In questo periodo dell'anno, la maggior parte degli allevatori degli USA, del Messico, Centro e Sud Europa lottano per mantenere la crescita dei suini da macello, in allevamento durante l'estate. Le temperature estive assieme ai limiti di ventilazioni delle strutture, combinate con elevate densità degli animali ed una scarsa gestione degli animali possono ridurre da 4-6 kg il peso medio alla vendita. La "mancanza" sia di suini in numero come di peso, è il risultato della stagione e normalmente fanno lievitare i prezzi ai massimi dell'anno nei mesi estivi.
Analizzando il prezzo dei suini durante un periodo di 12 mesi, si può dedurre facilmente la rotazione dei pianeti intorno al sole. A questo fenomeno chiamiamo "stagionalità" dei prezzi. La stagionalità è qualsiasi evento regolare ripetitivo dei prezzi osservati nel corso di 12 mesi. Il prezzo dei suini aumenta e diminuisce regolarmente ogni 12 mesi (così come le tendenze ad un termine più lungo, in cicli di 2-4 anni), quando l'infertilità stagionale (fine estate con fotoperiodo ridotto che sono percepiti dal sistema biologico animale) determina meno parti in inverno. Questo significa meno suini alla vendita in estate anche per il sistema intensivo d'allevamento.
Lo standard di temperatura durante i 12 mesi dell'anno favorisce l'accrescimento in autunno e primavera (con minor impatto in inverno per i suini confinati) e rallenta considerevolmente in estate a causa del caldo. Quando si visitano gli allevamenti della zona di Sonora nel Messico, gli allevatori spiegano come, a volte, hanno perdite di peso nel mese di luglio, quando le temperature medie possono raggiungere i 43 ºC o più, con scarsa variazione anche la notte.
Ogni anno si parla del margine che gli allevatori possono avere se fosse possibile il "contra-colpo" e rimanere nella minoranza che riesce ad avere una minima perdita di peso con una gestione efficace degli ambienti, per esempio con la nebulizzazione (corretta!), invece di semplicemente bagnare ogni tanto gli animali, ed una alimentazione corretta.In generale, si osserva che la maggior parte dei produttori non raggiungono livelli ottimali di crescita e non appartengono a questa minoranza. Esistono una serie di scuse e comunque andare contro madre natura non è facile, ma la ricompensa sarebbe sicuramente vantaggiosa.
Stavo cercando di vedere gli sviluppi durante l'estate, dopo le perdite di suini a causa della PED (che ha comportato un aumento sorprendente del peso vivo medio dei suini al macello non colpiti dalla malattia) durante le elevate temperature estive. Ho paragonato con un grafico (figura 1) il peso vivo medio settimanale al macello negli USA, le temperature medie in Des Moines, Iowa ( che si può considerare il centro della produzione suinicola americana per i suini da ingrasso) e il prezzo della carcassa percepito dall'allevatore dal 2001 .
Figura 1. Peso vivo medio settimanale al macello negli USA vs. temperatura media settimanale in Des Moines, Iowa e prezzo medio netto pagato al produttore per settimana. Fonte: USDA, AMS market news service e Università di Dayton.
Si apprezza chiaramente che le temperature ed i pesi al macello hanno praticamente comportamenti completamente inversi. Ci sono altre cose che sono molto più evidenti in un grafico (importante esercizio da fare): in primo luogo possiamo vedere che i pesi medi, nonostante la stagionalità, sono aumentati gradualmente, dopo esser passati per un periodo stabile durante gli ultimi 10-12 anni, tornare ad essere in aumento. Una delle cose più interessanti da notare è che negli ultimi 3 anni, il peso medio minimo annuale è aumentato (freccia rossa) pure con le temperature medie minime invernali sempre più basse (freccia blu). I pesi durante l'estate sono rimasti stabili nello stesso periodo di 3 anni. Questo suggerisce che è in atto un controllo maggiore nella gestione dell'uniformità dei pesi, ottimizzando la commercializzazione.
I pesi attuali sono i massimi storici della produzione moderna. Dovremmo osservare un calo importante a breve, ma indovino che i margini eccezzionali osservati di recente associati ai prezzi di mercato di oggi ed il costo alimentare relativamente basso manterrano gli allevatori concentrati nel cercare di ottenere maggiori pesi col caldo estivo. Per essere corretti, dobbiamo ammettere che lo spazio disponibile per suino in ingrasso è aumentato a causa del minor numero di suini disponibili dopo le perdite da PED, per cui l'impatto della densità sugli accrescimenti è minore (nello stesso spazio abbiamo meno suini, ma più pesanti). Il massimo delle temperature arriveranno nelle prime settimane di agosto (settimane 30-33). Vediamo cosa succederà. Se si mantengono i pesi, sarò sempre più scettico di fronte alle "scuse" delle perdite di peso durante l'estate.