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Ci sono 2 fattori da considerare nel brevissimo futuro. Il primo è che siamo in primavera, qualcosa di molto ovvio, ma non per questo dobbiamo perdere di vista che tutto il mercato continua ad essere legato al clima, ossia..il mercato del meteo. Qualsiasi notizia come: troppa pioggia, nel caso Argentina, o la mancanza di queste, caso del Brasile, provoca reazioni abnormi nelle quotazioni. Se a questo si aggiunge che si parte da prezzi bassi, la reazione è logicamente di rialzo. Certo è che le ultime convulsioni del mercato (soprautto per i proteici) ci hanno fatto ricordare campagne passate...
Il secondo fattore, è un momento dolce per i fondi di investimento. Hanno liquidità e il secchio vuoto. Il petrolio ha recuperato posizioni. Il fondi, dopo alcuni mesi con posizioni corte sono passati a situazioni più confortevoli, appoggiando come possono, la speculazione necessaria per dare buoni margini alle proprie posizioni.
Fondamentalmente, succede che si continuano con gli stocks di fine campagna più che sufficienti, anche se gonfiati. Ci troviamo di fronte a prospettive di raccolti eccellenti, anche se, questo sì, rimangono 2 mesi ancora per le aste (maggio e giugno) e dobbiamo tenere presente che sono mesi consolidanti.
Infine...il prezzo è schizzato... Il mais si quota a circa 175 €/Tm nei porti per il mais vecchio e a 168 €/Tm per il mais nuovo. Non dimentichiamoci che l'arrivo del mais sono parecchio scarsi, per cui la dipendenza della Spagna (sopratutto in alcune zone del nordest) del mais francese sarà maggiore nei prossimi mesi. Anche se è certo che a partire da giugno/luglio si prevede un cambio delle formulazioni e del consumo di mais che dovrebbe rimanere ridotto al minimio possibile. In quanto al frumento, di più dello stesso.. Nei porti si parla di 168 €/Tm per il vecchio raccolto e di 166-165 €/Tm per il nuovo a partire da agosto. Considerando il prezzo delle proteine , le differenze del prezzo del mais e del frumento rinforzano questa situazione con un cambio di formulazioni a scapito del mais.
In quanto ai proteici, la soia ha dimostrato ancora una volta che diventa la stella, quando vuole... Un rialzo di circa 80 €/Tm in praticamento meno di un mese, ci ricorda tempi passati, quando la tenevamo più o meno dimenticata, dopo mesi di calo o di prezzi molto costanti. La notizia scatenante per il rialzo sono state le pioggie argentine, dove si parla di una riduzione di circa 3 milioni di tons. Si teme sopratutto il danno che possa aver causato nella qualità della soia da raccogliere.
La colza ed il girasole, anche se non invitati, vengono a festeggiare, seguendo la stella della soia con rialzi significativi. L'unica buona notizia è che gli aminoacidi sono a prezzi competitivi, per il momento, il che aiuta a ridurre la botta del rialzo del prezzo dei proteici.
E allora che si fa? Sapendo che in fondo la base non è cambiata, la cosa normale è che nelle prossime settimane si viva appesi ai movimenti dei fondi di investimento e delle notizie che sono pubblicate: il meteo, il petrolio, l'economia cinese.... Normalmente, questa situazione si può prolungare fino alla pressione del raccolto di frumento ed orzo a luglio/agosto. Un ultimo dato da sapere: le coperture fino ai raccolti sono già importanti e fino alla fine dell'anno sono significative, per cui, gli acquirienti non hanno bisogno di stressarsi , possono aspettare un paio di mesi per vedere prezzi più interessanti...
5 maggio 2016
