Articolo
Protection of Piglets against Edema Disease by Maternal Immunization with Stx2e Toxoid. Thi Kim Nguyen Oanh, Viet Khong Nguyen, Henri De Greve and Bruno Maria Goddeeris. Infection and Immunity. January 2012 Volume 80 Number 1 p. 469–473 doi:10.1128/IAI.05539-11
Cosa si studia?
La malattia degli edemi (ME) è una malattia che spesso ha un esito mortale nei suinetti in svezzamento ed è causata da un E. coli produttore della tossina (STEC), che normalmente presentano la fimbria F18. E' stato indagato se la vaccinazione delle scrofe con un vaccino sperimentale con tossoide shiga possa proteggere i suinetti nel post-svezzamento dalla ME.
Come si studia?
Si preparò un vaccino sperimentale con il tossoide Stx2e , derivante da un E. coli modificato geneticamente per poter produrre la tossina.
In tutte le sperimentazioni, sono state somministrate 2 dosi di vaccino via intramusculare a distanza di 2 settimane.
Si sviluppò un test ELISA indiretto per rilevare la presenza di anticorpi Stx2e nel siero delle scrofe vaccinate e dei suinetti. La stessa tecnica fu utilizzata per monitorare i titoli degli anticorpi sia nell'immunizzazione attiva delle scrofe sia per il trasferimento passivo degli anticorpi ai suinetti.
Sono stati realizzati 3 trials:
In primo luogo si valutò la tossicità della Stx2e nei suinetti dopo una somministrazione endovenosa (EV) con 3 concentrazioni diverse. Mediante queste sperimentazioni si determinò la dose infettiva ideale (50 ng/kg) che permette l'espressione dei sintomi clinici tipici della ME (edema palpebrale, atassia, decubito, pedalamento, dispnea, paralisi e morte).
In secondo luogo, si immunizò attivamente un gruppo di suinetti che in seguito vennero esposti sperimentalmente con la valutazione della protezione. Si utilizzarono controlli non vaccinati come riferimento.
In terzo luogo, si vaccinarono le scrofe prima del parto con lo stesso vaccino. Furono incluse nel trial anche le scrofe non vaccinate. I suinetti di queste scrofe hanno ricevuto colostro ed allattarono fino a 26 giorni di vita. Si valutò l'efficacia del vaccino mediante un challenge IV con tossoide Stx2e 5 giorni dopo lo svezzamento, a 31 giorni di età.
Quali sono i risultati?
L'immunizzazione dei suinetti comportò un'elevata risposta anticorpale, senza conseguenze negative sugli accrescimenti. Dopo il challenge 0/6 suinetti del gruppo vaccinato mostrarono sintomi tipici della ME e nessun soggetto ha evidenziato lesioni macroscopiche tipiche alla necroscopia. Al contrario, tutti i suini del gruppo controllo mostrarono sintomi clinici, 1 è morto, un altro fu sacrificato a 2 giorni di età. Le lesioni osservate negli altri 3 suini di controllo erano consistenti con ME.
Le scrofe immunizzate hanno sviluppato risposta anticorpale 10 volte più elevata rispetto alle scrofe controllo. I sieri dei suinetti hanno evidenziato titoli anticorpali alti che persistevano fino a 1 mese post-svezzamento (53 giorni di vita) mentre i suinetti nati da scrofe controllo presentavano bassi titoli anticorpali per Stxe2 fino alla fine dello studio. Dopo l'esposizione dei suinetti alla tossina Stx 10 giorni dopo lo svezzamento, nessun suinetto delle scrofe vaccinate mostrò sintomi clinici di ME nè sono morti. Nel gruppo controllo 6/6 dei suinetti svilupparono sintomi clinici e morirono 2 giorni dopo il challenge.
Quali conclusioni si possono trarre da questo studio?
La ricerca ha dimostrato che la vaccinazione con un tossoide shiga (Stx2e) induce una forte risposta immunitaria nelle scrofe, così come un ottimo livello di anticorpi nei suinetti. E' stata dimostrata la totale protezione dei suinetti nei confronti di dosi letali di tossina shiga a 5 giorni dopo lo svezzamento.
La ME si produce principalmente nelle prime 2 settimane dopo lo svezzamento e tuttavia, l'immunizzazione attiva ha dimostrato di offrire una protezione clinica, non si sa se i suinetti giovani sarebbero stati in grado di rispondere alla vaccinazione prima del challenge di campo. L'immunità passiva proveniente da un'elevata esposizione naturale allo STEC nelle scrofaie potrebbe interferire con l'immunità attiva.
La visione di campo di Enric Marco Chi non conosce la malattia degli edemi!! La prima volta che ho dovuto affrontare il problema come veterinario fu una sera del 31 dicembre, era già buio e cercavo di arrivare puntuale al cenone. Sono passati 30 anni e il trattamento continua ad essere lo stesso: non dare da mangiare e..antibiotici. La prevalenza sembra essere ridotta rispetto ad anni fa. Probabilmente, mangimi migliori e produzione più tecnologica dei mangimi, strutture più idonee e pulite, minor numero di case genetiche, assieme al lavoro che qualche casa genetica ha perseguito nel ridurre gli animali portatori dei recettori F-18, sono alcuni dei motivi per cui il quadro clinico si vede con minor frequenza. Tuttavia, quando compare il problema in un allevamento, l'evolvere del caso tende ad essere insidioso, di facile diagnosi, ma il cui trattamento continua ad essere poco efficace per quanto riguarda la riduzione delle perdite, si arriva sempre tardi (le tossine sono già in circolazione). E' da relativamente poco tempo che si è iniziato ad avere dei prodotti veramente efficaci per la prevenzione della Malattia degli Edemi. Nel mercato internazionale esistono vaccini vivi di E.coli F-18 che hanno dato buoni risultati nella prevenzione della ME. In Europa, da alcuni anni, disponiamo di un vaccino per prevenire la malattia. Il vaccino è un tossoide Stx2e che protegge bene i suinetti, molto similare a quanto descritto nell'articolo. E' stata la soluzione per allevamenti in cui la malattia si presentava endemica e problematica. Però, quando il quadro clinico si presenta molto precoce, diventa difficile trovare il momento idoneo per la vaccinazione e rivaccinazione dei suinetti senza che questo implichi un rischio di interferenza con l'immunità materna. L'articolo porta un'alternativa molto valida alla vaccinazione attuale e potrebbe offrire una soluzione per gli allevamenti con ME precoce: è la vaccinazione delle scrofe alla fine della gestazione che può garantire l'immunità dei suinetti nel post-svezzamento. Inoltre, l'immunizzazione delle scrofe è anche un'opzione più economica rispetto alla vaccinazione con richiamo dei suinetti. Tuttavia, l'articolo suscita anche qualche dubbio come questi: è necessario vaccinare e rivaccinare le scrofe ad ogni parto? con una rivaccinazione a partire dal primo parto sarebbe sufficiente? come con gli altri vaccini per il E.coli? Se si opta per un piano vaccinale tradizionale (una rivaccinazione dopo il primo parto), l'immunità colostrale avrà la stessa durata nei suinetti figli di scrofe di primo parto e in quelli figli di scrofe pluripare? Qual'è la durata reale dell'immunità manterna nei suinetti: un mese dopo lo svezzamento? o più? Probabilmente solo il campo ci darà le risposte nel tempo.... |