Tutte le Organizzazioni sindacali sostengono il Consorzio di Garanzia del Suino Italiano
“Un incontro positivo, che ha sancito la piena adesione delle organizzazioni sindacali al progetto del Consorzio di Garanzia del Suino Italiano”.
Così Giuseppe Ferrari, presidente di Assosuini e massimo esponente del Comitato promotore del Consorzio, al termine dell’incontro che si è svolto lunedì mattina, 19 dicembre, presso la sede del Centro ricerche produzioni animali (Crpa) di Reggio Emilia, alla presenza del presidente e della vicepresidente di Confagricoltura, rispettivamente Mario Guidi e Giovanna Parmigiani, di Ettore Prandini, presidente Coldiretti Lombardia, di Pino Cornacchia, Responsabile del Dipartimento economico della Cia nazionale, di Giuseppe Ferrari e Omar Gobbi e del ricercatore del Crpa, Andrea Rossi. Assente giustificato l’esponente di Copagri, che comunque ha dato il suo endorsement al progetto.
Durante l’incontro sono stati illustrati lo Statuto e il Disciplinare di produzione che rappresenteranno la spina dorsale del Consorzio di Garanzia del Suino Italiano. Fatte le necessarie valutazioni, i partecipanti all’incontro hanno fissato al 12 gennaio prossimo la scadenza per inserire ulteriori contributi ai due documenti. Nel frattempo, Andrea Rossi del Crpa provvederà a redigere un protocollo di intesa che verrà sottoscritto dalle Organizzazioni sindacali e dal Comitato promotore del Consorzio per sancire gli impegni verbali assunti nell’incontro del 19 dicembre.
Infine, il prossimo 9 febbraio 2017 presso lo Studio Notarile del dottor Massimo Bertolucci di Mantova, si procederà alla costituzione del Consorzio.
“Immediatamente dopo – sottolinea Giuseppe Ferrari – partiremo con una serie di incontri sul territorio per promuovere il progetto e raccogliere il maggior numero di adesioni da parte degli allevatori. Credo che l’impegno assunto dalle Organizzazioni sindacali rappresenti un grande successo che da un lato premia la volontà, da sempre ribadita, di creare un ente degli allevatori che andasse al di là di ogni appartenenza sindacale, e dall’altro risponda pienamente al bisogno e alla richiesta proveniente dal mercato riguardo la certezza di origine del prodotto che si acquista. Sono certo che per i suinicoltori italiani si stia aprendo una nuova strada in grado di soddisfare innanzitutto il consumatore e favorire migliori opportunità di crescita per gli allevatori”.
Assosuini - dicembre 2016