0
Siamo sempre in tema di benessere animale. La D.L.122/2011 afferma che: a partire dalla seconda settimana di eta', ogni suino deve poter disporre in permanenza di acqua fresca sufficiente.
Con l’avvento degli impianti computerizzati per l’alimentazione liquida dei suini, in molti allevamenti si è preferito non installare (o eliminare) i classici succhiotti per l’acqua di bevanda, a causa degli sprechi, che comportano un aumento della produzione di liquame. Al posto dei succhiotti viene utilizzato l’impianto automatico, che eroga le abbeverate programmate dall’allevatore.
Questo allevatore ha avuto un’idea veramente geniale: installare un sistema che permetta il mantenimento di un livello minimo di acqua in continuazione.
Ha installato nel truogolo, all’inizio di ciascuna fila di gabbie, una valvola di erogazione dell’acqua (reperibile dalle aziende di settore) che funziona a depressione, come la bottiglia rovesciata che si utilizzava sulla gabbia dei polli… e che mantiene l’acqua ad un livello costante, secondo l’altezza di regolazione, anche minima per evitare di avere un mangime liquido di conseguenza molto diluito.
Ma sorge un problema: i truogoli delle scrofe in gabbia, sono suddivisi o interrotti in segmenti di 6-10 posti, per cui o si installa un dispositivo ogni segmento di truogolo, oppure… si mettono in comunicazione i vari segmenti con un foro, per creare un truogolo funzionalmente unico.
Preso il trapano, forato l’acciaio e messo in comunicazione i segmenti, applicato del silicone per evitare sprechi… il tutto si è rivelato di una semplicità ed efficacia incredibile.
Da ricordare:
Il truogolo deve essere perfettamente piano, non ci devono essere pendenze, per un’uniforme livello d’acqua dall’inizio alla fine, soprattutto se vengono messi in comunicazione i vari segmenti, altrimenti è preferibile installare un dosatore per ogni segmento...
