Supplementazione con ferro organico nell'acqua di bevanda dei suinetti in lattazione

L'anemia da carenza di ferro dei suinetti è un problema importante nella produzione suinicola che causa ritardo di accrescimento e aumento della mortalità durante la lattazione. I suinetti colpiti presentano dispnea, affaticamento, pelle e mucose pallide e sono più vulnerabili alle malattie.

Le riserve di ferro dei suinetti alla nascita sono di circa 50 mg (Venn et al., 1947) e durante le prime settimane di vita i suinetti raddoppiano il proprio peso, allo stesso tempo che il volume plasmatico si espande di circa il 30% (Jain, 1986). I fabbisogni di ferro per sintetizzare l'emoglobina ed evitare l'anemia sono elevate, almeno di 10 mg al giorno (Venn et al., 1947), però il latte materno apporta solamente 1 mg al giorno (Kleinbeck and McGlone, 1999) e senza poter accedere alla superficie terrosa, hanno bisogno di un supplemento esogeno.

Tradizionalmente, la via utilizzata per l'apporto di ferro esogeno è in forma di ferro destrano, ferro destrino o gleptoferron ecc., alla dosi di 150-200 mg per suinetto in una sola applicazione nei primi 4 giorni di vita (Egeli e Framstad, 1999). A volte, questo ferro non riesce a coprire i fabbisogni dei suinetti a causa della sua cinetica di assorbimento, dato che tra il 10 - 50% può rimanere intrappolato al punto di inoculo (Miller e Ullrey, 1999).

Un'alternativa per coprire i fabbisogni di ferro è l'uso di ferro organico per via orale, mediante somministrazione unica in pasta o diluito in acqua di bevanda, che eviterebbe possibili contaminazioni con iniezioni correlata a poliartriti (Holmgren, 1996), facilitando le manipolazioni dei suinetti.

Con l'obiettivo di comprovare l'effetto della somministrazione di un trattamento di ferro organico in acqua di bevanda durante la lattazione, rispetto al trattamento via parenterale con ferro inorganico nei primi giorni di vita, è stato condotto uno studio in un allevamento commerciale.

Ventiquattro (24) figliate sono state suddivise in 2 gruppi: 128 suinetti di 12 parti hanno ricevuto ad libitum una soluzione con 24 g/L di ferro chelato con acido glutammico al 3% nell'acqua di bevanda dalla nascita fino a 18 giorni di età; 133 suinetti di altri 12 parti hanno ricevuto una dose di 150 mg di ferro destrano tra il primo e quarto giorno di vita. I gruppi erano pareggiati per categoria di parto delle scrofe. Per misurare la concentrazione di emoglobina è stato prelevato il sangue di 12 suinetti per gruppo (uno per figliata, selezionati a caso tra i suinetti con un peso superiore a 1,4 kg) e tutti i suinetti sono stati pesati individualmente ai giorni: 1, 7 e 18 di età.

L'analisi statistica dei dati è stata realizzata con R (R Core Team; 2015) ed ogni figliata è stata considerata un'unità sperimentale. La concentrazione di emoglobina ed il peso sono stati analizzati mediante analisi di varianza con misure ripetute utilizzando un modello misto nel quale si inclusero come effetti fissi: trattamento, sesso, categoria di parto della scrofa (primipara o pluripara), età e l'interazione del trattamento con l'età. L'incremento medio giornaliero è stato analizzato attraverso un'analisi di varianza usando un modello misto includendo come effetti fissi: trattamento, sesso e categoria di parto; e come variabile il peso iniziale. La figliata fu inclusa come effetto aleatorio in tutti i modelli.

La concentrazione di emoglobina (figura 1) fu similare (p>0,05) in tutti i suinetti trattati per via orale e in quelli trattati per via parenterale (p>0.05). Senza supplementazione esogena, la concentrazione di emoglobina dei suinetti nei primi giorni di vita è bassa e presenta una cinetica decrescente: 9,4 g/dL il giorno della nascita 8,1 g/dL a 3 giorni e  7,8 g/dL al quarto giorno di vita (Egeli y Framstad, 1999). In questo studio abbiamo osservato un aumento progressivo della concentrazione di emoglobina in entrambi i tipi di trattamento. La concentrazione dell'emoglobina si è mantenuta al di sopra degli 8 g/dL, limite a partire dal quale iniziano a comparire i primi sintomi di anemia (Furugouri, 1975 y van Kempen, 1987) e delle perdite di produzione (Svoboda y Drábek, 2002), raggiungendo i 12 ± 0,3 g/dL al giorno 18 di età, il che si considera dentro dei parametri normali (Miller e Ullrey, 1999).

Figura 1. Concentrazione di emoglobina (g/dL) ai giorni 1, 7 e 18 di età (media quadratica minima ± errore standard).

Non sono state rilevate differenze di peso (Figura 2) nè di accrescimento (Tabella 1) tra i suinetti trattati per via orale o parenterale (p>0.05). Jorgensen (2000) ha osservato che quando i suinetti hanno sufficiente latte, consumano poca acqua, per cui poca soluzione contenente ferro. L'accrescimento osservato in questo studio indica che la produzione di latte delle scrofe era adeguata e la concentrazione di emoglobina nel sangue evidenzia che i suinetti hanno ricevuto una corretta supplementazione di ferro.

Figura 2. Peso dei suinetti (kg) ai giorni 1, 7 e 18 di età (media quadratica minima ± deviazione standard).

Tabella 1. Incremento medio giornaliero (g/d) (media quadratica minima ± deviazione standard).

I risultati osservati in questo studio indicano che la somministrazione di ferro organico nell'acqua da bere ai suinetti durante la lattazione può essere un'alternativa al ferro inorganico per via parenterale, offrendo un livello di ferro sierico adeguato per la prevenzione dell'anemia da carenza di ferro, senza alterazione della crescita o del peso dei suinetti.