Clostridium difficile

La malattia causata dal Clostridium difficile si caratterizza per una diarrea nei suinetti a poche ore di distanza dalla nascita.

Nomi alternativi: Malattie da clostridi

La patologia da Clostridium difficile è caratterizzata da una diarrea nei suinetti di poche ore di vita.

Clostridium è un batterio Gram positivo di grandi dimensioni che produce spore. Si trova nell'intestino di tutti i suini. Si moltiplica molto velocemente e produce tossine che causano diarrea. Il corso della patologia è molto veloce: i suinetti normalmente si infettano a poche ore dal parto facendo sembrare che siano nati con la diarrea.

Nell'uomo questa patologia presenta un'alta mortalità. Si presenta in pazienti ospedalizzati che si trovano sotto trattamento antibiotico causando una distruzione della flora batterica intestinale. Ciò porta a un megacolon tossico che no risponde al trattamento antibiotico. É importante chiarire che la situazione nell'uomo non è legata a quella dei suini.

Scrofe, suini in svezzamento e ingrasso

• Nessuno.

Suinetti in lattazione

• Diarrea con o senza sangue.
• Diarrea nei primi giorni di vita fino ai 7 giorni d'età.
• Edema del colon.
• Alcuni suinetti muoiono.

• Alto numero di batteri nell'ambiente.
• Fattori sconosciuti.
• Cambi nel microbiota intestinale.
• Sebbene nell'uomo questa patologia si verifichi in pazienti ospedalizzati con trattamento antibiotico, l'utilizzo degli antibiotici nei suini non sembra contribuire significativamente alla manifestazione clinica, soprattutto nei suinetti con meno di 2 giorni di vita.

Nei casi acuti si può diagnosticare basandosi sui sintomi clinici e le lesioni port-mortem. É necessario inviare in laboratorio un suinetto vivo (preferibilmente) o recentemente morto (eutanasia) poiché i microrganismi si moltiplicano dopo la morte e causano rapide alterazioni post-mortem. Per confermare la diagnosi deve esserci l'isolamento del batterio, effettuare la PCR, o identificare le tossine A o B nell'intestino.

Suinetti in lattazione

• Dovrebbero essere somministrati antibiotici per via orale e in particolare amoxiciclina alla nascita e successivamente al giorno 2 o 3.
• Il mangime della scrofa può essere medicato con penicillina o bacitracina di metilene disalicilato oppure cospargere il premiscelato nel mangime ogni giorno, durante i 14 giorni precedenti il parto e durante la lattazione.