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La torre d'avorio o la difesa dell'impossibile

L'Europa nel complesso ha gli stock di carni suine molto al di sopra della normalità. L'Europa ha macellato l'8% in più di capi nel primo trimestre dell'anno (l' 8% !). L'Europa nel suo insieme riduce il consumo interno di carni suine da 1 a1,50%. Tutto sta ad indicare che saremo di fronte ad un mercato saturo e depresso, sopratutto alla fine dell'estate.

I 4 mercati del mese di giugno in Germania hanno evidenziato i seguenti movimenti (in centesimi/kg di peso morto): + 3, + 5, - 4 e - 9. Accumulato nel mese = - 5 centesimi a peso morto. Olanda e Belgio si sono comportati praticamente come la Germania, in congruenza con i loro ruolo di prigionieri del mercato tedesco.

I 4 mercati del mese di giugno a Mercolleida (mercato di riferimento per il prezzo in Spagna) hanno evidenziato i seguenti movimenti: (in centesimi per kg di peso vivo): + 2,20, + 3,10, + 0,80 e – 0,30. Accumulato nel mese = + 4,20 centesimi a peso vivo equivalenti a  5,50 centesimi di peso morto.

La Germania è calata di 5 centesimi nel mese di giugno e la Spagna è salita di 5,50 centesimi  nello stesso perioro. Mentre scrivo, il prezzo spagnolo è di 16 centesimi/kg p.v. in più rispetto al prezzo tedesco. Sembra impossibile, ma è proprio quello che sta succedendo, però l'impossibile in realtà è che questa situazione possa perdurare.

La Spagna ha un livello di 160% di autosufficenza in carni suine (esportiamo oltre il 40% di quanto prodotto). I macelli spagnoli, che concorrono ferocemente con i macelli del nord Europa su tutti i mercati internazionali, si vedono costretti ad abbassare i prezzi della propria carne per poter vendere. Questo provoca risultati negativi per l'attività.

I giorni afosi ritardano l'offerta ed il turismo interno mantiene in parte la domanda. E qui sono 2 i fattori differenziali specifici del mercato spagnolo che spiegano il diverso comportamento della Germania in questo periodo dell'anno.

L'Europa nel complesso ha gli stock di carni suine molto al di sopra della normalità. L'Europa ha macellato l'8% in più di capi nel primo trimestre dell'anno (l' 8% !). L'Europa nel suo insieme riduce il consumo interno di carni suine da 1 a1,50%. Tutto sta ad indicare che saremo di fronte ad un mercato saturo e depresso, sopratutto alla fine dell'estate.

La Francia prende misure politiche e priorizza il consumo di carni “francofrancesi” mentre alcuni esaltati ripetono gli assalti inammissibili ai camion dall'estero; la Germania punta sulle misure di promozione della carni suina di origine tedesca. L'inquietudine e il nervosismo sono l'ordine del giorno.

Con tutta sicurezza il prezzo del mercato a Mercolleida di giovedì 18 giugno di 1,259 Euro / kg di peso vivo sarà il massimo dell'anno. A luglio vedremo un calo costante e progressivo delle quotazioni di fine gara (niente a che fare con i barcollamenti tedeschi).

La cruda realtà è che spuntano "bastos" in tutta Europa.

Come ha detto una volta Isaac Newton: Se ho fatto scoperte strepitose è perche ho avuto molto più pazienza che qualsiasi altro merito...

 

Guillem Burset

Guillem Burset

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