Polizze assicurative,
per il mondo agrozootecnico sono una necessità
L’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) ha organizzato a Parma, presso la sede del Consorzio agrario provinciale, un incontro per illustrare tutti i vantaggi delle coperture assicurative previste per le aziende agricole. I premi da versare godono di un contributo pubblico statale e comunitario. Nel 2018 Araer ha assicurato 353 aziende di bovine da latte per un totale di 112.507 capi di bestiame
Bologna, 5 aprile 2019 – Una necessità. Le polizze assicurative in zootecnia, come in agricoltura, oggi più che mai rappresentano un’esigenza a cui gli allevatori, come gli agricoltori per le coltivazioni dei propri terreni, non possono più rinunciare.
Un tema di grande attualità dunque, che è stato affrontato durante un incontro svoltosi il 4 aprile scorso presso il Consorzio agrario di Parma, organizzato dall’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) in collaborazione con Condifesa dell’Emilia e Assicap.
“Era necessario promuovere questo nuovo appuntamento – ha sottolineato Claudio Bovo, direttore di Araer – perché sul tema delle coperture assicurative destinate alle aziende zootecniche e alle produzioni animali non sempre le informazioni che arrivano agli allevatori sono chiare ed esaustive. Araer vuole farsi carico anche di questo argomento e lo ha inserito nel lungo elenco di servizi offerti ai suoi associati, a dimostrazione del fatto che un’organizzazione come la nostra non si limita a effettuare i controlli funzionali su latte e carne, per quanto molto importanti, ma nel pieno rispetto della libertà di scelta dell’allevatore si propone come interlocutore privilegiato nella fornitura di servizi, soluzione di problemi, suggerimenti migliorativi per la redditività aziendale”.
La normativa attualmente in vigore prevede che in materia di smaltimento delle carcasse il premio assicurativo a carico dell’allevatore sia coperto al 50% da un contributo statale, percentuale che aumenta al 70% in presenza di abbattimenti forzosi e mancato reddito causato da epizoozie: in questo caso però il contributo è comunitario.
“Dobbiamo superare il concetto che le polizze assicurative si debbano stipulare in una situazione di emergenza – ha spiegato Gianpaolo Pignatti, referente settore assicurativo di Araer – bensì devono essere intese come strumento finalizzato a coprire un rischio possibile, che potrebbe colpire l’allevamento in qualsiasi momento. Il nostro impegno è quello di trovare un giusto equilibrio tra costi e benefici, rispondendo alle esigenze dell’allevatore e a quelle della Compagnia assicurativa nel massimo soddisfacimento di entrambi”.
I numeri dimostrano che la sensibilità degli allevatori sta aumentando. Nel 2018, sulle varie agenzie di assicurazione distribuite in Emilia Romagna, la Società che cura i servizi commerciali di Araer ha assicurato un totale di 353 aziende di bovine da latte, coinvolgendo un totale di 112.507 capi di bestiame.
“Nell’anno in corso contiamo di superare queste cifre – ha puntualizzato Pignatti – perché registriamo un interesse crescente e un’attenzione che fino a qualche anno fa rappresentava una quota molto esigua di allevatori”.
“Non sempre le informazioni che vengono diffuse sono attendibili – ha affermato il responsabile di Assicap srl, Fabrizio Bernuzzi – e quindi l’allevatore deve poter contare su un professionista capace di fornirgli tutte le indicazioni necessarie a capire cosa e come sta assicurando la sua azienda, perché oggi non assicurare il proprio patrimonio zootecnico è una scelta incosciente che può costare molto cara”.
ARA - Emilia Romagna, aprile 2019