Usi "alternativi” dell'altrenogest
L'altrenogest è un ormone sintetico con effetto equivalente al progesterone naturale della scrofa. Si usa normalmente per raggruppare le coperture delle scrofette, soprattutto in allevamenti che lavorano in bande di intervallo superiore a 1 settimana.
Sicuramente questo prodotto ha una serie di utilizzi “alternativi” che sono anche molto interessanti:
Somministrato a scrofe svezzate, blocca la venuta in calore, che permette:
- Raggruppare le coperture delle scrofe svezzate in giorni diversi dall'abituale.
- Modificare il giorno della venuta in calore post-svezzamento evitando il fine settimana.
- Recuperare una condizione corporale scarsa della scrofa prima di coprirla.
Somministrato a scrofe in lattazione, evita la venuta in calore in sala parto, che in alcune linee genetiche può diventare un problema in condizioni specifiche.
Ritardare i parti
Gli usi “alternativi” descritti in precedenza si conoscono già da tempo e vengono applicati in varie situazioni di campo. L'altrenogest ha ancora un altro utilizzo potenzialmente molto interessante e per ora poco conosciuto: il blocco del parto.
Curiosamente, se si legge il foglietto informativo di altrenogest, la prima contraindicazione è quella della somministraziona a scrofe gestanti. Tuttavia, abbiamo visto la pubicazione di uno studio di C Vanderhaeghe et al. (2011), nel quale usava con successo il trattamento con altrenogest per 3 giorni (iniziando il giorno 110 o 111) per evitare i parti prematuri e un caso clinico, con risultati similari.
In alcuni allevamenti che gestisco, abbiamo usato l'altrenogest in modo analogo per mantenere la gravidanza delle scrofe che dovrebbero entrare in sala parto con poco margine di tempo. L'idea non era di ritardare il parto, ma semplicemente di evitare un parto in gestazione. Dopo il successo avuto, mi sono azzardato a provarlo in scrofe con previsione di parto nel sabato-domenica, posticipandole al lunedì. Finora il risultato è ottimo e non si evidenzia alcun tipo di problema durante il parto.
La rivoluzione: Svezzamenti di venerdì + coperture e parti all'inizio della settimana
A partire da questi temi, mi è venuto in mente un'idea che potrebbe essere alquanto rivoluzionaria. Dico "potrebbe", perchè tutti questi aspetti possono essere , in una certa misura, molto rischiosi.
Sembra che la tendenza della scrofa iperprolifica sia quella di allungare la gestazione. Alcune genetiche di oggi hanno gestazioni medie di 116 nella maggior parte delle scrofe. Sono scrofe che svezzate di giovedì, tendono a partorire il venerdì.
Cosa succederebbe se svezziamo di venerdì?? Avremmo i parti il sabato. E se fossimo in grado di bloccare questi parti per 2 giorni? Avremmo i parti concentrati il lunedì. Questo scenario sarebbe molto vantaggioso:
- Svezzando il venerdì, si lavano le sale il giorno stesso e abbiamo 2 giorni di vuoto sanitario (durante il fine settimana), entrando comodamente le scrofe il lunedì senza troppo rischio che qualcuna partorisca in gestazione. (svezzando il giovedì, ci si gioca un pò di più perchè abbiamo un giorno in meno di margine).
- Il grosso delle coperture a partire da martedì. Durante il fine settimana praticamente non abbiamo nessuna copertura.
- Il grosso dei parti a inizio settimana. Abbiamo tutta la settimana lavorativa per i lavori più importanti dell'allevamento: assistere i parti e i suinetti fino a 3-4 giorni di vita, periodo di maggior mortalità.
- Non traslasciando la programmazione dei parti, ma in questo caso ritardando il parto invece di anteciparlo (come succede quando si usano le prostaglandine).
- Questo genera un maggior peso alla nascita dei suinetti. Ogni giorni in più di gestazione rappresenta tra 100-200 grammi in più per suinetto, qualcosa da tenere in considerazione con le scrofe iperprolifiche che partoriscono suinetti piccoli.
Aspetti da considerare:
- Durata gestazione (osservare la media superiore a 116 giorni).
Esempio: Distribuzione della durata della gestazione in un allevamento di scrofe PIC linea Camborough tra 01-01-2011 e 27-05-2011
- Le scrofe con 116 gg sarebbero postecipate di 2 giorni. Che ci sia un problema di parti distocici per questo ritardo?
- Anche con genetiche che abbiano una media di 116 giorni di durata di gestazione, certi individui possono avere una durata inferiore, per esempio 114 giorni. Queste scrofe sarebbero posticipate di 3 giorni. Che ci siano problemi?
- Molti allevamenti svezzano a 21 giorni di età, e passerebbero a farlo a 18 giorni con questo sistema (parti di lunedì e svezzamento il venerdì). Il peso del suinetto svezzato potrebbe essere lo stesso o minore, ed il tempo di involuzione uterina potrebbe essere insufficiente. In allevamenti che svezzano a 28 giorni, non ci sarebbero problemi.
- I giorni di parto, coincideranno in gran parte con i giorni di copertura.
Conclusioni
Questo metodo apre la porta ad una situazione che ci è sempre apparsa impossibile da risolvere. Con un solo svezzamento settimanale, fino ad oggi avevamo unicamente 2 opzioni:
- Se volessimo evitare le coperture del fine settimana, i parti e l'assistenza dei suinetti si spostarebbero verso la fine della settimana (allevamenti che svezzano di mercoledì o di giovedì).
- Se volessimo evitare i parti e l'assistenza dei suinetti nel fine settimana, le coperture influenzerebbero in pieno il fine settimana (allevamenti che svezzano il lunedì).
Ora sembra che potremmo avere il grosso del lavoro nelle ore lavorative.
Tuttavia, ritardare i parti di 2 giorni per tutte le scrofe può essere rischioso: è possibile che aumenti il numero di natimorti ed i parti difficili.
Un'altra opzione sarebbe ritardare i parti di 1 giorno svezzando più tardi (il sabato). Può sembrare una pazzia, ma appena si svezzano le scrofe e lasciamo le sale parto con i suinetti dentro fino a lunedi, il volume di lavoro nel sabato non è eccessivo. DI fatto,Victor Poza Moreno mi ha commentato recentemente che in un allevamento con una gestazione lunga fino a 117 giorni, lo sta applicando.
Nel caso delle nostre scrofe, quelle con 116 giorni di gestazione, lo svezzamento di sabato si traduce in parti alla domenica e allora potremmo posticiparle di solamente 1 giorno con buone possibilità di successo.
Altra possibilità sarebbe svezzare di mercoledi, giovedì o venerdì e ritardare la venuta in calore di 3, 2 e 1 giorno somministrando altrenogest allo svezzamento. Lo svantaggio di questa opzione è che aumentano i giorni non produttivi post-svezzamento e il costo del farmaco.
Infine, ci sono tante nuove possibilità:c'è qualcuno che le vuol provare?