Durante gli ultimi anni, le case di genetica suina hanno prestato particolare attenzione al miglioramento della prolificità, con miglioramenti visibili, essendo frequente riscontrare fino a due suinetti in più della media. Questo aumento non sempre è stato accompagnato da un incremento della capacità lattifera della scrofa, pertanto gradualmente sta crescendo la difficoltà di avere scofe valide e produttive con latte a sufficienza per tutti i suinetti della figliata.
Alcune delle strategie di management destinate a correggere questo problema sono:
• Lattazioni condivise a più figliate o la colostratura artificiale i primi giorni.
• Svezzamento parziale con estrazione dei fioroni. • Uso di scrofe balia. |
In questo articolo ci concentreremo sulle scrofe da balia dato che forse è la strategia che maggiormente è stata sviluppata ultimamente.
Una scrofa da balia è quella scrofa lattante alla quale vengono svezzati i suoi suinetti ed immediatamente vengono sostituiti con altri, ovvero durante la stessa lattazione svezzerà due figliate. Possiamo distinguere due modalità d'uso delle scrofe da balia :
1. Scrofa che si svezza assieme al resto delle scrofe del suo gruppo,ovvero, con gli stessi giorni di lattazione del resto delle altre scrofe del lotto, però la si sposta in una altra sala parto e le vengono messi suinetti più giovani provenienti da altre scrofe( suinetti scartini) o la figliata di una scrofa morta. Per questa opzione normalmente si usano scrofe il cui destino dopo lo svezzamento è il macello, con il fine di usarle per alcuni giorni in più.
2. Scrofa che si svezza qualche giorno prima rispetto al resto delle scrofe del suo lotto, generalmente con una figliata di suinetti grandi. Successivamente questa scrofa sarà svezzata una seconda volta con le altre scrofe del suo lotto e pertanto come nel caso precedente svezzerà due figliate, però in questo caso la durata della lattazione è la stessa del resto delle scrofe del lotto. |
Indipendentemente dalla opzione che utilizzeremo, è importante intendere questi concetti per non commettere errori durante l'introduzione dei dati nel computer che ci possono portare ad interpretazioni errate. E' importante avere chiaro che :
1. La scrofa balia si svezza solo una volta, nonostante due o più figliate svezzate. Pertanto, la data di svezzamento della scrofa è quella dell'ultima figliata svezzata.
2. La data di svezzamento dei suinetti è la data in cui smettono di allattare, indipendentemente dalla data di svezzamento della scrofa. Nel seguente esempio lo spighiamo meglio. |
Esempio 1: Sequenza degli eventi della scrofa balia
La scrofa X, partorisce il 1° di gennaio. Il giorno 17 dello stesso mese svezza 10 suinetti e le vengono messi altri 10 suinetti, raccolti da altre scrofe. Il giorno 24 di gennaio si svezzano questi 10 suinetti e si lascia senza suinetti ovvero la si svezza.
Tabella 1: Sequenza degli eventi
Giorno | Evento | Nº suinetti svezz. | Scrofa svezzata? |
1 di gennaio | Parto | ||
17 di gennaio | Svezzamento | 10 | No |
17 di gennaio | Balia | ||
24 di gennaio | Svezzamento | 10 | Si |
Realmente la scrofa ha svezzato 20 suinetti, anche se in due figliate, pertanto:
• Suinetti svezzati/ parto: 10
• Suinetti svezzati / scrofa : 20 |
In quanto al numero dei suinetti svezzati per settimana , nei resoconti settimanali deve figurare 10 suinetti svezzati nella settimana del 17 di gennaio ed altri 10 nella settimana del 24 , ovvero non deve apparire 20 svezzati nella settimana del 24. Da ultimo, è importante tenere in conto, soprattutto dove il baliaggio è molto frequente, che se analizziamo i risultati storici globali di questa scrofa , possiamo ottenere risultati di suinetti svezzati/anno o svezzati /scrofa alti in maniera anomala, come viene mostrato nella tabella 2.
Tabella 2: Lista dei risultati produttivi di scrofe
225 scrofe | |||||
Id | Parto | Media NV | Media Svezz. | Media NV/anno | Media Svezz./anno |
107 | 5 | 10,00 | 14,75 | 19,57 | 27,38 |
286 | 4 | 11,75 | 14,75 | 30,55 | 35,74 |
22 | 7 | 13,57 | 14,00 | 33,46 | 33,14 |
334 | 3 | 7,67 | 12,67 | 19,67 | 29,16 |
354 | 3 | 11,33 | 12,33 | 23,97 | 24,39 |
234 | 5 | 13,00 | 12,00 | 32,21 | 28,60 |
169 | 6 | 10,50 | 12,00 | 26,82 | 29,65 |
189 | 5 | 11,40 | 12,00 | 29,08 | 28,91 |
Come si vede nella tabella 2, le medie di svezzati/scrofa (quarta colonna) e svezzati/anno delle prime scrofe della lista, sono molto alte perchè è dovuto al fatto che sono state delle balie una o due volte nella loro vita produttiva e pertanto hanno svezzato varie figliate nella stessa lattazione. Tuttavia, nonostante queste scrofe abbiano risultati molto alti, sono dati reali, dato che il numero delle figliate e dei suinetti svezzati registrati sono reali.
D'altra parte, a livello individuale, è importante poter differenziare le scrofe che sono state balie, dato che il loro comportamento, nel ciclo successivo, può essere distinto dal resto delle scrofe del gruppo essendo frequenti delle variazioni sulla prolificità e fertilità.
• Fertilità: I risultati delle scrofe balie possono essere molto variabili in quanto a fertilità, dipendendo dal management che è stato praticato durante la lattazione. Il cambio della figliata può influenzare negativamente la scrofa, provocando un calo del consumo di mangime e pertanto di produzione di latte. Questo problema si può risolvere in 2-3 gg con un buon management, però se non si opera bene e con scrupolo (eccessiva differenza della taglia tra le due figliate, cattivo management dell'alimentazione, eccessivo stress, ecc…), può provocare che la scrofa abbia problemi di venuta in calore dopo lo svezzamento o di ritorni, tanto in ciclo che fuori ciclo.
• Prolificità: Normalmente una scrofa balia non ha problemi nella figliata successiva, addirittura può migliorare, in allevamenti in cui la durata media della lattazione è bassa, dato che le balie hanno una durata della lattazione tra sette e dieci giorni superiore al resto delle scrofe, l'involuzione uterina sarà migliore, il che faciliterà la successiva inseminazione e l'annidamento degli embrioni. |
Per tutte le considerazioni precedenti, è importante che tanto il personale incaricato della raccolta dei dati e del loro inserimento nel computer, così come i tecnici ed analisti di ogni allevamento comprendano correttamente le caratteristiche e l'importanza dell'evento “balia”, con la finalità di poter estrarre informazioni affidabili tanto del management generale in lattazione, così come a livello di singola scrofa.