Di fronte alla sfida del ricambio generazionale, dei vincoli ambientali e di benessere degli animali, dell'impennata dei prezzi delle materie prime e di un clima economico sfavorevole, la produzione europea dovrebbe diminuire nell'ultima metà del 2021. Questo calo è segnato in Germania, Polonia e Paesi Bassi e da un calo della crescita in Spagna e Danimarca. La domanda cinese rimarrà più debole nei prossimi mesi e la disponibilità sul mercato europeo sarà significativa, non sostenendo i prezzi della carne suina. Il prezzo dei suini di classe S ed E in Francia dovrebbe quindi attestarsi a 1,38 €/kg in media nel 4° trimestre 2021 (-7%/20). Il calo dovrebbe continuare allo stesso ritmo all'inizio del 2022, quindi i prezzi dovrebbero aumentare, ma lontano dai livelli visti a inizio 2021 (-13% nel secondo trimestre del 22/21).
Il prezzo dei mangimi dovrebbe raggiungere i 294 €/t all'inizio del 2022, ancora al di sotto dei record del 2013. Sotto l'effetto della ripresa economica, forte domanda mondiale, soprattutto cinese, produzione media che non recupera le scorte globali, il costo materiale dei mangimi per suini da ingrasso è in aumento e il prezzo delle materie prime dovrebbe mantenersi stabile nei prossimi mesi. Influirà sul prezzo dei mangimi IFIP con un massimo all'inizio del 2022. I prezzi potrebbero poi diminuire con l'arrivo della produzione di grano australiano a gennaio e della soia brasiliana a marzo.
Le insicurezze climatiche e sanitarie incidono sul prezzo delle materie agricole. Queste previsioni dipendono quindi dal controllo delle epidemie di Covid-19 in Europa e nel mondo, e dalla non diffusione della PSA...