X
XLinkedinWhatsAppTelegramTelegram
0
Leggere questo articolo in:

Uso del test di paternità in suinicoltura

Questi test hanno diverse applicazioni pratiche, come l'identificazione dei verri che predispongono all'ernia o a sensibilità a determinate patologie batteriche, incluso la PFTS.

Il settore zootecnico ha adottato nel tempo varie tecnologie molecolari che sono state sviluppate in campo umano ed i test di paternità sono sempre più utilizzati in suinicoltura. Finora, la tecnica più utilizzata si basa sui marcatori molecolari dei microsatelliti, e la tecnia più comune per l'individuazione del polimorfismo dei microsatelliti è l'analisi dei frammenti. Questi marcatori sono ripetizioni di 2 a 6 coppie di basi, ma anche se non trascrivono nessuna proteina, variano il numero delle ripetizioni tra gli individui ed hanno in entrambi i lati le sequenze costanti in tutti gli individui di una specie. Queste sequenze di accompagnamento si utilizzano per disegnare i primers di una PCR e di conseguenza, attraverso un sequenziatore, si "contano" i numeri di ripetizioni che un soggetto ha per ogni microsatellite in studio. Ogni animale riceve un numero di ripetizioni della madre e un'altro numero del padre. Combinando un determinato numero di microsatelliti si ottiene un profilo che permetterà di differenziare gli animali ed assegnar loro una paternità o maternità tramite la comparazione con altri animali.

Ma infine, a cosa serve questo test? Uno dei principali motivi è assicurare una buona fertilità: l'inseminazione artificiale spesso usa dosi polispermatiche (mescolando il seme di vari verri). Per cui è praticamente impossibile conoscere la paternità di ogni suinetto e se un verro in particolare sta apportando una alterazione (sia morfologica che patologica) nella progenie. Questo fattore si è amplificato a partire dallo sviluppo di tecniche che riducono il numero di verri presenti nei centri di produzione di materiale seminale. Pertanto, ogni verro è usato per molte più scrofe edi conseguenza produce un numero superiore di suinetti. Per fortuna, il DNA di ogni soggetto è unico e questo ci permette di determinare, attraverso tecniche molecolari, quale verro è il padre di ogni suinetto.

Quién es quién

Alcuni utilizzi del test sono:

  • Assicurare la genealogia: questo viene fatto sopratutto in allevamenti di selezione genetica, per essere sicuri nella valutazione del merito genetico. Molte case genetiche hanno testato tutti i loro soggetti, in modo che sia impossibile sbagliare il pedigree o albero genealogico.
  • Determinazione di certi verri come responsabili di alterazioni nella progenie: sono stati testati molti verri sospetti come possibili trasmissori di predisposizione alle ernie inguinali. E di fatto questo è il motivo principale del test negli ultimi 3 anni, dato che in alcuni allevamenti la riduzione del numero di verri ha provocato un aumento fino al 7-10% di ernie nei suinetti, con perdite economiche importanti.
  • Determinazione dell'influenza dei verri in certe patologie: in questo senso abbiamo testato verri sospetti di trasmettere predisposizione ad alcune patologie dello svezzamento, incluso la PFTS (Sindrome del Mancato Sviluppo nel Perisvezzamento), e si è visto che alcuni verri producono una gran quantità di suinetti che si ammalano. La prevalenza della malattia in questo esempio è diminuita notevolmente dopo l'eliminazione dei verri imputati. Esistono oggi grandi progetti internazionali che cercano di determinare la sensibilità individuale verso malattie importanti come la PRRS.
  • Alterazioni del mantello: in qualche occasione abbiamo testato la progenie di verri Large White che presentavano macchie similari al Pietrain o iberici che producevano suini di colore grigio. In nessuno dei casi le alterazioni determinavano variazioni produttive, ma un cliente che acquista un Large White puro e o usa a coprire scrofe Large White pure, non si aspettano suinetti macchiati e quindi con meno valore commerciale.

E' necessario chiarire che molte delle alterazioni che si osservano in allevamento, sono poligeniche e le madri hanno un'influenza importante, però è più facile ed economico testare i verri piuttosto che tutte le scrofe. Per cui, quando si dimostra che un verro ha molta influenza su una certa popolazione è consigliabile non utilizzarlo sulle scrofe della stessa popolazione: è possibile che lo stesso verro usato su un'altra popolazione di scrofe non produca nessun tipo di difetto.

Inoltre, bisogna dire che i marcatori molecolari progrediscono ad una velocità vertiginosa e siamo quasi ad un punto di poter utilizzarli in modo routinario rispetto al test con i microsatelliti: unico ostacolo per il momento sono i costi.

Commenti sull'articolo

Questo spazio non è dedicato alla consultazione agli autori degli articoli, ma uno spazio creato per essere un punto di incontro per discussioni per tutti gli utenti di 3tre3
Pubblica un nuovo commento

Per commentare ti devi registrare su 3tre3 ed essere connesso.

Non sei iscritto nella lista Ultima ora

Bollettino settimanale di notizie del mondo dei suini

Fai il log in e spunta la lista

Prodotti associati al negozio on line

Il negozio specializzato in sunicoltura
Supporto e Servizio tecnico specializzato
Oltre 120 marchi e fabbricanti
Non sei iscritto nella lista la web in 3 minuti

Un riassunto settimanale delle news di 3tre3.it

Fai il log in e spunta la lista