Cosa si intende per pleuriti e qual'è la sua prevalenza?
La pleurite è un termine che definisce l'infiammazione della pleura polmonare. Questa infiammazione si risolve lasciando aderenze fibrose di collagene tra i lobi polmonari e la parete toracica; il che spesso implica un lavoro di "pulizia" durante la macellazione. Qual'è la sua prevalenza?. Che impatto economico provoca e che misure di management possono essere applicate per diminuire i fattori di rischio?
Figura 1. Lesioni tipiche croniche. Aderenze tra polmoni e parete toracica, presenza di polmonite.
La prevalenza di pleuriti è sorprendentemente elevata nei suini al macello. Un recente studio di revisione ha identificato dati tra il 12,5% nel Regno Unito, 26% in Spagna e fino al 41% a livello individuale nei suini in Norvegia.
Sorprendentemente c'è stata evidenza di pleuriti nell'80% dei lotti macellati nel Regno Unito tra il 2005 e 2008.
Tabella 1. Dati recenti di prevalenza di pleuriti in vari paesi europei alla macellazione.
Paese | Anno | Prevalenza |
Belgio | 2009 | 21 % |
Danimarca | 2000 | 25 % |
Olanda | 2004 | 22 % |
Norvegia | 1991 | 41 % |
Spagna | 2009 | 26 % |
Regno Unito | 2012 | 12 % |
Le pleuriti costano sia agli allevatori che ai macellatori
L'impatto economico delle pleuriti è stato studiato da parte degli allevatori e in minor grado da parte dei macellatori. Una ricerca ha tenuto conto degli effetti di un gruppo di suini, in totale 96.000 suini, macellati in 80 lotti e che rappresentava le principali filiere produttive nel Regno Unito. Per ogni 1 % di aumento dei livelli di pleuriti in gruppi di suini macellati, si riscontrava una riduzione di circa 70gr della carcassa in media. Questa cifra è la somma delle perdite di IMG e della necessità di "pulire" le carcasse dalle aderenze.
Inoltre, lo studio riscontrò che per ogni 1% di incremento del livello delle pleuriti, c'era un incremento di 0,26 gg nell'età media alla macellazione. Questo equivale approssimativamente ad un costo di £30 milioni annui nel Regno Unito se si tiene in considerazione il prezzo dei suini, del mangime, una prevalenza individuale del 12 % e la macellazione annua di 9 milioni di suini.
Si conosce meno l'impatto economico delle pleuriti durante la macellazione, ma si sa che per con circa il 10% di prevalenza, sono necessari circa una riduzione della velocità di macellazione dell' 8,5 % , il che rappresenta un aumento del costo della mano d'opera di circa £0,29 per suino del gruppo.
L'impatto della pleurite sul benessere animale è più difficile da identificare, ma l'alta prevalenza indica una presenza di tipo endemico ed esteso delle malattie respiratorie nonostante le più moderne tecniche produttive.
La verifica della prevalenza della pleurite alla macellazione è il primo passo per il controllo
Il monitoraggio della pleurite al momento della macellazione è un pre-requisito per stabilire un programma di controllo, determinare l'impatto economico e giustificare la spesa, ma anche per valutare la risposta delle misure applicate nel tempo.
Il monitoraggio trimestrale deve essere applicato in presenza di pleuriti e di altre lesioni visibili alla macellazione utilizzando un numero di soggetti rappresentativi statisticamente (p.es 50 suini per gruppo).
Controllo delle pleuriti lavorando sui fattori di rischio
La pianificazione di un programma di controllo delle pleuriti che abbia rilevanza, richiede il ritorno ai principi di base del controllo delle malattie così come alla conoscenza dei fattori di rischio. In generale, l'equilibrio tra salute e malattia dipende sempre da 3 tipi di fattori. Sensibilità dell'animale (per es. immunità), virulenza del patogeno e fattori ambientali. L'immunità normalmente si modifica con vaccini contro i principali patogeni respiratori però viene influenzata anch'essa (a seconda dei casi, almeno durante le prime 8-10 settimane di vita ) dall'immunità materna. Inoltre, alcuni fattori come l'alimentazione della scrofa, la distribuzione del numero dei parti per scrofa ed il management in sala parto possono influenzare sul trasferimento dell'immunità materna. .
Altri fattori sono importanti come la genetica (ci sono alcune evidenze che indicano la razza Hampshire essere più robusta) o l'effetto di alcuni patogeni nel ridurre la capacità immunitaria dell'animale: PRRSV, PCV2 e Mycoplasma hyopneumoniae. Questi patogeni non solo causano infezioni respiratorie ma inoltre disattivano parzialmente l'immunità innata degli animali per lottare contro altri patogeni.
Molti studi hanno identificato un ruolo molto importante di patogeni che producono pleuriti e malattie respiratorie, nomalmente agendo in maniera congiunta per produrre quella che si chiama Complesso Respiratorio Suino (CRS) . Oltre ai già menzionati, altri patogeni normalmente associati al CRS ed alla formazione delle pleuriti sono l'Actinobacillus pleuropneumoniae, Pasteurella multocida e in minor grado l'Haemophilus parasuis e Streptococcus suis. Altri virus come il virus dell'Influenza, Coronavirus Respiratorio Suino ed il virus dell'Aujeszky, anch'essi sossono essere correlati con questo complesso. Con queste informazioni, un programma vaccinale dovrebbe essere disegnato in maniera che si basi su una diagnostica d'allevamento. principalmente con analisi sierologiche, necroscopiche e campioni per la microbiologia dei suinetti giovani che mostrano sintomatologia respiratoria.
I fattori ambientali sono molto importanti nella produzione delle pleuriti, come mostrano alcuni recenti studi rimarcando l'importanza del management del tutto pieno-tutto vuoto fatto in maniera rigorosa ( dallo svezzamento alla macellazione) (Jager et al 2012).
Questo management rigoroso del TP-TV può non essere possibile negli allevamenti piccoli o vecchi però esistono molte evidenze che l'applicazione delle pratiche corrette di management in questo senso aiuteranno a ridurre le eventuali insorgenze di gravi pleuriti : per esempio, restringere il range di età sotto il mese negli stessi spazi, così come la rigorosa pulizia e disinfezione dei box tra un lotto e quello successivo.