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Trucco: Con le zampe negli anelli… qui si castran i porcelli!

Supporto pratico per la castrazione dei suinetti...

Castrare! Uffa! Ogni settimana! Che barba!

Eppure è un’incombenza che non possiamo assolutamente tralasciare, tant’è che a volte, oberati dal tanto e tanti lavori in azienda… posticipiamo, salvo poi ritrovarci a castrare dei suinetti di 8 o 10 kg. E che fatica, così pesanti! Allora ci vuole qualcuno che ci aiuta a prenderli, che li tiene fermi mentre li castriamo… e così via.

E’ uno tra i lavori di allevamento dove l’inventiva degli allevatori trova maggiore applicazione. Paese che vai… castrino che trovi!

C’è chi, catturato il suinetto, lo mette tra le gambe per tenerlo fermo, ed esegue l’intervento, ma … che mal di schiena!

Altri utilizzano attrezzi per il contenimento del maialino per poter essere più comodi, e di questi attrezzi il mercato offre ampia scelta.

Ma a volte, chi costruisce queste attrezzature… non ha mai castrato dei suinetti! Ed allora si vedono, buttati in qualche angolo dell’allevamento, complicati attrezzi dalle lucenti zincature, che all’apparenza sembrano comodissimi, ma poi, risultano inutilizzabili perché richiedono un suinetto standard da castrare.

Ma… castra che ti castra… l’allevatore di maiali (se intelligente) si sforza di escogitare qualsiasi sistema per poter ridurre e/o migliorare il lavoro manuale quotidiano. Nell’esempio in fotografia, si è cercato di realizzare qualcosa di semplice ed allo stesso tempo pratico. Un supporto rettangolare è munito di due morsetti per poterlo fissare ad un carrello che contiene la covata; al lato esterno sono fissati due coppie di anelli in ferro, di diametro differente a seconda della dimensione del suinetto, al lato interno, è stato fissato un contenitore per gli attrezzi (bisturi e disinfettante) e per le siringhe per gli eventuali interventi di terapia/profilassi/metafilassi.

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Nella giornata delle castrazioni, portato il carrello con il relativo attrezzo in prossimità della sala parto (o all’interno di essa), un operatore provvede a mettere la covata nel carrello, mentre l’addetto alla castrazione prende un suinetto alla volta, inserisce le gambe posteriori nei due anelli e… il maialino non si muove più. Con calma esegue: castrazione, disinfezione, iniezioni e… via ancora nella gabbia parto. E… il mal di schiena è evitato!

Ma… ne vedremo delle belle!!!

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