Le zoppie sono una patologia con prevalenza molto elevata nella produzione suinicola. In vari paesi, troviamo una percentuale di eliminazione di scrofe dal 7% al 15%. (Gill, 2007). Tuttavia, indagini realizzate in allevamenti evidenziano una casistica molto più elevata. Un recente studio ha concluso che il 39% delle scrofette da rimonta, 41% delle scrofette gravide ed il 42% delle pluripare presentano zoppie (Quinn, 2013). Oltre agli evidenti problemi di benessere dobbiamo aggiungere le perdite di performance. In precedenza, abbiamo dettagliato le principali cause di zoppie nelle scrofe. Ora esamineremo gli effetti nutrizionali correlati con le zoppie delle scrofe in modo aproffondito: la nutrizione e la salute degli arti sono molto associati, sopratutto per quanto riguarda la composizione della dieta e le strategie nutrizionali.
Composizione della dieta
Vitamine e supplementi minerali
La somministrazione di vitamine e minerali in modo adeguato nelle quantità corrette è fondamentale per la salute dei piedi (van Riet et al., 2013). La cheratinizzazione delle cellule epidermiche dell'unghiello per produrrre la parte cornea richiede minerali, vitamine ed elementi traccia. Quando la somministrazione non è adeguata, si genera una parte cornea di minor qualità più vulnerabile ai danni fisici, chimici e microbiologici dell'ambiente. Gli elementi traccia come lo zinco, il manganese ed il rame sono basilari per la salute degli unghielli e del funzionamento del sistema enzimatico ed immunologico. L'aggiunta di un complesso organico di microelementi minerali chelati come il zinco, rame e manganese alla dieta delle scrofe di razza bianca riduce l'erosione sui talloni, la sua crescita eccessiva e le lesioni sulla linea bianca (Anil,2011; Bradley, 2010). Questo suggerisce che tali minerali possano aiutare a ridurre la prevalenza delle zoppie nelle scrofe (van Riet et al., 2013). Il calcio ed il fosforo sono necessari per lo sviluppo ed il mantenimento delle ossa. Durante la gestazione e la lattazione aumentano i fabbisogni di calcio ed è possibile la mobilizzazione temporale delle riserve di calcio dalle ossa per soddisfare questa domanda. Se la mancanza si prolunga, la resistenza delle ossa, a lungo termine, si riduce, rendendo le scrofe più soggette a fratture ossee. Da un altro lato, le diete per le scrofette, scrofe gestanti e lattanti devono offrire un buon livello di calcio e fosforo. La biotina è una delle vitamine più studiate per quanto riguarda la correlazione con la durezza degli unghielli: gioca un ruolo molto importante nella formazione dei tessuti cheratinizzati come la pelle, la parte cornea degli unghielli ed i cuscinetti plantari, sopratutto nelle scrofe giovani. Inoltre, le principali cause nutrizionali di osteocondrosi nei suini sono dovute alla mancanza di vitamine (vitamina C, A, D e Biotina), mancanza di rame ed eccesso di zinco nella dieta (van Riet et al., 2013).
Contenuto in fibra
L'alloggiamento in gruppo viene associato a maggiori problemi di zoppie rispetto all'alloggiamento in gabbie, questo dovuto al fatto della formazione delle gerarchie di dominanze che comportano un aumento delle lotte con conseguente aumento delle zoppie (Quinn, 2014). I mangimi di gestazione sono in quantità limitate per prevenire che le scrofe si ingrassino, indubbiamente, questo può portare ad un livello di sazietà insufficiente accompagnato da elevata motivazione alimentare aumentando i livelli di frustrazioni. I mangimi alti in fibra (p.e. > 8%) generano una sensazione di sazietà con un miglior risultato di "riempimento gastrointestinale", permettendo che la scrofa si senta più "piena" durante più tempo, soddisfacendo in questo modo la sua innata necessità foraggera, il che riduce a sua volta la frustrazione, la mancanza di riposo e l'aggressività (Stewart et al., 2010, 2011). I fabbisogni precisi di fibra nella dieta variano a seconda della frequenza dell'alimentazione e della fonte di fibra impiegata.
Figura 1. Diversi tipi di alloggi in gruppo. In tutti i casi l'aumento delle lotte fa aumentare le zoppie.
Dieta delle scrofette da rimonta
Tenendo in considerazione le influenze nutrizionali sulle zoppie delle scrofe, si deve guardare indietro e valutare lo sviluppo delle scrofette da rimonta. Le scrofette giovani sono particolarmente sensibili alle zoppie. Tra il 15 ed il 20% delle scrofette da rimonta e delle scrofe di primo e secondo parto sono eliminate a causa delle zoppie (Lucia et al., 2000). Questo rappresenta un grande problema economico dato che la scrofa non recupera i suoi costi fino al terzo parto. Uno studio irlandese ha trovato che il 39% delle scrofette presentavano zoppie quando vengono introdotte in produzione (Quinn et al., 2013). Una scrofetta da rimonta che presenta la salute dei propri arti compromessa, quando entra in produzione è più vulnerabile per un'eliminazione precoce come conseguenza di una zoppia ed ha degli effetti negativi sulla produzione.
L'effetto della nutrizione della rimonta sul futuro rendimento riproduttivo è stato ampiamente studiato, ma gli effetti potenziali delle strategie nutrizionali nelle scrofette sulla salute degli arti sono stati molto meno studiati. Spesso, la nutrizione della scrofetta durante le fasi di crescita è inadeguata. I mangimi da ingrasso o delle scrofe gestanti non sono adeguati allo sviluppo delle scrofette dalla sua selezione ai 100 kg di pv. Il mangime di gestazione è formulato per una scrofa che ha finito il suo sviluppo, quello dei suini grassi è formulato per massimizzare gli accrescimenti con maggior deposito di carne magra, per una miglior efficienza economica. Una crescita troppo spinta è associata a vari problemi di benessere, per cui sono controproducenti per la crescita delle scrofette. In cambio, le diete formulate specificatamente per scrofette coprono i fabbisogni nutrizionali dello sviluppo osseo e deposizione di grasso. Le scrofette richiedono livelli di calcio e fosforo più elevati per la mineralizzazione ossea, prevenendo la debolezza ossea e come fonte di Ca e P per la figliata, se necessario durante la gestazione e lattazione. I risultati hanno dimostrato che l'uso di mangimi formulati specificatamente per lo sviluppo delle scrofette (14,04 MJ di ED/kg, 0,75% lisina) dai ~65-70 kg fino a settimane prima della copertura, a circa ~140 kg, riduce le zoppie sia quando l'alimentazione è ristretta (2,25 kg) sia che mangino ad-libitum, rispetto ai mangimi di ingrasso o gestazione (Quinn et al., 2015). L'uso ristretto dei mangimi formulati per scrofette anch'essi riducono la prevalenza di osteocondrosi, come si dimostra nella figura e della crescita disuguale degli unghielli, mentre non si osservarono differenze sulle lesioni articolari o della crescita degli unghielli quando la somministrazione era ad-libitum durante lo sviluppo, tuttavia si osservò un aumento della densità minerale ossea in certe aree (Quinn et al., 2015).
Figura 2. Prevalenza delle lesioni degli unghielli delle scrofette secondo il consumo di mangimi durante gli accrescimenti. Il consumo di un mangimi specifico per scrofette a portato ad una riduzione della prevalenza delle lesioni. Quinn et al., 2015.