Le Linee Guida AASV per la classificazione degli allevamenti con Sindrome Riproduttiva e Respiratoria del Suino (PRRS) sono state un riferimento molto utile per il controllo e l'eliminazione della malattia. La versione precedente della classificazione AASV si basava sui risultati del monitoraggio sierico di suinetti, scrofette e scrofe. Il settore suinicolo si sta evolvendo molto velocemente e, dalla prima pubblicazione delle Linee Guida AASV nel 2011, sono state sviluppate nuove tecniche di campionamento (es. processing fluids=emosieri e fluidi orali). L'ultima versione delle Linee Guida AASV (Holtkamp et al., 2021) viene aggiornata incorporando l'uso di nuove tecniche diagnostiche, tenendo conto della migliore conoscenza dell'effetto che il “pooling” e l'aggregazione dei campioni ha sulla diagnosi di PRRS. Di seguito sono riassunte (infografiche) la nuova classificazione AASV e le evidenze diagnostiche necessarie per passare da una categoria all'altra.
Categoria I-A. Positivo Instabile con Alta Prevalenza
Questa è la categoria per l'individuazione degli allevamenti quando non ci sono prove a sostegno della sua incorporazione in nessuna delle altre categorie. Inoltre, questa è la categoria di allevamenti che hanno recentemente subito un focolaio. In questa categoria si prevede un'elevata prevalenza di suinetti positivi con alti livelli di viremia da virus PRRS (PRRSv).
Categoria I-B. Positivo Instabile con Bassa Prevalenza
Un allevamento può essere classificato in questa categoria dopo aver dimostrato che vi è un'escrezione intermittente di PRRSv nei suinetti per 90 giorni. Per questo, possiamo usare siero di suinetti allo svezzamento o gli emosieri (liquido essudato post castrazione). La linea guida per il prelievo di siero è la stessa della versione precedente della guida AASV: monitorare mensilmente 30 suinetti prossimi allo svezzamento e analizzarli in "pool" di 5. Un allevamento rientra in questa categoria se almeno il 75% (3 su 4) dei test mensili sono negativi in un periodo di 90 giorni.
Allo stesso modo, i test settimanali degli emosieri dalla maggior parte delle figliate, per un periodo di 90 giorni, forniscono anche prove a sostegno della bassa prevalenza e dell'escrezione intermittente. Se il 75% (10 su 13) degli emosieri settimanali risulta PRRSv negativo mediante RT-PCR, l'allevamento può essere promosso in questa categoria.
Categoria II. Positivo Stabile
La caratteristica principale di questa categoria è che il ricircolo del virus si è interrotto e l'allevamento produce suinetti PRRSv negativi (RT-PCR) costantemente per almeno 90 giorni. La prima opzione per entrare in questa categoria è analizzare mensilmente il siero di 60 suinetti prossimi allo svezzamento in “pool” di 10. Se i quattro prelievi di siero mensili nel periodo di 90 giorni sono negativi, l'allevamento può essere promosso in questa categoria
Una seconda opzione di campionamento per dimostrare l'assenza di ricircolo del virus consiste nell'utilizzare la combinazione di campioni di siero di suinetti allo svezzamento ed emosieri. In questa seconda opzione, 30 suinetti dovrebbero essere monitorati mensilmente allo svezzamento e analizzati in "pool" di 5. Inoltre, dovrebbe essere analizzato un campione settimanale di emosieri composto dalla maggior parte delle figliate "processate" durante la settimana. Il passaggio a questa categoria si ottiene se tutti i test (siero ed emosieri) risultano negativi al PRRSv mediante RT-PCR per un periodo di 90 giorni.
Categoria IIvx. Positivo Stabile con vaccinazione
Questa è una nuova categoria nell'ultima versione delle Linee Guida AASV. Come la categoria dei Positivi Stabili, la sua caratteristica principale è l'assenza di ricircolo del virus di campo nei suinetti. L'unica differenza rispetto alla Categoria II è che è consentito l'uso di vaccini vivi modificati. Le caratteristiche ed i requisiti di monitoraggio sono gli stessi della categoria II.
Qui è consentito un periodo di grazia di due settimane per i campioni positivi dopo la vaccinazione delle scrofe. Dopo queste due settimane, la presenza di eventuali ceppi di campo nei campioni PRRSv-positivi dovrebbe essere esclusa mediante sequenziamento o altra metodologia.
Categoria III. Provvisoriamente Negativo
La categoria III rimane la stessa della versione precedente (Holtkamp et al., 2011). Gli allevamenti di questa categoria hanno eliminato il PRRSv chiudendo l'allevamento o sostituendo tutte le scrofe. Per dimostrare che il virus è assente dall'allevamento, le scrofe da rimonta di origine PRRSv negativa devono rimanere negative nel siero mediante ELISA per almeno 60 giorni dopo l'introduzione. Il prelievo richiesto per raggiungere questa categoria è il siero di 60 scrofette che sono state in allevamento per almeno 60 giorni. I sieri saranno testati individualmente per gli anticorpi. Tutti i campioni devono essere negativi per poter classificare l'allevamento in questa categoria.
Categoria IV. Negativo
Anche questa categoria rimane la stessa della precedente versione della classificazione AASV (Holtkamp et al., 2011). Gli allevamenti di categoria IV sono negativi sia per l'esposizione che per l'escrezione di PRRSv. Il virus non è presente e tutte le scrofe dell'allevamento sono ELISA negative. Questa categoria viene raggiunta una volta che è stato dimostrato che il siero di 60 scrofe dopo aver completato la rimonta dell'intero allevamento non ha anticorpi contro il PRRSv (testato individualmente). In alternativa, la stessa categoria può essere ottenuta testando individualmente il siero di 60 scrofe un anno dopo l'inizio della categoria III. Tutti i campioni devono essere negativi.
Infine, in questa versione, sono stati proposti requisiti per il mantenimento di ciascuna delle categorie. I requisiti diagnostici per mantenere la categoria sono specifici per ciascuna categoria e si ritiene che l'uso di siero, emosieri e fluidi orali familiari faciliti il campionamento. Maggiori informazioni nel seguente link all'articolo.