Sulla stessa linea degli ultimi articoli sulle analisi dei dati come strumento di base per migliorare la produttività, presentiamo i risultati ottenuti in un recente studio pubblicato, che permette di predire le performance delle scrofe in base ai risultati del primo parto (Ilida, Piñeiro e Koketsu, 2015).
Lo studio si è basato su un totale di 715.939 coperture, 476.816 parti e 109.373 carriere produttive complete di scrofe presenti in 125 allevamenti della Spagna, Italia e Portogallo, con dati relativi tra il 2008 e 2010. Merita di segnalare che le condizioni di studio considerano allevamenti diversi per: genetica, stato sanitario, dimensione, strutture e management. Le conclusioni quindi possono essere applicate a qualsiasi situazione reale.
Lo studio analizza vari effetti, come per esempio, la stima della produzione futura delle scrofe a partire dai risultati avuti al primo parto, o anche la correlazione tra l'età migliore per la prima copertura e il periodo dell'anno, che è qualcosa che alcuni di noi sospettavano già, ovvero che ci fosse l'influenza della stagione, ma che non si era mai potuto verificare con precisione. Tuttavia, il risultato più soprendente dello studio è la caratterizzazione di una subpopolazione di "superscrofe" presenti negli allevamenti, che sono quelle che produrranno meglio delle proprie compagne: sono scrofe superdotate...superscrofe!
Lo studio si è bastato su differenti variabili e la più determinante per spiegare il rendimento futuro nella vista della scrofe è risultato il numero di suinetti nati vivi (NV) al primo parto. Furono stabilite 4 categorie per questo parametro.
Gruppi in funzione dei NV al primo parto |
7 NV o meno | Da 8 a 11 NV | Da 12 a 14 NV | 15 o più NV |
I risultati ottenuti possono essere osservati nel Grafico 1. Vediamo come la differenza tra i gruppi si mantiene durante tutta la vita riproduttiva della scrofa, con il gruppo colore viola (15NV o più) che mostrano le medie sempre superiori a tutti gli altri gruppi.
Gráfico 1.Produzione nella carriera della scrofa in funzione dei suinetti NV al primo parto.
Però… queste scrofe hanno miglior risultati anche per altri parametri?
Nello studiare la Portata al Parto (PP) di questi gruppi, i risultati ci indicano che le scrofe con 15 o più NV al primo parto hanno a loro volta, una PP più elevata, in particolare fino al 4° parto (Grafico 2).
Grafico 2. Portata al Parto lungo la vita della scrofa in funzione del numero di NV al primo parto
Abbiamo anche osservato che le scrofe del gruppo grigio (7NV o meno) presentano una percentuale più elevata di Eliminazione, effetto logico, dato che le scrofe con bassa portata al parto e pochi numero di nati normalmente vengono eliminate. Succede il contrario con le scrofe del gruppo viola (15 o più NV) che grazie all'elevata PP riescono ad avere un'alto Indice di Ritenzione e di longevità negli allevamenti: sono le scrofe che ritornano con gli interessi, l'investimento fatto su di loro.
Nel valutare i risultati dei suinetti svezzati, secondo i LNV al primo parto (Grafico 3) vediamo che ci sono differenze tra i gruppi, ossia, le scrofe che sembrano partorire di più non svezzano di più durante tutta la carriera produttiva,molto probabilmente questo è dovuto alle procedure dei pareggiamenti che si fa in generale al parto.
Grafico 3. Suinetti svezzati lungo la vita riproduttiva delle scrofe in funzione del numero di NV al primo parto
Abbiamo analizzato l'intervallo svezzamento-copertura (ISC) a seconda dei NV al primo parto e i risultati mostrano non esistere differenze: la venuta in calore non è migliore per le scrofe che partoriscono di più, risultato consistente con le differenze osservate sui suinetti svezzati, come si spiegava sopra (Grafico 4).
Grafico 4. ISC lungo la vita riproduttiva della scrofa in funzione dei NV al primo parto
I dati precedenti ci portano a vedere le differenze produttive quando si analizza tutta la vita della scrofa in funzione dei NV al primo parto.
Grafico 5. Suinetti prodotti lungo la vita produttiva della scrofa in funzione del numero di NV al primo parto
Riassumendo, possiamo affermare che si può prevedere il risultato della carriera produttiva di una scrofa in base al numero di suinetti NV al primo parto e che le scrofe migliori superano le performance delle altre scrofe in modo continuativo. Le conclusioni di questo studio ci orientano a riconsiderare i criteri di eliminazione delle scrofe, evitando l'invio al macello di queste scrofe per motivi di numero di svezzati o di lunghi intervalli svezzamento-copertura, dato che questi parametri alla fine non influenzano in modo significativo le performance successive.