A inizio anno, di fronte alla prospettiva di una evidente diminuzione del patrimonio suinicolo cinese, provocato da gravi problemi sanitari, ci si aspettava un forte incremento dell'importazione di carni suine per soddisfare i fabbisogni di consumo del paese e che questo avrebbe portato ad un'importante salita dei prezzi a livello mondiale.
Di fronte a tutto questo, abbiamo creato una consultazione degli utenti di 333, per avere una valutazione oggettiva delle aspettative del settore. Alla domanda..."quale credi sarà il prezzo massimo dei suini grassi nel 2019 nel tuo paese? Hanno risposto in 976 persone di 71 paesi diversi tra il 21 maggio ed il 21 giugno.
Gli utenti di 333 sperano che i prezzi dei suini siano molto al di sopra degli ultimi anni
Le aspettative degli utenti di 333, che hanno partecipato al sondaggio, sono chiaramente ottimisti, così come mostra il grafico 1. Per ogni paese si mostra il range dei risultati per il prezzo massimo atteso, specificando i valori massimo, minimo e la mediana del valore centrale alla destra del quale sta la metà delle valutazioni e alla sinistra l'altra metà. Inoltre, gli effetti di comparazione sono rappresentati dai prezzi massimi raggiunti nel 2018 e dai prezzi degli ultimi 3 anni, secondo il l prezzi di mercato 333.
Sono rappresentati i risultati di 18 paesi con l'idea di avere una panoramica mondiale , il più ampia possibile: in ogni caso si mostra il numero di risposte date affinchè il lettore possa dar il giusto peso ai risultati.
Nella grande maggioranza dei paesi la media delle risposte è superiore al prezzo massimo del 2018 ed anche superiore al massimo registrato negli ultimi 3 anni, eccetto per l'Italia, Russia e Colombia. L'Italia, unico paese della UE in controtendenza, come mai? Difficoltà di export di carne fresca verso la Cina ? Problemi interni legati al consumo ed export del settore degli stagionati?....
I dati raccolti indicano che i partecipanti sperano prezzi massimi molto al di sopra di quelli avuti negli anni precedenti. Aggiungere anche che in alcuni, pochi casi, la mediana sta al di sopra dei massimi storici, come per esempio per la Germania, con una mediana di 1,95 €/kg carcassa che supera i massimi 1,93€/kg carcassa ottenuti a settembre 2012 e agosto 2013. Oltre la metà dei paesi analizzati presentano un'asimmetria verso i valori elevati, provocata da una maggiore contribuzione di risposte più ottimistiche. Di fatto, in alcuni paesi (Spagna, Germania, Polonia, Brasile ed Argentina), praticamente tutto il range di valori dati, cadono al di sopra dei prezzi massimi dal 2016.
Il grado di dispersione è molto variabile. Da un lato troviamo paesi con un range particolarmente ampio, che può riflettere un'elevata variabilità di opinioni tra gli utenti, mentre altri, come quelli asiatici, possono essere causati da uno scarso numero di risposte o da fattori legati al paese: in Cina, semplificare il prezzo di tutto il paese in un valore è difficile, la realtà cinese è molto più complessa.
La distribuzione delle risposte italiane si mostra nel seguente istogramma (grafico 2).
A che punto siamo?
Siamo a inizio luglio, momento in cui, il ciclo stagionale dei prezzi nell'emisfero nord dovrebbero essere prossimi ai massimi estivi. In vari paesi si è registrato un aumento dei prezzi con una forte puntata nel mese di marzo, avvenuta in anticipo rispetto al solito, seguita da una stabilizzazione in alcuni casi, come la Spagna (grafico 3), calo come negli USA (grafico 4) o l'Italia (grafico 5). Siamo arrivati alla punta massima o deve ancora arrivare?
Puoi consultare l'info di altri paesi su prezzi di mercato di 333
Ci sono molte variabili in gioco che influenzano i prezzi, di alcuni di queste verranno chiarite nel corso del tempo, mentre altre rimangono incognite. Per esempio, oggi si è confermato che la Cina ha calato il consumo di carni suine, come già stimato da Rabobank e che era già anticipato da DiPietre nel suo articolo di aprile "Cina e PSA: cosa ci aspetta per il futuro?". Secondo informa il Servizio Doganale della Cina, le importazioni di carni suine sono aumentate, tuttavia sembra che non vengano raggiunte le quantità aspettate. Da un altro fronte, il Report di statistica USDA comunica il maggior censimento di suini nel mese di giugno negli USA, mentre i paesi della UE, in congiunto, fanno i calcoli con un calo del 3% delle scrofe nell'ultimo dicembre. Purtroppo la peste suina africana si è diffusa in più paesi asiatici ed in Europa, dove continua attiva nei paesi colpiti. Rimane anche da vedere come si sviluppano i conflitti commerciali che vediamo trascinarsi da mesi, come il prolungamento dell'embargo russo, quello tra Cina e USA, o come il recente episodio di sospensione di importazione di carni suine dal Canada.
Ci vediamo a dicembre!
Ci manca di raccogliere la metà dell'anno e l'incognita di dove arriveranno i prezzi massimi..
A dicembre, con i dati alla mano, sarà il momento di constatare fino a che punto le aspettative sono state raggiunte per il prezzo massimo.
Grazie infinite a tutti i partecipanti del sondaggio per il vostro contributo!!!
Redazione di 333