E' molto difficile essere pessimisti sul mercato dei suini negli USA attualmente, nonostante alcuni indizi indicano che i grandi benefici dell'estate stanno per arrivare alla fine...Ciò è naturalmente previsto comunque dato che i prezzi cadono quando ci sono più suini e crescono più rapidamente con l'abbassarsi delle temperature. La grande notizia è che continuano ad aumentare le esportazioni e la domanda interna.
La maggior parte dell'aumento della domanda interna si può attribuire alla decisione della McDonalds di servire la prima colazione durante tutto il giorno a partire dall'autunno del 2015 al posto di servirla fino a metà mattinata. Le prime colazioni come pasto rapido costituiscono il maggior consumo di carni suine nel settore della ristorazione e normalmente si include pancetta, salsicce e fetta di lombo suino che comunemente viene chiamata “bacon canadese”. I maggiori competitor della McDonals rapidamente hanno seguito lo stesso cammino...
La pancetta, che rappresenta circa il 16% del peso della carcassa, era solitamente il 2° taglio primario più caro, però dal 2015 è diventato il 1° taglio e rappresenta una percentuale della carcassa molto maggiore delle costine (4-5%), il taglio leader nei prezzi in precedenza. La crescente domanda di pancetta nell'inverno del 2016 rese impossibile il suo stoccaggio, tipica pratica nei mesi invernali, quando la domanda è bassa, il che diede luogo ai rumors che si era in presenza di scarsezza di pancetta nella primavera del 2017. Le forniture erano corrette, però i prezzi erano sulle nuvole durante il periodo nel quale circolavano questoi rumors...
Altra buona notizia è che si prevede un ampiamento della capacità di macellazione nel momento di maggior offerta in novembre e dicembre, tuttavia, il ribasso dei prezzi sul mercato dei futures (ottobre fino a febbraio 2018) è associato con qualche problema con il mais che attualmente potrebbe tagliare i guadagni un pò più del previsto.
Molto recentemente l'USDA ha ridotto un pò la previsione dei raccolti del mais. Questa previsione potrebbe essere aggiustata al ribasso un poco più alla fine dell'estate/inizio autunno se continua la siccità che sta colpendo il Sud Dakota (al nord del Midwest), arriva all'ovest del Minnesota e all'ovest e sud dell'Iowa. Per ora, nelle grandi aree di produzione, solo il Minnesota qualifica più dell'80% delle proprie coltivazioni come buono-eccellente, però vi anche la previsione che la produzione sia inferiore a quella dell'anno scorso. Il resto della "cintura del mais" classifica solo il 50-65% delle coltivazioni come buone-eccellenti. Nonostante tutto questo, si prevede che i raccolti di mais saranno il 3° maggiore della storia. Dobbiamo riconoscere che i costi delle materie prime, dopo un lungo periodo di stabilità dei prezzi relativamente bassi, potrebbero aumentare il prossimo anno, però in un range gestibile.
Le esportazioni sono state la parte più brillante del futuro economico, tanto per l'Unione Europea che per gli Stati Uniti. C'è molta incertezza su quello che succederà con le esportazioni di carni statunitense ora che il Presidente Trump si è ritirato dal TPP (Accordo Trans-Pacifico) e vuole rinegoziare il NAFTA (Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord). Non vi è molta attività visibile sui negoziati bilaterali tra USA e ognuno dei Paesi che compongono il Trattato del processo che il presidente favorisce...
Una cosa che è iniziata è la lotta per i nuovi accordi tra gli altri paesi e il ritiro delle varie barriere tariffarie e commerciali per ottenere questi negoziati. Il recente accordo tra l'Unione Europea ed il Giappone, che ha influenze principalmente sulle carni suine elaborate, darà vantaggi ai produttori dell'Unione Europea nel caso di chiusure. Gli abitanti dei paesi negoziatori avranno miglioramenti con questa situazione, dato che i prezzi normalmente si abbassano. In tutte le maniere, i negoziati hanno una fase importante di "posturing" prima della loro fase finale, perchè ognuno si mantiene un margine per nuove proposte e modifiche rispetto a quelle annunciate inizialmente.
La maggior parte dei produttori statunitensi confidano che i propri negoziatori concluderanno accordi, tuttavia, se non inizia a materializzarsi un progresso tangibile nel commercio, si contrarranno gli investimenti. Mentre per l'Unione Europea e per gli altri esportatori importanti è una grande opportunità per appropriarsi di una parte della quota globale, ma può risultare difficile mantenere questa quota dato che, a parità di condizioni, la produzione di basso costo/alta qualità tende a spiazzare i competitor che possono offrire alta qualità, ma che non si possono adeguare ai costi a lungo termine.
Altra fonte di ansia tra i produttori statunitensi è la grande attenzione che sta ponendo l'amministrazione Trump nel taglio del bilancio delle Agenzie Governative e persino l'eliminazione di intere Sezioni. Possiamo assicurare che la mancanza di entusiasmo rispetto ai piani dell'industria dei suini americani per proteggere i benefici futuri attraverso l'istituzione di banche vaccinali e altre strategie per combattere le malattie che implicano l'esaurimento delle esportazioni, ha deluso alcuni produttori. Inoltre, la maggior parte delle persone sanno che gli investimenti chiave che richiedono il supporto politico, di solito, vengono negoziati dietro le quinte e culminano dopo qualche contrattazione, così che la speculazione della stampa è l'ultimo posto per scoprire cosa possa succedere. Si saprà cosa è successo veramente quando i negoziati saranno finiti. Bisogna tenere in mente che a Washington si può vedere il Capitol building semplicemente mettendo un piede fuori dall'Ufficio del National Pork Producer’s Council, l'Associazione Nazionale dei Produttori di Suini degli Stati Uniti, e si può camminare fino là senza iniziare a sudare. Alcuni produttori statunitensi hanno una importante partita di golf da giocare ( il Presidente Trump è un grande golfista)...