Nel maggio 2017, hanno chiamato il Laboratorio per un caso di morti improvvise massicce in 3 allevamenti commerciali diversi, localizzati in differenti parti delle Fianfre, Belgio. In uno dei casi avveniva nei suini svezzati; nell'altro l'allevamento ha avuto problemi con le scrofe in lattazione ed il terzo allevamento ha avuto moltissimi morti in 5 capannoni diversi da ingrasso. Non esisteva nessun tipo di connessione tra gli allevamenti (proprietari diversi, mangimifici diversi, veterinari diversi...Nei 3 casi abbiamo riscontrato l'intossicazione da nitriti...
Questo caso clinico descrive il terzo problema: alta mortalità improvvisa in ingrasso.
Anamnesi
Marzo, lunedì mattino, alle 08:00 h. L'allevatore di un ingrasso chiama il veterinario: c'erano 30 suini morti in capannoni diversi dell'allevamento e mentre parlavano, morivano degli altri sempre improvvisamente. Alle 11:00 oltre 50 suini di differenti età e provenienti da capannoni diversi morivano senza sintomi clinici.
I suinetti arrivano in allevamento ad un peso circa di 20 kg (12 settimane di vita). L'allevamento ha la capacità per alloggiare 2500 suini da ingrasso ed ha 5 capannoni (500 capi per capannone): un capannone nuovo, dove alloggiavano i suini più giovani e 4 capannoni più vecchi (figura 1).
L'acqua di bevanda proviene dal pozzo perforato e viene analizzato periodicamente per la verifica della composizione chimica e per la qualità batteriologica con l'obiettivo di offrire ai suini solo acqua di buona qualità. I suini ricevono mangimi commerciali per suini da ingrasso.
L'acqua piovana si usa solo per lavare gli ambienti.
In allevamento si usa un depuratore d'aria biologico per ridurre le emissioni di odori e gas dall'allevamento (filtri d'aria in uscita) (figura 2).
Osservazioni durante la visita in allevamento (lunedì pomeriggio)
La prima immagine che abbiamo visto quando siamo arrivati fu la montagna di suini morti davanti al capannone (figura 3). L'allevatore entrava e usciva dal capannone 2 con un carretto pieno di suini morti...
Mentre camminavamo per nel capannone 2 osservavamo vari sintomi clinici: alcuni suini vomitavano, altri presentavano sintomi nervosi come paralisi e rimanevano coricati lateralmente. Altri morivano subito o nel giro di pochi minuti.
I valori più alti dei suini morti furono registrati nel capannone 2 (> 50 %) e 3 (20 %), con altri morti nel capannone 4 (10 %) e niente morti nei capannoni 1 e 5. Vale la pena raccontare che l'inizio dell'impianto idraulico dell'acqua da bere si trovava nel capannone 2.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale nei casi di morti improvvise nei suini includono:
- Cause infettive: Actinobacillus pleuropneumoniae, Actinobacillus suis, Lawsonia intracellularis, malattie setticemiche: Brachyspira hyodysenteriae, Salmonella choleraesuis, Malattia d'Aujeszky (Belgio è ufficialmente indenne), PSC (ugualmente indenne), Brucellosi (ugualmente indenne)…
- Cause non infettive: emorragie (per esempio ulcere gastriche), torsione intestinale o mesenterica, haemorrhagic bowel syndrom, elettrocuzione, traumatismo, stress, intossicazioni (cianuro, urea, pesticidi, gas tossici - per esempio monossido di carbono, idrogeno solforoso), clorati, coloranti dell'anilina, amminofenoli, o farmaci (sulfonamide, fenacetina e paracetamolo), micotossine, fermentazione da cereali, ipocalcemia, ipomagnesemia, adenomatosi polmonare o enfisema, aneurismi.....
Diagnosi
La necroscopia in situ ha rivelato una colorazione scura del sangue. Le mucose si presentavano di colorazione rosso scuro, quasi cianotiche (figura 4).
Sono state inviate 6 carcasse al Laboratorio per una necroscopia completa, e un test rapido per nitriti con le striscie diagnostiche.(figura 5).
In seguito si osservano le anomalie riscontrate (figura 6):
- 6 suini: 2 di 34 kg; 2 di 37 kg; 1 di 67 kg; 1 di 89kg
- 6 con muscoli pallidi; 6 con colorazione marron cioccolato del sangue; 6 campioni risultati positivi ai nitriti
- 5 con liquido schiumoso nella trachea , 6 con polmoni emorragici ed edematosi (senza polmonite) e 2 con emorragie multiple sul parenchima polmonare
- 1 con emorragie petecchiali nelle arterie coronarie.
- 1 con splenomegalia (figura 7)
Prima azione applicata
A causa dell'elevata mortalità in tutti i capannoni, con la maggior parte dei morti nel capannone 2, luogo dove parte l'impianto idrico dell'acqua da bere e grazie alle caratteristiche diagnostiche abbastanza chiare (colorazione scura del sangue) abbiamo fatto una diagnosi provvisoria di intossicazione da nitriti. Il primo consiglio fu quello di sospendere immediatamente la somministrazione di acqua da bere.
La mortalità si stabilizzò, il che ha confermato il sospetto che l'acqua da bere era la fonte dei nitriti.
E' stato portato un camion con l'acqua pulita proveniente dal paese per offrire acqua potabile ai suini.
Il deposito d'acqua fu svuotato, pulito e riempito con acqua pulita.
Subito i suini iniziarono a bere di nuovo e la mortalità tornò ad aumentare.....sono state chiuse le tubazioni immediatamente e si somministrò acqua manualmente (in secchi) ai suini soppravvissuti.
Dato che l'acqua da bere era il principale sospetto come fonte di nitriti, campioni d'acqua sono stati raccolti ed inviati al laboratorio per le analisi. I risultati sono evidenziati nella tabella 1. I primi 3 campioni sono stati portati dal veterinario dell'allevamento il mattino; i 2 successivi sono stati raccolti il pomeriggio. In nessuno dei campioni si trovò nitrati o nitriti in eccesso.
Tabella 1: Risultati dell'analisi dell'acqua da bere.
Campione | Nitrato (mg/l) | Nitrito (mg/l) |
Capannone 1 (succhiotto) | 120.8 | 0.37 |
Capannone 2 (succhiotto) | 120.0 | <0.10 |
Serbatoio dell'acqua | 122.8 | <0.10 |
Serbatoio dell'acqua dopo riempimento con acqua pulita | 8.9 | <0.10 |
Valori di riferimento (mg/l) | ≤200 | ≤0.5 |
La sfida era scoprire la fonte dell'intossicazione da nitriti. Sembrava chiaro che l'acqua a questo punto era la colpevole; ma le analisi non confermarono questo sospetto.
Il martedì mattino, un tecnico visitò l'allevamento e scopri il problema:
Le acque residuali del depuratore d'aria biologico (filtro d'aria) era tenuto in un deposito destinato all'acqua piovana. Questo deposito non era stato svuotato durante l'inverno ed era pieno e parte del suo contenuto era traboccato verso il deposito dell'acqua piovana. Quindi, l'acqua piovana era contaminata con acque residuali che contenevato elevate concentrazioni di nitrati. In circostanze normali, non si offre acqua piovana ai suini. Tuttavia, una connessione tra le tubazioni (che sono per i lavaggi) e le tubazioni di acqua da bere, normalmente chiusa da un rubineto. Qualcuno ha dimenticato il rubinetto aperto il weekend precedente per errore. Un altro fattore sfortunato fu il cattivo funzionamento della pompa d'acqua, che ha provocato l'uscita dell'acqua ai suini non dal circuito normale, ma da quello corrispondente all'acqua contaminata.
Siccome i campioni analizzati non provenivano dall'acqua piovana, non si è potuto dimostrare la contaminzione. Una volta scoperto questo grande errore, si raccolsero campioni di acqua piovana per le analisi. I risultati si mostrano nella tabella 2. Non si trovò una grandissima quantità di nitriti, ma i livelli di nitrati erano eccessivamente elevati.
Tabella 2: Risultati delle analisi dell'acqua piovana.
Campione | Nitrato (mg/l) | Nitriti (mg/l) |
Serbatoio acqua piovana | 3312.9 | <0.10 |
Capannone 2 (succhiotto) | 84.4 | <0.10 |
Valore di Riferimento (mg/l) | ≤200 | ≤0.5 |
Discussione
Le intossicazioni da nitriti nei suini sono sopratutto il risultato dell'ingestione per via orale di acqua da bere contaminata (Vyt et al., 2005). L'acqua da bere è stata la fonte di questo caso. Altri 2 casi nelle Fianfre hanno avuto l'acqua come origene del problema con inquinamento da nitriti. Tuttavia, nel primo caso i suinetti svezzati erano stati alloggiati in un capannone da ingrasso che era stato svuotato già da tempo e rimasto vuoto per varie settimane. L'origine della contaminazione fu la permanenza di acqua da bere nel deposito e nel sistema di distribuzione d'acqua, ma la contaminazione con materiale organico in decomposizione e la conseguente formazione di nitriti dovuto alla riduzione batterica dai nitrati. Questa è una causa frequente di consumo di nitriti (Vyt et al., 2005). Le tubazioni non furono pulite nè lavate prima dell'arrivo dei suinetti. I suinetti morirono in pochi minuti, tanto velocemente che gli ultimi suinetti da scaricare erano ancora sul camion. La chiusura dell'impianto idrico evitò il 100 % di mortalità. Morirono solo 15 suinetti.
Nel secondo caso la contaminazione dell'acqua fu confrontata con il caso ora descritto. Acqua di deposito delle acque residuali del depuratore dell'aria biologico (filtro) si disperse nella vasca di acqua da bere, causando mortalità acuta nelle scrofe in lattazione, dato che le sale parto era il primo settore dell'impianto idrico dell'acqua da bere. Grazie al veterinario che era in allerta, le tubazioni furono immediatamente chiuse, il che limitò la mortalità a 40 scrofe.
I filtri biologici sono un metodo comprovato ed efficace per la riduzione degli odori e di altre emmissioni gassose negli allevamenti zootecnici, tramite ventilazione meccanica. Il principio del filtraggio biologico dell'aria è che i batteri elaborano le particelle indesiderate dell'aria, come l'ammoniaca ecc... Successivamente inizia un processo di nitrificazione.
Pertanto le acqua residuali dei filtri d'aria biologici contengono alte concentrazioni di nitriti e nitrati.
Nonostante tutti i sintomi clinici di questo caso puntavano verso l'intossicazione da nitriti, la diagnosi solo fu possibile confermare con i test rapidi per la presenza di nitriti realizzati durante la necroscopia. In questo caso non fu determinata con precisione il livello di nitriti o nitrati nello stomaco dei suini. Inoltre, si analizzò l'acqua da bere come possibile fonte di intossicazione. Non si trovarono alti livelli di nitriti, solo nitrati.
La trasformazione a nitriti dopo l'ingestione fu mediata dai batteri gastrointestinali (Duncan et al., 1995). Si sa che l'ingestione di nitrati da parte dei suini fino ad una concentrazione pari a 2000 mg/l non ha effetti avversi (Sorensen et al., 1994). In questo caso i livelli i nitrati nel deposito erano molto superiori ai 2000 mg/l. Non si conoscono i livelli consumati dai suini durante l'episodio, dato che i primi campioni, presi dal succhiotto del capannone 2 alla mattina, quando si osservarono i primi morti, non rivelarono elevati livelli di nitrati nè di nitriti. Tuttavia, sembra che l'ingestione di elevate quantità di nitrati fu sufficiente per causare i problemi.
In questo caso non fu somministrato il blu di metilene come trattamento. L'eliminazione rapida della fonte di nitriti è essenziale per evitare una maggior mortalità. Dato che in questo caso non si identificò immediatamente l'origine della contaminazione, i suini furono esposti per 2 volte all'acqua tossica. In totale morirono 757 suini (ovvero il 25% del totale dei suini presenti).
Conclusione
In conclusione, nel 2017 tuttavia, ci sono stati casi di intossicazione da nitriti in allevamenti nuovi di suini, ancora con maggior frequenza a causa della presenza dei filtri d'aria biologici. Per cui, l'intossicazione da nitrati e nitriti dovranno essere considerati nelle diagnosi differenziali quando si valutano episodi di mortalità acuta nei suini.
Ulteriori informazioni sulle intossicazioni per ingestione di nitrati o nitriti sono disponibili:La metahemoglobinemia, causata per l'ingestione di nitrati o nitriti (Buck et al., 1976; Fan y Steinberg, 1996) può causare sporadicamente morte improvvisa nei suini (Vyt y Spruytte, 2006). Il nitrito è un elemento tossico, formato a partire dal nitrato, che si trovano comunemente nelle piante, fertilizzanti e residui animali o materiale organico in decomposizione (Buck et al., 1976). Il nitrito si assorbe facilmente nel sistema circolatorio ed è eliminato dagli eritrociti dopo l'ingestione (Vyt et al., 2005). Quando il nitrito ossida lo ione Fe2+ dentro della molecola di emoglobina Fe3+, si forma metaemoglobina, che determina una inibizione della capacità di unione dell'ossigeno agli eritrociti (Wendt, 1985). I sintomi causati per l'intossicazione da nitriti sono correlati alla percentuale di formazione di metaemoglobina ed al livello risultante di anossia tissutale. Dà un marcato aumento della frequenza respiratoria ed inquietudine fino a dispnea, andatura incerta, debolezza generalizzata, coma e morte: la mortalità acuta si produce quando le concentrazioni di metaemoglobina sono superiori al 75 % (Wendt, 1985; Saito et al., 2000). La metaemoglobinemia può manifestarsi con una colorazione marrone del sangue (Vyt et al., 2005), che si può osservare alla necroscopia, generalmente accompagnata da pallore muscolare. Le congiuntive e le mucose diventano cianotiche. La diagnosi si può fare alla necroscopia con un test rapido con le strisce per la rilevazione di nitriti all'interno dello stomaco (Figura 5). L'unico trattamento durante l'intossicazione da nitriti è la somministrazione di blu di metilene per via intravenosa (10 mg/kg), che riduce la metaemoglobina a emoglobina (Wendt, 1985). Tuttavia, nella pratica non viene mai fatto in Belgio. |