Come sapete, il nome 3tre3 proviene da: 3 mesi, 3 settimane e 3 giorni, la durata di gravidanza della scrofa, uguale a 114 giorni. Questo articolo propone che si faccia una revisione della durata della gravidanza nel nostro allevamento.
Durante il nostro lavoro giornaliero troviamo un'infinità di opzioni sull'utilità e la gestione che fanno gli allevatori dei dati d'allevamento che vengono registrati. Questo succede a chi ha un software di gestione, ma anche di chi non ne ha. Indubbiamente, quello che ci chiama di più l'attenzione è che molte volte una montagna di dati vengono registrati, ma non vengono estratte le informazioni.
Il caso reale che esponiamo in questo articolo è un esempio classico: l'allevamento registra i dati, ma questi non vengono mai analizzati. Questo allevatore ci chiede aiuto per risolvere un problema ai parti: "qualcosa succede, ma non sappiamo cosa sia", diceva lui.
Si tratta di un allevamento a ciclo aperto, con circa 700 scrofe iperprolifiche che lavora in bande trisettimanali ed è positivo alla PRRS, ma asintomatica. Prima di visitare l'allevamento, chiediamo di avere i dati d'allevamento per poter identificare dove concentrarsi durante la visita.
Ci mettiamo ad analizzare in lungo e in largo e l'unica cosa che si sapeva è che in media, stavano svezzando meno di 10 suinetti per parto (figura 1) ,avevano una mortalità sottoscrofa (MSS) del 15 % di media, senza diarree o altre patologie, in teoria la gestione dei suinetti nei primi giorni era adeguata.
Figura 1: grafico che evidenzia il numero di svezzati per parto dei 6 mesi antecedenti alla visita.
Per nostra sorpresa, non siamo arrivati nemmeno a fare un'analisi completa dei dati: il primo rapporto estratto "Istogramma della durata della gestazione" (figura 2) indicava che quasi l'80% di queste scrofe iperprolifiche partorivano tra i giorni 114 e 115 di gestazione:molto strano rispetto al data base che abbiamo per questo tipo di scrofa, che normalmente partorisce tra i giorni 116-117.
Figura 2: Istogramma della durata della gestazione. Indica che in questo allevamento i parti sono indotti per un parto di 114 giorni.
Abbiamo pertanto, un indizio che probabilmente l'induzione sia fatta troppo precocemente e che questo provoca un leggero minor peso alla nascita, perdita di vitalità dei suinetti, situazioni già viste, in cui addirittura abbiamo trovato differenze di peso anche di 300 grammi in media per suinetto (figura 3): le differenze maggiori si notano quando si confrontano con le scrofe di primo parto.
Figura 3: Confronto del peso alla nascita di parti indotti a 114gg e parti naturali a 116gg di scrofe iperprolifiche.
A partire da questo momento, continuiamo a cercare le conseguenze possibili di tale situazione, come per esempio un elevato numero di suinetti Nati Morti (NM) o una MSS molto concentrata il giorno del parto.
In relazione alla percentuale di suinetti nati morti, i valori oscillavano tra il 10,7 % e 6,7 % con una media dell'8,4 % (figura 4). Non son valori molto alti per questo tipo di scrofe, però è un numero molto migliorabile.
Totale 14-lug-2013 a 15 apr 2014 | |
Parti (figliate) | 1.357 |
Parti assistiti | 0 |
Parti indotti | 0 |
Figliate con meno di 7 nati vivi | 82 |
(% sui parti) | 6,0 % |
N. totali | 16.502 |
N. totali/figliata | 12,14 |
Nativivi | 15.124 |
(% sui Natitotali) | 91,6 % |
N. vivi/figliata | 11,12 |
N. morti | 1.378 |
(% sui Natitotali) | 8,4 % |
NM/figliata | 1,02 |
Mummificati | 0 |
(% sui Natitotali) | 0,0 % |
Mummificati/figliata | 0 |
Figura 4: Analisi delle tendenze produttive. Rapporto del reparto parti.
Purtroppo non abbiamo potuto analizzare la distribuzione della mortalità per giorni di lattazione, perchè questo dato non veniva annotato correttamente: l'addetto registrava nel programma tutti i morti con la data del giorno del parto (figura 5). Un errore abbastanza comune che diventa un ostacolo per il veterinario aziendale per l'analisi dei problemi relativi alla sala parto.
Figura 5: Analisi dei suinetti morti. Distribuzione per età della morte.
Una volta indirizzati al problema principale possibile responsabile dell'elevata mortalità dei suinetti, il passo successivo fu quello di visitare l'allevamento e confermare tutti i sospetti....ci vediamo al prossimo capitolo.