Siamo già nel 2016 e la musica del mercato è ancora la stessa: prezzi pressati al ribasso con l'aggravante che siamo nel trimestre che si fabbricano meno mangimi, e se sommiamo alle coperture già esistenti, ci troviamo di fronte ad un panorama di mercato immediato in cerca di "affari". Considerando che i porti continuano ad essere pieni, le previsioni di arrivi di navi continuano e di volta in volta troviamo le offerte migliori in Francia....sembra che tutti i fattori finiscano con una forte resistenza al rialzo dei prezzi.
Vediamo il lato pratico e parliamo del mais. Per le posizioni febbraio-maggio la quotazione aumenta sopra i 167 €/Tm al porto, ma si è potuto operare al di sotto di questi prezzi. Le consegne di giugno a settembre si vengono quotate a 170 €/Tm ed il nuovo raccolto prova a mantenersi su livelli di 168 €/Tm. Si è potuto operare con offerte di mais francese al di sotto dei 170 €/Tm. Se parliamo del frumento, è più o meno la stessa situazione, la posizione febbraio/maggio si quota tra 172-168 €/Tm . La posizione di agosto a dicembre invece rimane a circa 171-173 €/Tm. Per quanto riguarda la segale ed il triticale sembra che seguano, senza suscitare interesse. Il più interessante dei prezzi che commento è che a circa 2 mesi fa, lo "spread" tra frumento e mais era di circa 10 €/Tm, questa differenza si è ridotta molto, fino a 3-4 €/Tm, il che potenzia il consumo di frumento nelle formulazioni.
Se parliamo di proteina, stessa situazione... Si chiedono circa 310-305 €/Tm per operazioni immediate secondo il giorno e più o meno lo stesso fino a dicembre di quest'anno. La colza può essere acquistata sopra i 206 €/Tm.
Come vediamo, a meno che ci sia qualche cambiamento improviso, la tendenza continua la stessa. O sale il petrolio, o la Cina riparte o la prossima campagna si rovina (cosa che oggi non possiamo prevedere, dobbiamo aspettare almeno fino a marzo) o se non avviene qualsiasi cambio di un altro fattore importante...si continua con questa tendenza.
In conclusione, credo ancora che questa campagna sia già ben definita: si prevede che gli stocks mondiali raggiungano il livello più alto degli ultimi 29 anni, quindi saranno sufficienti a soddisfare tutti. Nonostante lo scenario possa indurre ad una certa tranquillità per l'acquirente, meglio essere prudenti nel continuare ad accompagnare il mercato e stare attento ai prezzi della nuova campagna. Non possiamo sperare che il mercato cali in eterno.
Jordi Beascoechea
3 febbraio 2016.