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Cosa è il colostro per il suinetto, e perché è così importante?
Il colostro è il primo e più importante alimento che il suinetto riceve. Assieme a contenere una varietà di proteine funzionali (come ormoni, fattori di crescita, biopeptidi), il colostro fornisce due elementi fondamentali: energia e difese immunitarie.
Alla nascita, le riserve corporee di energia in un suinetto sono molto ridotte. Principalmente nella forma di glicogeno, queste riserve rappresentano poco più di un terzo dell’energia necessaria per mantenersi in vita, muoversi, crescere e termoregolarsi, e l’apporto dell’energia contenuta nel colostro è fondamentale per sopperire a questo deficit.
La placenta delle scrofe non consente loro di passare anticorpi o cellule immunitarie alla prole prima della nascita. Tuttavia, le immunoglobuline G (IgG), un anticorpo fondamentale, sono attivamente trasportate dal sangue della madre alle ghiandole mammarie fino a 18-24 ore dopo la nascita del primo suinetto. Allo stesso tempo, per le prime 24-36 ore di vita, il lumen intestinale del suinetto permette a queste molecole di essere assorbite. Questa stretta finestra temporale è l’unica possibilità per il suinetto di trasferire direttamente nel flusso sanguigno immunoglobuline e linfociti.
Uno studio di Le Dividich et al. del 2005 ha rilevato che nei suinetti che sopravvivono fino al 21° giorno di vita, la concentrazione di IgG nel sangue è in media di 40mg/ml, mentre in quelli che muoiono prima, la concentrazione è al di sotto dei 30mg/ml. L’apporto del colostro alle difese immunitarie è ancora più importante in vista della riduzione di antibiotici.
Cosa intendiamo per “qualità del colostro”, e quali sono i fattori che la influenzano?
La Figura 1 mostra come la composizione del colostro cambi radicalmente nelle prime 24h di produzione, riducendo la presenza di solidi totali, proteine ed energia, in favore di grassi e lattosio e transitando gradualmente verso la normale composizione del latte. Alla nascita del primo suinetto, il colostro contiene circa 64mg/ml di IgG, ma entro 24h arriva a circa 10mg/ml, e scende ulteriormente col passare del tempo.
Rispetto al latte, il colostro contiene molte più vitamine (B12, A ed E) e minerali come ferro, selenio, zinco e rame.
Numerosi fattori influenzano la qualità del colostro che una scrofa può produrre:
- La genetica della madre ha influenza sul contenuto di grassi, la concentrazione di metaboliti e il contenuto di IgG
- Le condizioni di parto: il parto indotto influenza la quantità e la qualità del colostro
- L’età: scrofe pluripare tendono a produrre un colostro con meno grassi e immunoglobuline col progredire delle parità
- Vaccinazioni: scrofe vaccinate tendono a trasmettere più anticorpi attraverso il colostro
- Nutrizione: la dieta della scrofa ha un ruolo fondamentale nel determinare il contenuto di vitamine, minerali, grassi e lattosio sia nel colostro che, a seguire, nel latte. Una buona alimentazione inoltre supporta un sistema immunitario migliore da trasmettere ai neonati
Quanto colostro serve a un suinetto, e quanto conta la tempestività?
La scrofa inizia a produrre colostro poco prima del parto, fino a circa 72 ore dalla nascita del primo suinetto della nidiata.
Un suinetto necessita di almeno 200-250 g di colostro per Kg di peso corporeo. Questa assunzione è fondamentale per il guadagno di peso (particolarmente la crescita di organi come l’intestino) e la mortalità nelle prime 24h ore di vita.
Purtroppo, il peso e la dimensione della figliata non sembrano avere impatto sulla quantità di colostro che la scrofa può produrre. Specialmente le scrofe iperprolifiche non dimostrano di essersi adattate a produrre regolarmente abbastanza colostro per tutta la prole. Infatti, il 54% delle scrofe provvede meno di 250g di colostro a ognuno dei propri piccoli, e la variazione tra scrofe diverse è notevole.
Relazioni significative sono state evidenziate tra l’ordine di nascita e il peso alla nascita e una maggiore assunzione di colostro. In breve, chi arriva prima ed è più robusto si accaparra più colostro e aumenta il proprio vantaggio a spese dei più piccoli (che spesso nascono già stremati verso la fine di un lungo parto).
Come possiamo intervenire per migliorare l’ingestione e la qualità del colostro?
La vitalità dei suinetti alla nascita ha un impatto sul tempo che impiegheranno a raggiungere la mammella e mangiare. Questo parametro può essere misurato osservando i suinetti nei primi 15 secondi dopo la nascita. Attribuire un punteggio che va da 0 per i suinetti che non si muovono e non provano a respirare fino a 3 per quelli che si muovono, respirano e provano già ad alzarsi. La Figura 2 mostra l’effetto del lievito vivo Levucell SB sul punteggio di vitalità dei suinetti, dopo essere stato integrato nel mangime delle madri per 3 settimane prima del parto.
La vitalità, che dipende sempre e comunque dal peso e l’ordine di nascita, è significativamente migliorata nei suinetti nati da madri trattate (linea blu). Questo aumenta la probabilità di un’assunzione maggiore e anticipata di colostro.
La Figura 3 invece mostra i risultati di una prova effettuata nel 2012, dove campioni di colostro sono stati prelevati al parto e a +3h, +6h, +12h e +24h. Per ogni campione, è stato misurato il livello di immunoglobuline (IgG, IgA). Le scrofe che ricevono un’integrazione di Levucell SB nelle tre settimane pre-parto, producono un colostro più ricco di immunoglobuline che si mantiene tale più a lungo, e supera significativamente i livelli del gruppo di controllo.
Un semplice ed economico accorgimento come l’aggiunta del lievito vivo Levucell SB aiuta a migliorare la qualità del colostro e ad assicurare che i suinetti siano nelle migliori condizioni per assumerlo.
Restano domande alle quali non abbiamo risposto? Volete saperne di più sul colostro e su come integrare Levucell SB nella vostra azienda? Non esitate a contattarci direttamente a animalitaly@lallemand.
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