Come si sa, la produzione suinicola è strutturata in modo piramidale affinchè avvenga il miglioramento genetico considerando i vari passaggi, le tipologie d'allevamento e la relazione tra di loro. A seguire lo schema piramidale:
Dentro della piramide, gli obiettivi per ogni tipologia d'allevamento sono:
Nucleo genetico
- Migliorare i parametri economicamente importanti per le diverse razze e linee produttive, attraverso la selezione dei soggetti migliori per tali parametri.
Moltiplicatore
- Diffondere il miglioramento genetico agli allevamenti commerciali.
- Aggiungere il miglioramento attraverso l'accoppiamento per incrocio (vigore ibrido).
Allevamento commerciale
- Produrre la maggiore quantità di kg di carne per il macello con la massima efficienza.
In questa struttura ed in condizioni normali, ogni gran parentale arriva a produrre da 70 a 100 scrofe all'anno e tra 1400 e 2000 animali da ingrasso per il macello.
Il prodotto risultante di ogni tipologia d'allevamento è:
- Nucleo di selezione e moltiplicazione → Animali da vita.
- Allevamento commerciale → Animali da macello.
Questo determina che anche se tutte le tipologie d'allevamento producono suini, gli allevamenti di selezione hanno certe particolarità, specialmente i nuclei di selezione, sia come management che come orientamento produttivo e anche come gestione dei dati. Dato che il miglioramento genetico e la sua influenza nella gestione degli allevamenti è poco conosciuto, sempre più allevamenti cercano di aggregare altre tappe del processo selettivo (allevamenti che hanno le gran parentali per l'autorimonta oppure allevamenti che per evitare l'entrata di aniamali optano per avere in "casa" anche le gran gran parentali (GGP): in questo ed in altri articoli si cercherà di spiegare il processo selettivo.
1) Particolarità dei nuclei di selezione-moltiplicazione.
- Lavorano con linee pure, il che complica la gestione; le linee pure sono meno produttive e meno rustiche (più sensibili a condizioni sfavorevoli) rispetto alle scrofe F1). Questo si nota sopratutto quanso si lavora con selezione di linee maschili (per esempio Pietrain). In questa situazione coesistono più linee genetiche nello stesso allevamento.
- Normalmente hanno un elevato stato sanitario con strette norme di biosicurezza (anche perchè qualsiasi patologia presente colpisce non solo l'allevamento in questione ma tutti gli allevamenti della piramide.
- Hanno strutture dedicate alla selezione-moltiplicazione di genetica (stazioni di testaggio, pesate,. ecc).
- Richiedono un maggiore controllo individuale degli animali,un maggior numero di dati raccolti e analisi più dettagliate come vedremo in seguito.
2) Processo di selezione genetica.
La selezione genetica si basa su qualcosa di facile comprensione, ma molto complicata nel momento di metterla in pratica, per esempio, selezionare tra un gruppo di animali quelli che sono geneticamente superiori per determinati caratteri. Logicamente, affinchè questa selezione sia efficace, le case genetiche dovrebbero rispondere a queste domande:
- Quali animali sono geneticamente superiori? E' necessario tenere in conto che l'espressione di un determinato carattere (quello che si chiama fenotipo) è dovuta a due fattori: la genetica dell'animale (genotipo) e la sua gestione globale (ambiente), ossia la somma delle strutture, gestione, stato sanitario, alimentazione, ecc. Pertanto un animale può essere geneticamente molto buono per un certo carattere (per esempio prolificità), ma i suoi nati totali sono inferiori ad un altro animale di genetica inferiore, dovuto a problemi di management in generale (p.e. l'alimentazione). Le case genetiche devono poter separare entrambi i fattori.
- Quali caratteri selezionare? Affinchè un carattere produttivo, riproduttivo o morfologico sia "selezionabile" deve avere una serie di condizioni:
- Avere importanza economica: I caratteri che si selezionano, indubbiamente devono tradursi in miglioramenti produttivi e pertanto maggiore competitività per il produttore. Un esempio evidente è la selezione per il miglioramento dell'indice di conversione.
- Avere variabilità: Per dare un esempio, una razza o linea può essere selezionata per l'area di lombo o per la lunghezza del lombo o per la qualità del lombo, ma logicamente non per il numero di lombi.
- Essere misurabile: Inoltre deve essere facilmente misurabile. Per esempio, sarebbe molto interessante selezionare razze per una minore aggressività, ma la misurazione dell'aggressività è una caratteristica molto complicata da misurare il che per ora non è stata inserita nei programmi di selezione.
- Essere ereditabile: Ci sono caratteri più o meno ereditabili. Tra i più ereditabili sono quelli morfologici e tra quelli meno ereditabili sono quelli riproduttivi.
- Si devono conoscere le interazioni, sia negative che positive con altri caratteri. Un altro esempio, se si seleziona per avere una minor percentuale di grasso, probabilmente avremo una minore qualità della carne che avrà meno deposizione di grasso intramuscolare e di copertura.
Oggi, le case genetiche applicano per le proprie linee genetiche pochi caratteri di selezione, dipendendo dalla linea, e danno più o meno importanza ai caratteri che più desiderano fissare su una linea specifica.
Come esempio, per una linea materna, i caratteri da selezionare posson essere in ordine:
-Prolificità - Media di svezzati - Appiombi - Longevità - Velocità di crescita
E per una linea paterna possono essere:
-Velocità di crescita- Indice di conversione- Qualità della carne - Appiombi
Oggi come oggi, la maggior parte delle case genetiche usano per questo procedimento il metodo denominato BLUP (in inglese, migliore predizione linearmente indipendente). Questa metodica si basa su:
- Raccolta dei dati (morfologici, produttivi, riproduttivi) di una serie di animali.
- Introduzione di questi dati nel programma di selezione genetica basato su BLUP.
- Ottenere, per ogni soggetto, un Indice genetico. Detto indice è un numero che stima il valore genetico di questo animale per i caratteri che sono stati determinati, rispetto al valore medio di un gruppo di animali per gli stessi caratteri. Per esempio, se il valore medio per determinati caratteri è 100, tutti gli animali con indice genetico maggiore di 100 avranno una valore stimato superiore (la selezione genetica si basa sempre su stime, che non è possibile sapere con precisione il valore genetico di un animale) alla media.
- In base ai suddetti indici genetici, si selezionano i migliori soggetti per la copertura in purezza (ossia, della stessa linea genetica), cercando un miglioramento di questi caratteri produttivi nella generazione successiva.
- E' importante considerare che gli indici genetici variano lungo la vita dell'animale, dato che si raccolgono informazioni sia proprie che dei genitori.
Il diagramma sarebbe il seguente:
Tra i vantaggi che ha il sistema BLUP rispetto ad altri metodi di selezione (indici di selezioni, ecc…) sono:
- Anche se non esattamente, ma in parte sì, permette di separare la parte dell'espressione del carattere selezionato dovuto all'ambiente (management, strutture, ecc), dalla parte puramente genetica dell'animale. I caratteri che subiscono molta influenza dall'ambiente (come può essere del numero di suinetti svezzati medi) sono i più difficili da selezionare.
- Per calcolare l'indice genetico dell'animale, si utilizzano i dati di tutti gli ascendenti (padri, nonni, zii…), discendenti (figli, ecc…) e collaterali (fratelli, mezzi fratelli....) per cui la stima è molto più precisa.
- Permette di confrontare animali di allevamenti diversi, con differenti management, ecc, basta che questi abbiano un grado di parentela.
Nel prossimo articolo vedremo come raccogliere i dati per avere un miglioramento della selezione genetica.