Nel 2011 il costo totale per produrre un suino grasso di 105 kg in Spagna fu di 125,0 €. Circa il 64,3% di questo valore è imputato alla fase di svezzamento ed ingrasso. Dal totale dei costi di queste due fasi, circa l'82% fu di alimentazione, mentre il 15,7% furono i costi fissi e il 2,3% spes e per medicinali.
I principali fattori che influenzano gli indici zootecnici e di conseguenza i costi di produzione sono ben noti; si evidenziano la genetica e il tipo di suino prodotto, l'alimentazione, le condizioni ambientali-strutturali e lo stato sanitario. Pertanto risulta interessante disporre di informazioni rappresentative dell'industria suinicola in Spagna, associando a caratteristiche di management, ambiente e sanità.
L'obiettivo principale di questo studio fu quello di creare una base dati rappresentativa di allevamenti da ingrasso di varie filiere spagnole.
Dati
Tra luglio 2008 e luglio 2010 sono stati raccolti dati di 764 lotti di suini di un totale di 452 ingrassi appartenenti a 25 filiere integrate spagnole (rappresentativo di circa il 20% della produzione nazionale di suini da ingrasso.). Nel totale furono controllati 1.157.212 suini, l'1,5% del totale dei suini macellati durante il periodo studiato. La maggior parte degli allevamenti sono localizzati in Aragon e Catalogna (44 e 35% rispettivamente), 18% in Castilla e Leon e il restante (3%) a La Rioja, Navarra e Valencia.
I dati furono raccolti per ogni lotto utilizzando un questionario modello suddiviso in 4 parti: a) informazioni generali b) strutture, c) alimentazione e d) indici produttivi.
Risultato
I risultati delle condizioni produttive si presentano nella tabella 1. La figura 1 mostra la distribuzione del numero di suini alloggiati per lotto e nella figura 2 si presentano le medie dei contenuti dei mangimi per l'energia netta (Kcal/kg), proteina grezza (%) e lisina totale (%) utilizzati durante la fase di magronaggio-ingrasso.
Tabella 1. Caratteristiche delle condizioni produttive di 452 allevament magronaggio-ingrasso in Spagna.
Variabile | Categorie |
a) Informazione generale | |
Anno di entrata dei lotti1 | 2008 (33,7%), 2009 (63,5%), 2010 (2,8%) |
Trimestre di entrata dei lotti1 | gen-feb-mar (18,3%), apr-mag-giu (26,4%), lug-ago-set (18,1%), ott-nov-dic (37,2%) |
Tipo d'allevamento | S2+S3 (5,3%), S3 (94,7%) |
Tipo di suino grasso | industriale 95-110 kg (86,7%), pesante > 110 kg (13,3%) |
Segregazione dei sessi nei box | misti (50,2%), separati (49,8%) |
Generi presenti |
maschi, femmine e castrati (11,7%), maschi e femmine (59,5%), castrati e femmine (23,5%), n.r. (5,3%) |
Genetica verro finale | Pietrain (69,9%), bianco (Lw, Ld o Lw x Ld) (19,6%), Duroc (7,8%), Pietrain x bianco (1,3%), altre (1,3%) |
Numero di origini dei suini | origine unica (54,4%), due o più origini (45,6%) |
Vaccinazione Aujeszky | una dose (11,1%), due dosi (21,9%), tre dosi (65,3%), n.r. (1,7%) |
Vaccinazione circovirus | no (76,4%), Sì (21,9%), n.r. (1,7%) |
Vaccinazione mycoplasma | no (76,2%), Sì (22,1%), n.r. (1,7%) |
b) Strutture | |
Età della costruzione | < 10 anni (11,5%), tra 10 e 30 anni (41,8%), > 30 anni (8,2%), n.r. (38,5%) |
Numero di suini per box |
≤ 12 suini (9,3%), tra 13 e 20 suini (87,2%), > 20 suini (1,1%), n.r. (2,4%) |
% con pavimento grigliato | < 50% di grigliato (27,9%), ≥ 50% di grigliato (69,9%), n.r.(2,2%) |
Tipo di mangiatoia | multi-spazio (24,3%), mono-spazio (54,0%), mono-spazio con abbeveratoio (20,6%), altri(0,2%), n.r. (0,9%) |
Tipo di abbeveratoio |
succhiotto (88,7%), tazza (6,6%), solo succhiotto da mangia e bevi (2,7%), n.r. (2,0%) |
Sistema di ventilazione | manuale (27,9%), automatico (71,2%), n.r. (2,0%) |
Sistema di umidificazione dell'aria | no (87,8%), sì (10,3%), n.r. (1,7%) |
c) Alimentazione | |
Numero di formulazioni usate | due (0,7%), tre (75,0%), quatro (24,3%) |
Forma fisica del mangime | pellet (90,9%), farina (9,1%) |
Frequenza di trattamenti antibiotici | fino a due volte (37,8%), tre o più volte (61,3%), n.r. (0,9%) |
Vie di utilizzo degli antibiotici | acqua (1,1%), mangimi (21,3%), iniettabile (0,2%), acqua + mangimi (13,9%), mangimi + iniettabile (9,1%), acqua + mangimi + iniettabile (51,3%), n.r. (3,1%) |
Fonte d'acqua di bevanda | pozzo (23,2%), fiume (17,7%), rete pubblica (36,5%), altre (8,4%), n.r. (14,2%) |
Trattamento dell'acqua | no (37,8%), sì (55,8%), n.r.(6,4%) |
1 Il lotto fu considerato come unità sperimentale (n=764).
Figura 1. Distribuzione del numero di suini alloggiati per lotto in svezzamento e ingrasso (n = 764 lotti).
Figura 2. Medie e deviazioni standard dei contenuti di energia netta (kcal/kg), proteina grezza (%) e lisina totale (%) dei mangimi usati nelel due fasi: svezzamento ed ingrasso.
a) Tre mangimi (555 lotti in 347 allevamenti).
b) Quattro mangimi (218 lotti in 116 allevamenti).
Il numero di suini alloggiati per lotto fu di 1.515 ± 949 con un valore minimo e massimo di 233 e 6.198, rispettivamente. L'80% dei lotti alloggiati variavano da 500 a 2500 suini.
Osserviamo che fattori come la genetica del verro finale, il sesso/genere e la loro separazione nei box, il numero di mangimi utilizzati e la forma fisica, sono stati direttamente correlati con il tipo di suino ingrassato o con il peso finale di macellaizone. In questo senso l'82% degli allevamenti che producono suini da macelleria (95-110 kg) usano il Pietran come verro finale mentre il 72% degli allevamenti che producono suini pesanti (>110 kg) usano verri Lw, Ld o LwxLd e il 28% di queste dispongono di verri Duroc finali. In quanto al sesso/genere presenti, il 70% degli allevamenti di suini da macelleria hanno i maschi non castrati. Tuttavia, nessun allevamento che produce suini pesanti hanno maschi non castrati. Si osservò anche che la metà degli allevamenti di suini da macelleria separano i sessi/genere nei box, mentre il 100% degli allevamenti di suini pesanti non usano questa pratica di separazione. Circa l' 84% degli allevamenti di suini da macelleria usano un programma alimentare a 3 fasi tra svezzamento ed ingrasso e tutti gli allevamenti che fanno il suino pesante usano 4 fasi. Riguardo alla forma fisica dei mangimi utilizzati, tutti gli allevamenti da macelleria usano mangimi pelletati e il 74% degli allevamenti di suini pesanti usano mangimi sfarinato.
Quanto al numero di origini dei suini e la frequenza dei trattamenti antibiotici durante le fasi di svezzamento ed ingrasso, si osservò che circa il 67% degli allevamenti che riempivano i propri capannoni con due o più origini, trattavano i suini con antibiotici almeno 3 volte.
L'ultima informazione osservata era rispetto alle caratteristiche dell'acqua di bevanda. L'82% degli allevamenti che avevano l'acqua tramite rete pubblica non facevano nessun trattamento per la stessa.
Abbiamo osservato anche che la composizione dei mangimi degli allevamenti in filiere integrate da una stessa proprietà è molto specifica ed uniforme, però abbiamo trovato differenza nei contenuti tra filiere diverse. L'elevata variabilità osservata dei livelli energetici (energia netta) del "4° mangime" probabilmente è dovuta al fatto che quasi la metà degli allevamenti usano 4 mangimi che producono suini da macelleria e il livello di energia netta del mangime consumato in questi allevamenti è qualcosa più elevato rispetto a quello consumato dagli allevamenti di suini pesanti.