Rapporto ESVAC pubblicato da EMA Il fenomeno dell’Antibiotico Resistenza ha richiesto e richiede progressive limitazioni nell’uso degli antibiotici
- Il Ministero della Salute ha predisposto il Piano di Azione Nazionale ed apposite Linee guida, il sistema informatizzato di tracciabilità del farmaco (ricetta elettronica), il sistema di categorizzazione Classyfarm, ecc.
- L’Italia partecipa dal 2011 al Progetto di Sorveglianza sul consumo di antibiotici (ESVAC) dell’Agenzia EMA
- L’Unione Europea oltre a norme restrittive già emanate si è posta l’obiettivo con la strategia Farm to Fork della riduzione delle vendite del 50% nel 2030
Il 23 Novembre 2021 l’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) ha pubblicato i dati aggiornati al 2020 del progetto ESVAC, per i 31 paesi europei aderenti al progetto, relativi all’uso di molecole antibiotiche nei 31 paesi aderenti al progetto. Una particolare attenzione è riservata ai principi attivi critici CIA = critically important antibiotics, ossia quel gruppo di molecole usate in medicina umana per combattere alcune infezioni sostenute da ceppi batterici multi-resistenti. L’Unione europea cominciò nel 2008 a voler raggruppare e verificare tutti i flussi di dati relativi alla tracciabilità del farmaco, sia umano sia veterinario, per poter adottare strategie volte alla riduzione del consumo degli stessi. La stima del consumo di ogni antibiotico viene effettuata correggendo la quantità totale di antibiotici venduta annualmente per il numero ed il peso di animali produttori di alimenti (cavalli inclusi) presenti in ogni paese (mg/PCU unità di peso corretto). La diminuzione dei volumi di vendita in Europa è stata rilevante e pari al 43% (2020 rispetto al 2010). Per quanto riguarda i principi attivi critici le diminuzioni sono state le seguenti:
- 33% Cefalosporine di 3^ e 4^ generazione; - 77% Polimixine; - 13% Fluorochinoloni; - 85% Altri chinoloni
Le perfomance della zootecnia italiana in termini percentuale sono state mediamente migliori perché si partiva da una situazione meno favorevole – 51% (2020 rispetto al 2010).
ANAS - luglio 2022