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Le montagne russe dell'estate...

Le quotazioni delle materie prime si muovono al ritmo degli eventi avvenuti nel mese di luglio...

Il mese di luglio è stato un mese di su e giù in tutti i sensi... E' iniziato con la Brexit, l'uscita contro ogni pronostico del Regno Unito dalla UE, poi l'attentato di Nizza da cui non ci siamo ancora risollevati, il colpo di stato della Turchia, montatura o no... ha servito solamente per radicalizzare i postulati di Erdogan ed è finita con i vari attentati in Germania, anche se di minor calibro di Nizza. Tutto questo ha fatto sì che le borse e le monete saltassero come birilli...

A Chicago gli operatori, sopratutto quelli dei fondi, hanno passato il mese comprando e/o vendendo in base alle previsioni metereologiche a 5 o 10 giorni, ossia...in base alla pioggia o no e quando/se fosse venuta la siccità e quanta ne sarebbe caduta..., con i conseguenti movimenti dei monitor...

A tutto questo si aggiunge che in Spagna il raccolto si sta concludendo, eccetto per la zona di Duero, con risultati già confermati come eccellenti; in Europa il raccolto avanza con risultati svariati, meglio di quanto stimato nel Mare Nero e Russia, peggio in Francia ed Europa Centrale, tutto sommato sono molto buone anche se ci sono seri dubbi sulla qualità del frumento in Francia, principalmente.

E allora cosa fa il mercato? Riassumendo dopo tutti gli eventi di cui sopra: il frumento sta cedendo fino a quotarsi a 158 €/Tm per le posizioni di agosto/settembre e a 162/163 €/Tm per quelle di gennaio/maggio; si sta operando già per luglio/dicembre 2017 a circa 170 €/Tm, tuttavia oggi e grazie alle notizie della Francia, ha recuperato posizioni e si situa a circa 167 €/Tm per agosto/dicembre e a 171/170 €/Tm per gennaio/maggio 2017.

L'orzo ha raggiunto valori superiori a 152 €/Tm per agosto/dicembre e 155/154 €/Tm per gennaio/maggio, oggi si quota a circa 155/154 €/Tm per agosto/dicembre.

Il mais, come tutti gli altri, è stato offerto a oltre 169 €/Tm per il nuovo raccolto, ossia, novembre/gennaio e ora chiedono 175 €/Tm e possibilmente 178 €/Tm per febbraio/maggio.

Riassumendo, sembra che al momento le opportunità di acquisto siano scomparse, vedremo cosa succede prossimamente. Da un lato i porti continuano ad essere pieni e con arrivi generosi, almeno per frumento e orzo. Quindi, assieme al fatto che gli stocks di fine campagna sono ancora abbondanti, ci fa pensare che gli aumenti siano limitati, ma non dobbiamo dimenticarci che i prezzi offerti sono tutto sommato contenuti e che come già detto...abbiamo la tentazione di immagazzinare e tenere la merce è alta, dovuto ai prezzi operati.

La soia segue il va e vieni del mercato ed è arrivata a 440 €/Tm però è già calata, sopratutto perchè sembra sicuro che il raccolto USA sarà eccellente e il meteo ora non può interferire più di tanto; oggi si posiziona a 380 €/Tm, ossia, un calo niente male di 50 €, e nonostante questo, i consumi continuano ad essere sotto il minimo. Certo  è che con il caldo i suini mangiano meno, ma è anche vero che i mangimifici hanno trovato sostituiti almeno in parte, utilizzando la colza, girasole, panello di girasole... La colza si quota sopra i 230 €/Tm per agosto/ottobre, il girasole in aumento sopra i 220 €/Tm per ottobre/dicembre ed il panello di girasole a circa  230 €/Tm per consegna ad agosto.

28 luglio 2016.

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