Ridurre l’impatto ambientale e l’import di mais e soia: allevando mosche soldato per la mangimistica si può
Reggio Emilia, 8 febbraio 2024 - Dimostrare di poter creare una filiera per la produzione di materie prime per la produzione di farine di insetti per la mangimistica, in prospettiva in alternativa a mais e soia per ridurre il loro impatto ambientale e la dipendenza italiana dal prodotto importato, è stato lo scopo del Gruppo Operativo per l’Innovazione Flies4Feed, finanziato dal Psr 2016-2020 della Regione Emilia-Romagna. I positivi risultati incoraggiano nella prosecuzione sulla strada intrapresa per consolidare la nuova linea produttiva delle farine proteiche da insetti nella filiera mangimistica, come parte della transizione verso sistemi di produzione alimentari resilienti e sostenibili.
La filiera dimostrativa Flies4Feed ha previsto la realizzazione di un prototipo di bugs farm, che è stato poi integrato nell’azienda agricola con impianto di biogas della Società Agricola Energy Tre, a Bondeno (FE). Si tratta di una tipologia di azienda che permette di realizzare una forte sinergia economica attraverso la valorizzazione del calore prodotto in esubero dalla produzione di biogas sia per climatizzare le strutture di allevamento, sia per il processo di soppressione ed essiccamento delle larve prodotte. Generalmente, inoltre, in queste aziende sono già disponibili sottoprodotti per l’alimentazione del digestore che possono essere utilizzati come substrati di crescita per le larve.
Le prove di Flies4Feed si sono concentrate sull’allevamento della mosca soldato (Hermetia illucens) che, tra le specie autorizzate dall’UE per l’utilizzo mangimistico, risulta essere più adatta di altre per la sua facilità di allevamento per l’estrema rapidità di crescita. Nella mangimistica trovano impiego la larva viva e/o essiccata, la farina integrale e la farina proteica e la frazione lipidica; quest’ultima può anche essere impiegata per la produzione di biodiesel o nell’industria chimica. La farina di mosca soldato risulta essere un valido sostituto di mangimi a base di mais e soia negli allevamenti avicoli e un sostituto delle farine e degli oli di pesce in acquacoltura. Essa è infatti composta da un elevato contenuto proteico, compreso tra il 40-50%, fibre e acidi grassi.
Sulla base di principi di economia circolare, l’allevamento di insetti ha dimostrato di poter contribuire a rivitalizzare le aree rurali, connettendo svariate catene agroalimentari per il reperimento dei sottoprodotti per l’alimentazione delle larve e per la produzione di mangimi. Inoltre, la produzione di insetti, quando integrata nel contesto dell’azienda agricola, offre l’opportunità di diversificare le attività produttive aziendali e, in abbinamento agli impianti di biogas, di assicurarsi ulteriori fonti di reddito. Il prototipo realizzato ha caratteristiche di scalabilità ed è funzionale a favorire l’industrializzazione del processo. Impianti di questo tipo potranno essere prodotti in serie per essere collocati direttamente presso le aziende produttrici dei sottoprodotti delle filiere agroalimentari e/o presso gli impianti di biogas agricoli.
I risultati di Flies4Feed sono sintetizzati in una presentazione multimediale.
Il progetto è stato coordinato da CRPA scpa, con la partecipazione di Società Agricola Energy Tre, Progeo sca, Italmix snc, Azienda Ca' D'Gianant, I giardini dell'Acqua srl Società Agricola, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e, per la formazione, di Dinamica scarl.
CRPA - febbraio 2024