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IMPORTANTI NOVITA’ PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SOSTENIBILITA’
La Commissione Tecnica Centrale del libro genealogico si è riunita venerdì 26 novembre per esaminare e deliberare su innovazione riguardanti la valutazione della longevità delle scrofe, la resistenza alle malattie e la conservazione delle razze autoctone.
Indice genomico longevità
La longevità delle scrofe è un aspetto di rilevante importanza per la sostenibilità degli allevamenti, perché è un indicatore di robustezza e benessere della scrofa, contribuisce alla riduzione del fabbisogno di rimonta ed ai connessi costi operativi ed impatto ambientale.
Nel mese di giugno era stato messo a punto l’indice single step GBLUP, che utilizza oltre ai dati fenotipici disponibili solo al termine della carriera della scrofa le informazioni sul DNA, e nei mesi successivi questo modello di valutazione è stato testato e confrontato con quello in uso e basa solo sui dati fenotipici. L’elaborazione del nuovo Indice genomico ha interessato circa 33.000 capi Landrace italiana e 174.000 Large White italiana.
I risultati delle verifiche hanno evidenziato una significativa migliore accuratezza della valutazione e la possibilità di disporre di una stima attendibile del potenziale genetico per la longevità prima della destinazione di verretti e scrofette all’attività riproduttiva. Questa innovazione permetterà di accelerare il progresso genetico per la longevità che si tradurrà nell’ottenimento di scrofe con una ridotta incidenza di riforma precoce obbligata.
L’attività finora svolta è stata comunque efficace perché ha aumentato rispetto al 2000 di almeno un parto la durata potenziale della carriera delle scrofe di razza Large White e Landrace italiana. La Commissione ha autorizzato l’adozione del nuovo Indice genomico in sostituzione dell’Indice genetico in uso entro il corrente anno.
Indici genetici per la resistenza alle malattie enteriche e respiratorie (SIB test)
La Commissione ha esaminato i risultati dell’approfondimento effettuato dagli uffici tecnici ANAS sulle analisi riguardanti i dati dei trattamenti terapeutici dei suini in prova. I dati considerati comprendono più di 37.000 capi delle razze Large White, Landrace e Duroc italiane testati a partire dal 1990. Le condizioni sperimentali delle prove al centro (gruppi di 3 fratelli pieni coetanei in settori di prova con frequenza quindicinale) e la costante registrazione per ogni suino dei trattamenti sanitari effettuati ha reso disponibili dati affidabili che possono essere utilizzati per stimare la componente genetica della risposta degli animali alle patologie: respiratorie ed enteriche. Il fenomeno indagato presenta una discreta ereditabilità: 17% trattamenti forme enteriche e 8% trattamenti forme respiratorie, e quindi è possibile attuare la selezione degli animali attraverso il calcolo di specifici Indici genetici.
Gli Indici “resistenza” sono calcolati con modelli threshold, BLUP single trait. La disponibilità di questi due nuovi Indici RME resistenza malattie enteriche e RMR resistenza malattie respiratorie permetterà la scelta e la diffusione, sulla base dei dati del centro genetico, di verri più resistenti. Si tratta di una novità mondiale che potrà contribuire alla riduzione dell’uso degli antimicrobici ed al fenomeno dell’antibiotico resistenza. La selezione italiana per il suino pesante potrà rafforzare ulteriormente la sostenibilità etica e sociale della filiera delle produzioni DOP.
Novembre 2021/Italia,https://www.anas.it
