizzò in modo trasversale, includendo 69 allevamenti danesi positivi alla PRRS. Furono raccolti 5 campioni di sangue di ogni allevamento dalle scrofette da rimonta, al momento della prima inseminazione, testandoli con la RT-qPCR, ELISA e IPMA utilizzando sonde di diagnosi specifiche. Inoltre è stato compilato per ogni allevamento un questionario rispetto alle strategie di rimonta, vaccinazioni, ecc...
Lo status delle scrofette da rimonta fu confrontato con: uso della quarantena, durata della quarantena e strategie per l'introduzione in scrofaia (se la rimonta era esterna o interna). I livelli di anticorpi misurati tramite ELISA e IPMA furono confrontati in funzione del tempo trascorso tra la vaccinazione con vaccino vivo per la PRRS e l'età delle scrofette al momento della vaccinazione.
Tabella 1. Dati degli allevamenti che avevano una quarantena (n=46).
Quarantena | Si | No | Totale |
La quarantena condividi spazi aeree con altri settori? | 25 (54,3%) | 21 (45,7%) | 46 (100%) |
La quarantena ha un'entrata indipendente? | 30 (66,6%) | 15 (33,3%) | 45a (100%) |
La quarantena è vuota prima dell'entrata delle scrofette? | 27 (58,7%) | 19 (41,3%) | 46 (100%) |
a Una risposta mancante
Risultati
Dei 69 allevamenti, 40 (58%) acquistavano scrofette dall'esterno, mentre 22 (32%) producevano le proprie scrofette internamente. 7 allevamenti (10%) utilizzano entrambe le strategie (Figura 1). Oltre il 70% degli allevamenti che acquistavano scrofetta, hanno la quarantena, mentre solamente il 50% degli allevamenti che producevano le proprie scrofette, avevano la quarantena (Figura 2). Tuttavia, solamente in 10 allevamenti la quarantena fu definita come "ottima" (Tabella 1). La durata del periodo di qurantena era di 8-16 settimane negli allevamenti con quarantene "ottime".
I risultati dei test di laboratorio furono utilizzati per classificare ogni grupo di scrofette per ogni allevamento come: "stabile" (n = 63) o "instabile" (n = 6). Essere stabile fu definito mediante un risultato negativo alla RT-qPCR e positivo a ELISA.
Tutte le scrofette testate erano negative alla RT-qPCR e in 6 allevamenti c'erano scrofette risultate negative agli anticorpi verso il PRRSV, per cui furono definiti instabili.
Non ci sono state differenze significative (α = 0,05) tra i gruppi stabili e non stabili, per quanto riguarda l'uso della quarantena, la durata della quarantena, la strategia di introduzione delle scrofette, il numero di origine e il numero delle entrate. Però, ci fu una tendenza a chi aveva la quarantena di essere stabili. Non ci fu correlazione significativa tra l'età di vaccinazione ed il livello di anticorpi rilevati alla prima copertura.
Discussione
Si prevedeva un maggior numero di scrofette da rimonta viremiche, sopratutto negli allevamenti senza quarantena. Tuttavia, in base alla letteratura disponibile, la durata della viremia, dopo la vaccinazione con vaccino vivo alla PRRS è, in media, di 4 settimane e l'intervallo di tempo stimato in questo studio, tra la vaccinazione o spiegare perchè le scrofette non erano viremiche. 6 allevamenti (8,7%) avevano scrofette da rimonta negative agli anticorpi, il che significa che non erano state immunizzate nei confronti della PRRS alla prima copertura, oppure, che gli anticorpi ottenuti dalla vaccinazione fossero calati al di sotto della soglia di positività. Questi 6 allevamenti vaccinavano le scrofette prima della copertura con vaccino vivo - MLV-, per cui, questo risultato fu inaspettato dato che gli anticorpi ottenuti dalla vaccinazione, devono durare oltre 18 settimane. Per scrofette senza esposizione precedente al virus (naïve) corrono il rischio di infettarsi con il PRRSV durante la gestazione e, per questo motivo, possono fungere da fonte di diffusione del virus nelle sale parto.
Conclusione
Il presente studio ha dimostrato che nei 69 allevamenti suini danesi positivi al PRRSV, non sono state trovate scrofette da rimonta viremiche alla prima copertura, nonostante fossero state utilizzate strategie di adattamento molto diverse tra di loro e nella maggior parte delle volte..sub-ottime. Tuttavia, l'introduzione di lotti consecutivi di scrofette negative in scrofaie positive, può generare eventualmente una subpopolazione di soggetti vulnerabili all'infezione con il PRRSV e rotture cliniche. Per cui, è necessario monitorare l'efficacia delle immunizzazioni delle scrofette, prima dell'introduzione in allevamenti positivi al PRRSV.