Quali sono le perdite economiche legate ai difetti genetici? (2/5)

In questo studio la mortalità e le perdite economiche dovute allo splayleg furono le più elevate.

Nell'articolo precedente “Quanto sono frequenti i difetti genetici?” si è detto che i livelli tra 2,5 e 5 % possono essere considerati “normali”, non dimenticando che esistono variabilità tra allevamenti e genotipi. Abbiamo spiegato anche che non sono rari che gli allevamenti presentino delle "ondate" dove l'incidenza è superiore alla normalità aziendale, specialmente durante brevi periodi. Queste "ondate", sono di difficile controllo e possono generare intense discussioni con i fornitori di genetica.

Tuttavia quali sono i costi economici attribuibili a questi difetti?I maggiori e più dettagliati studi sono stati condotti 40 anni fa da Done, Reed e Deeble nel 1972. In questi studi si descrisse l'incidenza dei difetti genetici rilevati da tecnici addestrati ,nelle prime venti figliate di tutti i verri Large White e Landrace utilizzati per l' IA nel Regno Unito.

In totale si cercarono più di 60 difetti e 13 si considerarono mortali o che avrebbero comportato l'eliminazione dei soggetti colpiti.Cosi' come mostra la tabella la mortalità variava a seconda del difetto,oscillando tra un 5 e un 100 %:

Si sviluppò un modello economico che valutava la perdita economica per figliata attraverso la piramide dal nucleo genetico fino al capannone commerciale dei difetti con una incidenza superiore allo 0,01 %. Il modello si riferiva a 10 nati vivi per figliata e concluse che il costo dei difetti genetici era di 0,36 $ americani nelle figliate di verri Large-White e di 1,13 $ americani per le figliate di verri Landrace. Bisogna tenere in considerazione che dalla pubblicazione di questi dati la dimensione delle figliate è aumentata e il il valore marginale stimato di un suinetto svezzato è aumentato di 11 volte dal 1972. Pertanto,il valore attuale delle perdite è probabile che sia aumentato significativamente.

Atresia - l'invalidità porta alla morte e alla perdita economica.	Cifosi - comune in alcuni allevamenti,quantunque la maggioranza dei suini sopravvive e cresce normalmente.

Per ottenere una visione attuale della mortalità messa in relazione con disordini genetici ,è stata effettuata una indagine anonima su grande scala da una impresa di genetica europea (Large-White e Landrace) durante 4 anni e mezzo che terminò nel settembre del 2010. In totale sono stati valutati 196.424 suini di razza pura o F1. I tecnici addestrati annotarono ogni nascita durante 12 h in sala parto per stabilire l'incidenza dei difetti genetici(rilevabili alla nascita). Sono state effettuate valutazioni complementari su tutti i soggetti che erano sopravvissuti a 45 kg ± 5 kg e 95 kg ± 9 kg per stimare l'incidenza dei difetti che appaiono tra la nascita e i 95 kg di peso vivo. I risultati sono stati completati con l'aggiunta delle informazioni del numero reale dei morti e soppressi la cui causa possa attribuirsi a difetti genetici tra la nascita e i 95 kg di peso vivo:

In riassunto, in questa popolazione l'incidenza totale di difetti fu di 2,22 %. Di questi, poco più di un animale ogni 20 (5,6 %) o è morto o fu soppresso dovuto al difetto, rappresentando alla fine una percentuale globale dello 0,124 %.

Tenendo conto che i dati presentati siano rappresentativi di altre popolazioni di suini a livello mondiale, è possibile stimare il costo annuale dei difetti genetici. Le ultime statistiche della FAO FAO (http://faostat.fao.org/site/569/default.aspx#ancor) riportano la macellazione nel 2009 di 1.337.205.493 suini. Utilizzando un margine lordo di 30 dollari americani per animale morto, il valore totale delle perdite economiche per mortalità o soppressione dovuti a difetti genetici furono di 49,7 milioni di dollari americani. Questo sicuramente è inferiore alle perdite causate da PCVAD o PRRS, però indica un impatto finanziario significativo nella produzione mondiale di suini.