I protocolli di Welfare Quality® (WQ) offrono uno strumento per la valutazione del benessere in modo oggettivo e standardizzato con parametri validi, ripetibili e pratici. Si può considerare come metodo di riferimento per la valutazione globale di una allevamento o di un macello durante una visita, utilizzando parametri che si basano sugli animali. I protocolli WQ sono stati creati con 12 criteri di benessere degli animali e sono raggruppati in 4 principi fondamentali (alimentazione, ambiente, salute e comportamento). Per i suini sono stati sviluppati 3 protocolli: il primo per scrofe e suinetti, il secondo per suini in ingrasso e l'ultimo per suini al macello.
Il protocollo WQ per i suini è stato convalidato in un gran numero di allevamenti intensivi ed estensivi. Attraverso l'applicazione standardizzata del sistema di valutazione si è ottenuto una serie di prevalenze confrontabili per il sistema di allevamento tradizionale del suino bianco (Spagna e Francia) e per il sistema di allevamento su paglia (in Francia) (Tabella 1). Secondo i risultati ottenuti, i suini alloggiati su paglia hanno meno bursiti (infiammazioni a livello delle articolazioni) e presentano una frequenza inferiore di aggressioni e più attività esplorativa. Da un'altro lato, gli animali presentano più problemi di igiene (imbrattamento da feci) e meno condizione corporale ottimale rispetto al sistema tradizonale. Queste comparazioni possono essere applicate tra sistemi, paesi, regioni o addirittura a livello di una popolazione suinicola in studio. Più nella pratica, per il sistema di produzione intensivo dei suini, allevati anche su pavimentazione grigliata, si sono stabilite soglie di rischio confrontando allevamenti spagnoli tra di loro: il che permette di identificare gli allevamenti più problematici dal punto di vista del benessere degli animali. Così, per esempio, si possono identificare 5 allevamenti con più problemi rispetto alla prevalenza delle ferite sul corpo (Figura 1).
Tabella 1. Riassunto delle prevalenze medie e deviazioni standard ottenute con l'applicazione del protocollo Welfare Quality® in allevamenti di suini bianchi su grigliato o su paglia.
Principio del benessere | Misure in base all'osservazione dell'animale | Intensivo grigliato | Intensivo paglia |
Buona alimentazione | Condizione corporale | 0,4 ± 0,14b | 0,9 ± 0,31a |
Bursiti moderate | 43,5 ± 1,01a | 3,8 ± 0,62b | |
Bursiti gravi | 7,8 ± 0,53a | 0.2 ± 0.13b | |
Feci su 25% - 50% del corpo | 23,5 ± 1,06b | 30,8 ± 2,62a | |
Feci su > 50% del corpo | 5,3 ± 0,60b | 15,6 ± 2,65a | |
Suini affollati | 3,5 ± 0,60 | 1,9 ± 0,84 | |
Suini che tremano | 0,0 ± 0,00 | 0,1 ± 0,11 | |
Suini che ansimano | 0,2 ± 0,07 | 0,7 ± 0,27 | |
Buona salute | Ferite gravi sul corpo | 2,5 ± 0,35 | 1,4 ± 0,40 |
Caudofagia | 1,1 ± 0,27 | 1,4 ± 1,26 | |
Zoppie | 1,2 ± 0,17 | 2,3 ± 0,31 | |
Depigmentazione/Infiammazione della pelle in < 10% del corpo | 1,6 ± 0,17 | 0,5± 0,19 | |
Depigmentazione/Infiammazione della pelle in > 10% del corpo | 2,1 ± 0,28 | 0,1± 0,10 | |
Diarrea (a livello di gruppo) | 9,0 ± 0,2 | 15,9 ± 0,4 | |
Difficoltà respiratoria | 0,2 ± 0,06 | 0,2 ± 0,13 | |
Prolasso del retto | 0,0 ± 0,00 | 0,0 ± 0,00 | |
Ernia | 0,1 ± 0,04 | 0,2 ± 0,13 | |
Comportamento adeguato | Agressività | 4,5 ± 0,28a | 2,9 ± 0,53a |
Comportamento esplorativo | 35,0 ± 1,07b | 39,3 ± 1,95a | |
Risposta di panico in presenza di un osservatore | 24,4 ± 2,00b | 37,8 ± 2,00a |
Figura 1. Prevalenze (e deviazione standard) dei suini con ferite gravi per ogni allevamento studiato. Le soglie di rischio stabilite sono evidenziati in colore arancio.
Il protocollo risulta essere uno strumento diagnostico molto utile per avere una situazione globale dell'allevamento in un determinato momento, come per esempio durante una visita. Una volta identificati i punti critici di ogni allevamento, si possono stabilire strategie di trattamento e prevenzione. Quindi, il protocollo può essere utilizzato in modo continuativo nel tempo per moniotare il progresso dello status dell'allevamento e valutare l'impatto delle misure correttive. Avendo come base il protocollo WQ, si intende, in futuro, sviluppare nuovi protocolli di monitoraggio adattati alle necessità di ogni allevamento in modo personalizzato.
Oltre all'uso come programma di interventi e monitoraggio, il protocollo WQ è in questo momento ampiamente utilizzato nella ricerca applicata in condizioni commerciali d'allevamento. Secondo l'obiettivo dello studio, lo si applica integralmente oppure una sola parte di esso. Ossia, si misura attraverso gli indicatori basati sugli animali, l'effetto per esempio di una pavimentazione diversa o un cambio di management sugli animali. L'uso di parametri standardizzati ci permette di sviluppare la conoscenza dei fattori di rischio che si possono confrontare facilmente con i risultati ottenuti in altri paesi.
Così, per esempio, in uno studio realizzato in differenti sistemi produttivi, è stato possibile associare l'incidenza delle morsicatore delle code con i sistemi intensivi di produzione. Benchè gli animali fossero allevati in modo estensivo con la coda lunga, non si è rilevata nessuna morsicatura della coda. La prevalenza della morsicatura della coda nei 3 sistemi produttivi studiati era significativamente similare: intensivo convenzionale (1,1%); su paglia (1,4%); suino iberico intensivo (0,2%). Nel sistema intensivo convenzionale sono stati rilevati vari possibili fattori di rischio: i suini alimentati con sistema liquido razionato stretto hanno presentato un rischio superiore della morsicatura della coda (Odd Ratio 5 IC 1,3-10) rispetto ai suini alimentati con mangiatoie "mangia e bevi". Anche la temperatura ambientale è stata identificata come fattore causale. Le temperature più basse (15-20ºC) sono state associate ad una maggiore incidenza di morsicatura delle code, dovuto possibilmente ad una maggiore attività degli animali. Infine, il rischio della morsicatura delle code aumenta significativamente nei suini a metà ingrasso (OR 5 IC 1,4-17) rispetto ai suini all'inzio o fine ingrasso.
In vari paesi europei si osserva un interesse crescente dei privati per gli schemi di certificazioni. Gli schemi di certificazione hanno come obiettivo raggiungere nuove nicchie di mercato che richiedono di più di quanto lo richiede la normativa vigente. Nel caso del benessere animale, la certificazione rappresenta un valore aggiunto al benessere degli animali. Il protocollo WQ dà uno strumento standardizzato, inequivocabile e dettagliato che soddisfa i requisiti per l'ottenimento della certificazione.
Infine, è possibile che in un futuro non molto lontano, la legislazione europea priorizzi le misure basate sull'osservazoine diretta degli animali rispetto all'osservazione ambientale. Il protocollo WQ può essere una fonte di misure valide, ripetibili e di facili applicazione da parte delle autorità.