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Garofalo acquisisce Fattoria Apulia di Amadori

Fattorie Garofalo acquista il 100% di Fattoria Apulia del Gruppo Amadori, per 30 milioni di euro localizzata a Cerignola (Foggia)...

31 Maggio 2020
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Fattorie Garofalo acquista il 100% di Fattoria Apulia del Gruppo Amadori, per 30 milioni di euro localizzata a Cerignola (Foggia) con 1850 ettari di superfici. Oltre ai 2000 capi bufalini, è presente un importante allevamento di suini...

Garofalo è una azienda lattiero-casearia bufalina attraverso attività di allevamento bufalino, di trasformazione delle materie prime in Mozzarella di bufala campana Dop, carni e salumi e di gestione di punti vendita. Fattorie Garofalo è capo di un gruppo a forte integrazione - sia orizzontale che verticale - che già conta altre 6 aziende zootecniche bufaline e tre stabilimenti di trasformazione. E si distingue nel panorama dei gruppi agroalimentari del Mezzogiorno d'Italia per essere produttore netto di energia rinnovabile per il Gse - grazie a biogas e fotovoltaico - e la forte vocazione per le produzioni biologiche e l'internazionalizzazione. L'operazione di acquisizione consentirà all'azienda campana di incrementare le strategie di sviluppo rafforzando la capacità produttiva in ottica di integrazione di filiera, di crescita qualitativa e quantitativa e di diversificazione di prodotto e distributiva. Tutto ciò anche con l'obiettivo di incontrare la crescente domanda proveniente dai mercati esteri e di avviare nuovi presidi distributivi fuori dall'Italia aumentando, quindi, la proiezione internazionale dell'azienda. Fattorie Garofalo, infatti, è in costante espansione negli ultimi anni, con un fatturato che nel 2019 ha raggiunto i 100 milioni di euro con una crescita superiore al 10% rispetto all'anno precedente, trainato in particolare dall'export: il Gruppo raggiunge con i propri prodotti oltre 40 Paesi in tutto il mondo, in particolare in Germania, Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Paesi Bassi, con oltre il 60% fatturato che è rappresentato dalle vendite sui mercati internazionali. Il Gruppo Garofalo prevede di incrementare inoltre i punti vendita in Italia e all'estero e di rafforzare la propria presenza anche nei Paesi asiatici. Grazie anche all'acquisizione, Fattorie Garofalo punta ad un miglior controllo della filiera di approvvigionamento: l'obiettivo del gruppo è di incrementare entro il 2026 del 100% la produzione di latte interna e con un margine di copertura degli utilizzi per la produzione di mozzarella che dovrebbe attestarsi così al 50%. Tale obiettivo, funzionale all'incremento del fatturato e della marginalità, sarà ottenuto dal notevolissimo incremento della popolazione bufalina, che passerà dagli attuali 10mila capi a 18mila tra gli allevamenti di proprietà del gruppo situati nell'area Dop e precisamente nelle province di Caserta e Foggia. "L'operazione di acquisizione - ha affermato Raffaele Garofalo, Presidente di Fattorie Garofalo - ci consentirà di consolidare la nostra leadership e di crescere in tutti i settori di interesse del gruppo - zootecnia, retail e trasformazione - realizzando economie di scala e con una attenzione particolare anche ai protocolli sanitari, alla qualità e alla rintracciabilità dei nostri prodotti. L'operazione dimostra come - anche in un periodo difficile come quello attuale - le imprese continuino a programmare la crescita in vista di futuri obiettivi produttivi e di redditività, soprattutto in un comparto come quello agroalimentare che è di fondamentale importanza per l'economia del Paese e del Mezzogiorno. Il supporto del credito consentirà all'azienda di rafforzare l'integrazione verticale di filiera interna al gruppo e la nostra azione di sviluppo commerciale, espandendo il nostro raggio d'azione anche all'estero, in particolare verso i Paesi asiatici". L'operazione di finanziamento è stata coordinata e strutturata rispettivamente dai team Corporate Sud e F&A di UniCredit, Direzione Commerciale Imprese della Direzione regionale Campania, Basilicata Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo San Paolo e dall'Ufficio di Napoli di SACE in collaborazione con la Divisione Rischi e la Divisione Underwriting.(ANSA).

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