Nel confrontare l'efficienza di due allevamenti tra di loro, nella maggior parte dei casi osserviamo gli indici produttivi delle scrofe presenti in un determinato periodo, ignorando anche altri parametri che influenzano direttamente o indirettamente le performance dei nostri allevamenti.
In questo caso, osserviamo due allevamenti che hanno un'efficienza simile in termini di svezzati / scrofa/ anno. L'allevamento B ha una performance di svezzamento inferiore, che compensa con una % di portata al parto più elevata rispetto all'allevamento A, principalmente a causa di una durata della lattazione più breve.
Tab 1. Principali indici produttivi degli allevamenti A e B. Periodo: luglio 2018- giugno 2019.
Allevamento A | Allevamento B | |
---|---|---|
Suinetti svezzati/scrofa/anno | 31,0 | 30,9 |
Media dei suinetti svezzati/scrofa | 13,7 | 12,6 |
Portata al parto (%) | 86,6 | 89,4 |
N° di parti/scrofa/anno | 2,42 | 2,53 |
Durata della lattazione (giorni) | 26,2 | 20,8 |
Età media delle scrofe (parti) | 2,2 | 2,8 |
GNP/scrofa/anno | 36,8 | 29,9 |
Tuttavia, ci sono diversi punti di vista complementari nell'affrontare l'efficienza produttiva di un allevamento. In questo modo appaiono indici come gli svezzati /scrofa eliminata (che già abbiamo commentato in precedenza nell'articolo "Suinetti svezzati per scrofa eliminata, l'indice nascosto"), o altri come quello relativo alla capacità dell'allevamento di mantenere un lotto di scrofette parto dopo parto. Quest'ultimo concetto ci introduce ad un indice che ogni volta sta acquisendo sempre di più maggior importanza, la "% di Permanenza" (retention rate).
Viene definita "% di Permanenza" la percentuale (%) di scrofette, entrate in un certo periodo, che raggiunge i diversi parti in maniera consecutiva. Un allevamento che mostra un calo della % di permanenza nei primi parti implicherebbe che le scrofe causino una perdita precoce (perdendo un maggior numero di scrofe nei primi parti); mentre un allevamento con un più alto tasso(%) di permanenza, nei primi parti, implicherebbe che mantiene un numero maggiore di scrofe fino ai N°di parto più elevati; il che avrebbe un maggiore ammortamento al raggiungimento di un maggior numero di scrofe che raggiungono età più elevate.
Avere un elevato tasso (%) di permanenza parto dopo parto, è sinonimo di una maggior capacità di mantenere le proprie scrofe in allevamento, però può non andare di pari passo con una maggior efficienza produttiva in tutti i casi; qui entrerebbero in gioco diversi aspetti, come la prolificità, le performance allo svezzamento o i nostri vecchi ben conosciuti Giorni Non Produttivi (GNP’s).
Le seguenti tabelle mostrano il tasso (%) di permanenza registrato in entrambi gli allevamenti. All'interno di ciascuna tabella il tasso (%) di permanenza registrato dal 2013 al 2016 è osservato individualmente; insieme a una media globale di questi 4 anni. Allo stesso modo, le tabelle mostrano le medie di prolificità per N° di parto in ciascun gruppo di entrata delle scrofette.
Nel caso dell'allevamento A, una media del 70,4% delle scrofette entrate tra il 2013 e il 2016 ha raggiunto i 4 parti nell'allevamento. La tabella mostra chiaramente come l'allevamento esegue l'eliminazione dopo che le scrofe hanno compiuto 6 parti; dato che il tasso (%) di permanenza durante il 7° parto è già intorno al 30%.
Tab 2. Tasso (%) di permanenza dell'allevamento A. Periodo: gennaio 2013 – dicembre 2016.
Entrata delle Scrofette | Parto 1 | Parto 2 | Parto 3 | Parto 4 | Parto 5 | Parto 6 | Parto 7 | Parto 8 | Parto 9 | Nati totali per scrofa/anno | |
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1 gen a 31 dic 2013 | 518 | 93,2 % | 83,2 % | 74,1 % | 66,2 % | 56,2 % | 44,2 % | 23,6 % | 7,3 % | 1,5 % | 39,3 |
14,2 | 13,9 | 14,9 | 15,5 | 15,3 | 15,9 | 15,1 | 15,4 | 14,6 | 14,8 | ||
1 gen a 31 dic 2014 | 338 | 95,3 % | 87,6 % | 82,0 % | 76,3 % | 70,4 % | 60,7 % | 48,2 % | 28,4 % | 2,4 % | 38,7 |
14,0 | 13,9 | 15,1 | 15,1 | 15,1 | 14,9 | 14,9 | 14,5 | 15,1 | 14,6 | ||
1 gen a 31 dic 2015 | 324 | 96,0 % | 87,7 % | 79,6 % | 71,9 % | 65,4 % | 55,2 % | 39,2 % | 6,2 % | 42,5 | |
15,0 | 15,5 | 16,3 | 16,6 | 16,6 | 17,2 | 17,1 | 16,9 | 16.2 | |||
1 gen a 31 dic 2016 | 500 | 91,8 % | 83,6 % | 76,4 % | 69,8 % | 63,8 % | 49,0 % | 25,0 % | 3,2 % | 42,4 | |
15,2 | 15,6 | 16,6 | 17,2 | 17,1 | 17,2 | 17,2 | 18,3 | 16,4 | |||
Totale | 1680 | 93,8 % | 85,1 % | 77,4 % | 70,4 % | 63,1 % | 51,1 % | 32,0 % | 10,1 % | 1,0 % | 40,7 |
Media | 420,0 | 14,6 | 14,7 | 15,7 | 16,1 | 16,1 | 16,3 | 16,0 | 15,3 | 14,9 | 15,5 |
Tab 3. Tasso (%) di permanenza dell'allevamento B. Periodo: gennaio 2013 – dicembre 2016.
Entrata delle Scrofette | Parto 1 | Parto 2 | Parto 3 | Parto 4 | Parto 5 | Parto 6 | Parto 7 | Parto 8 | Parto 9 | Nati totali per scrofa/anno | |
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1 gen a 31 dic 2013 | 958 | 90,2 % | 82,4 % | 76,7 % | 68,8 % | 60,8 % | 48,4 % | 32,7 % | 0,9 % | 35,7 | |
12,7 | 13,1 | 13,8 | 13,9 | 14,0 | 13,8 | 13,4 | 14,9 | 13,5 | |||
1 gen a 31 dic 2014 | 843 | 94,5 % | 89,3 % | 84,9 % | 76,6 % | 68,9 % | 60,3 % | 41,4 % | 7,8 % | 0,6 % | 37,3 |
12,6 | 13,4 | 14,4 | 14,8 | 14,7 | 14,5 | 14,4 | 14,0 | 12,6 | 14,0 | ||
1 gen a 31 dic 2015 | 887 | 95,4 % | 88,3 % | 84,0% | 78,5% | 74,0% | 66,5% | 52,2% | 9,6% | 0,6 % | 39,6 |
14,1 | 14,5 | 15,0 | 15,2 | 15,3 | 15,2 | 15,3 | 14,6 | 15,4 | 14,9 | ||
1 gen a 31 dic 2016 | 808 | 96,0 % | 91,5 % | 87,7% | 84,8% | 79,0% | 70,8% | 55,2% | 10,9% | 0,5 % | 39,4 |
13,6 | 14,1 | 15,2 | 15,5 | 15,7 | 15,9 | 15,8 | 15,7 | 15,8 | 15,0 | ||
Totale | 3496 | 93,9 % | 87,6 % | 83,1% | 76,8% | 70,3% | 61,0% | 44,9% | 7,1% | 0,4 % | 38,1 |
Media | 874,0 | 13,2 | 13,8 | 14,6 | 14,9 | 14,9 | 14,9 | 14,9 | 14,8 | 14,5 | 14,4 |
Confrontando i due allevamenti tra di loro, l'allevamento B mantiene un tasso (%) di permanenza medio nelle pluripare (fino al 7° parto) superiore a quello mostrato dall'allevamento A. Il fatto che l'allevamento B mantenga un tasso di permanenza più elevato implica che una maggior percentuale delle scrofette raggiunge i parti più prolifici, migliorando l'ammortamento di queste.
Dobbiamo capire il "tasso (%) di permanenza" come un mezzo e non come un fine. Poiché avere un tasso di permanenza molto elevato non deve necessariamente essere accompagnato da migliori tassi di produzione. Tuttavia, il nostro obiettivo deve essere sempre orientato ad avere un tasso di permanenza elevato, coniugato con le migliori performance parto dopo parto e minimizzando il più possibile i GNP’s. In questo modo possiamo sfruttare appieno il potenziale delle nostre scrofe, massimizzando il più possibile l'ammortamento in base ai giorni produttivi.