Nel primo articolo si spiegavano quali fossero i principali problemi delle scrofe allevate in gruppo. In questo articolo si propongono soluzioni per questi problemi.
Il primo consiglio è valutare i parametri prima e dopo il cambio di tipo di gestione delle scrofe: meglio se si possono confrontare con dati di un stesso periodo dell'anno. Esempio:
1 gennaio-31 maggio 2012 | 1 gennaio-31 maggio 2013 | Differenza | Limite di azione | |
Nati totali | 13 | 12,5 | 0,5 | 13 |
Nati vivi | 12 | 11,7 | 0,3 | 12 |
Giorni Non Produttivi per parto | 14 | 19 | 5 | 13 |
Portata al parto % | 88 | 84 | 4 | 88 |
Kg mangimi-scrofa-anno | 1.135 | 1.185 | 50 | 1.150 |
Mortalità scrofe % | 7 | 8 | 1 | 9 |
Mortalità sottoscrofa % | 14 | 14 | 0 | 12 |
Dati reali di un allevamento che è stato adattato per il benessere animale nell'estate 2012.
Una volta realizzato l'esercizio saremo più consapevoli delle eventuali conseguenze del cambio di sistema, ossservando con precisione quali parametri sono stati cambiati e con quale gravità.
Nonostante un cambio di sistema normalmente richieda un periodo di adattamento e che durante questo periodo si possa perdere efficienza, molti allevamenti non hanno peggiorato i propri dati e addirittura alcuni hanno anche migliorato, per cui, se si notano danni, non si devono accettare come normali.
Il prossimo consiglio è cercare un aiuto esterno da parte di esperti, sia per quanto riguarda il disegno del box sia per quanto riguarda la gestione degli animali e dell'ambiente per elaborare un piano d'azione per il miglioramento. E' impressionante il costo che ha provocato e che continua a provocare il cambio strutturale per l'adattamento al benessere animale, causato dalla mancanza di conoscenza delle necessità degli animali, quindi non scartare l'aiuto di un esperto.
Alcuni dei problemi che si trovano con frequenza e le soluzioni proposte:
1. Competizione:
- Dobbiamo scegliere il momento migliore nella giornata per mescolare gli animali.
- Aumentare la quantità di alimento durante la prima settimana dopo il mescolamento delle scrofe.
- Cercare di fare gruppi omogenei per dimensione.
- Offrire materiale manipolabile, per esempio paglia tagliata o erba medica in quantià che non possa causare problemi di flusso delle deiezioni.
Foto 1. Materiale manipolabile nel box.
2. Disegno del box. I problemi più frequenti sono:
- Mancaza di chiarezza della zona sporca e zona alimentazione, che è dove nasce l'aggressività, diventando ancora più pericolose come zone.
- Mancanza di chiarezza della zona riposo e zone di movimentazione;
- Mancanza di coibentazione, con capannoni troppo freddi in inverno.
In tutti i casi, la diagnosi è semplice una volta che si osserva il comportamento delle scrofe, però può essere troppo tardi oppure può richiedere ulteriori investimenti di correzioni del progetto.
3. Carenza di condizione corporale corretta:
Nella maggior parte dei sistemi, dopo il 28° giorno di gestazione non è più possibile individualizzare l'alimentazione delle scrofe, quindi rimane solo il periodo di prima gestazione e la lattazione per un controllo individuale.
- Alimentazione durante la lattazione: E' molto difficile che una scrofaia abbia un'ottima produttività senza che la gestione dell'alimentazione non sia precisa in questa fase e questa fase diventa ancora più importante quando le scrofe sono allevate in gruppo nel periodo precedente. Dovremmo distinguere almeno le scrofe normali, quelle magre e quelle grasse. Le scrofe magre e normali devono mangiare il massimo possibile, tramite una curva per queste scrofe oppure una curva alimentare che consideri il numero di parto della scrofa e il numero di suinetti lattanti. Le scrofe grasse devono perdere condizione corporale; spesso invece tendono a mantenere la condizione oppure ad ingrassare, dato che non producono molto latte.
- Alimentazione in Prima Gestazione: (dallo svezzamento a -28 gg post copertura) : L'obiettivo durante questo periodo è che le scrofe raggiungano il massimo dell'omogeneità all'ecografia. E' interessante ordinare le scrofe per condizione corporale al momento dello svezzamento per facilitare la gestione dell'alimentazione.
- Gestazione confermata: L'obiettivo durante questo periodo è che le scrofe raggiungano il parto con la migliore condizione corporale possibile, ossia le scrofe considerate normali devono mantenere questo stato, le scrofe magre devono essere recuperate e le scrofe grasse devono perdere condizione corporale, tutto con molta prudenza.
Come classificare le scrofe per dimensione e condizione corporale:
- L'ideale sarebbe poter dividere il gruppo di scrofe e scrofette in 7 subgruppi
- 1 gruppo di scrofette
- 3 gruppi di scrofe piccole: normali, magre e grasse
- 3 gruppi di scrofe grandi: normali, magre e grasse
- Il minimo è avere 4 gruppi
- 1 gruppo di scrofette
- 1 gruppo di scrofe piccole
- 2 gruppi di scrofe grandi: grasse e magre.
Per ognuno di questi gruppi è necessario avere una curva alimentare dedicata, adeguata alle necessità di ogni gruppo.
Anche se facciamo tutto il necessario, nella maggior parte dei sistemi di allevamento in gruppo si crea sempre una certa disuniformità. L'ideale sarebbe avere un sistema che permetta l'alimentazione in modo individuale.
Indipendentemente dal tipo di curva che si sceglie per alimentare le scrofe, è importante stabilire i punti di controllo che ci permettono di valutare i risultati ottenuti dalle curve alimentari scelte.
Tutte le settimane dobbbiamo assegnare un giorno dedicato al controllo della condizione corporale delle scrofe e fare le correzioni necessarie nelle seguenti fasi produttive:
- Post- copertura.
- All'ecografia o conferma della gestazione.
- Settimana 8 di gestazione.
- 3 settimane prima del parto.
- Al parto.
Durante i tre periodi (lattazione, prima gestazione e seconda gestazione) e gli altri periodi, si possono usare differenti strategie. L'importante come ben sottolineato in questo articolo è il controllo della condizione corporale delle scrofe, che è un dei problemi principali della gestione delle scrofe in gruppo.