L'importanza della luce in gestazione (sopratutto per le scrofe svezzate ed in zona copertura) è dimostrata e conosciuta. Le scrofe si trovano coinvolte sopratutto in autunno, periodo di diminuzione progressiva delle ore e dell'intensità della luce, periodo denominato anche come "Fotoperiodo decrescente"...
Nonostante sia un tema conosciuto in zootecnia, ci sono situazioni ove questo aspetto, così importante per la fisiologia della scrofa, non viene considerato.
Uno degli strumenti principali per incentivare l'applicazione di luce "extra" in zona copertura è l'analisi dei dati, più specificatamente lo studio dell'Intervallo Svezzamento Calore dopo lo svezzamento (ISC): uno dei parametri facilmente misurabili in scrofaia...
Il caso che verrà esposto ora è avvenuto in un allevamento di 1100 scrofe. Per capire meglio le dinamiche dell'allevamento, si è fatta un'analisi storico-riproduttiva degli ultimi 4 anni, sia per quanto riguarda il settore parti, sia il settore gestazione. Una delle caratteristiche che si notò era l'importante influenza stagionale sul parametro ISC. Un problema, inoltre, che peggiorava anno dopo anno, raggiungendo nel 2016 un valore pari a 13 giorni nel mese di settembre (figura 1).
Immediatamente, si sospettò di una scarsa illuminazione in zona copertura. Durante la visita: si confermò che la gestazione, tutta in box (incluso l'adattamento e copertura delle scrofette) aveva una luminosità molto bassa, aggravata dall'uso di finestre in vetroresina di colore blu, che rimanevano totalmente chiuse in autunno per mantenere le temperature interne, dato il calo delle temperature esterne.
Durante la visita si consigliò l'installazione di un sistema extra di illuminazione che raggiungesse i 300 lux con um timer che garantisse 16 ore di luce al giorno.
L'impianto nuovo di illuminazione è stato concluso nella seconda settimana del ottobre 2017; come si può osservare nella foto (foto 1), la gestazione è divisa in 2 zone da un muro e da una porta (pluripare e scrofette). A questo punto l'impianto era stato completato solo in una delle zone e si vedeva chiaramente una differenza della luminosità prima e dopo.
I risultati sono stati immediati per quanto riguarda l'ISC, riducendosi dai 9,9 giorni dell'ultimo trimestre del 2016 a 6.2 giorni per lo stesso periodo del 2017, una riduzione di 3,7 giorni non produttivi (tabella 1). Inoltre, come si può osservare nella figura 1 e nella tabella 1, il modello di aumento dell'intervallo svezzamento - calore peggiorava anno dopo anno, con le scrofe adulte che erano maggiormente e gravemente colpite.
Tabella 1. Intervallo svezzamento – 1º calore (ISC) dal 2014 al 2017 per mesi
ISC | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
2014 | 6,8 | 6,7 | 8,6 | 6,6 | 8,5 | 7,5 | 7,8 | 9,7 | 8,7 | 9 | 9,7 | 7,1 |
2015 | 5,8 | 5,6 | 6,4 | 6,3 | 6,5 | 6,3 | 7,8 | 8,9 | 8,3 | 11,7 | 10,5 | 6,5 |
2016 | 6,1 | 6,1 | 5,6 | 6,0 | 5,8 | 5,7 | 6,7 | 8,5 | 13,1 | 12,2 | 8,0 | 9,5 |
2017 | 5,6 | 6,1 | 5,6 | 6,5 | 6,9 | 5,9 | 6,3 | 6,8 | 9,4 | 6,9 | 5,8 | 6,0 |
Ogni giorno non produttivo costa al minimo 2-2,2 euro: questo allevamento ha circa 50 scrofe svezzate alla settimana. Solo in 3 mesi l'allevamento ha risparmiato circa 3700 euro grazie alla riduzione dei giorni non produttivi delle scrofe svezzate e coperte.