Cremona, 25 marzo 2022 - Lenta ma inesorabile, la Peste suina africana continua il suo cammino e di settimana in settimana il numero di carcasse di cinghiale rinvenute nell'area infetta di Piemonte e Liguria, risultate positive al virus, purtroppo aumenta.
L'ultimo dato ufficiale pubblicato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta il 22 marzo scorso indica in 71 le positività rilevate dal 27 dicembre dello scorso anno: 41 in Piemonte e 30 in Liguria, distribuite in una vasta area che coinvolge oltre 100 Comuni distribuiti tra le due regioni.
"Oltre alle recinzioni, che richiedono tempi diversi di attuazione - spiega Giovanni Guadagnini, medico veterinario - dobbiamo mettere al primo posto nel contrasto alla PSA la biosicurezza in allevamento. È l'unica arma che abbiamo a disposizione per proteggere i nostri allevamenti, scongiurando una deriva che potrebbe decretare la morte del settore suinicolo italiano. Il pericolo legato alla diffusione della PSA non deve essere sottovalutato ma visto come una minaccia incombente e reale, contro la quale la biosicurezza rappresenta un importante baluardo a protezione della suinicoltura italiana".
Il convegno Emergenza PSA: un presente da gestire un futuro da difendere, in programma a Palazzo Trecchi di Cremona il 20 aprile prossimo con inizio dei lavori alle ore 9 si svolgerà in presenza nel rispetto delle norme antiCovid previste.
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EV - marzo 2022