Abstracts - Sanità

I risultati di questo studio possono aiutare a determinare il momento ottimale dell'uso degli antimicrobici e contribuire alla nostra attuale comprensione dell'uso razionale degli antibiotici.

I macrofagi dei suini con il genoma modificato che manca del dominio SRCR5 nel gene CD163 sono totalmente resistenti ad entrambi i genotipi di PRRSV, mantenendo la funzione biologica...

E' stato identificato un nuovo circovirus suino (PCV3), lontano parenti dei circovirus conosciuti, in scrofe con PDNS e perdite riproduttive...

La peste suina africana (PSA) è un importante problema di sanità in suinicoltura. Rilevare o rallentare la propagazione della PSA richiede strategie di attenuazione che siano efficaci e pratiche. In base alle opinioni di 56 esperti di PSA, il presente studio ha identificato le strategie di vigilanza ed interventi per la PSA.

Questo lavoro potrebbe servire come base per la pianificazione di emergenze che porterebbe ad un risparmio sui costi in caso di un futuro focolaio di afta epizootica e che si potrebbe applicare anche ad altre malattie infettive.

Gli acidificanti commerciali per mangimi al doppio delle concentrazioni raccomandabili riducono la sopravvivenza del PDCoV, però non lo inattivano...

E' stata determinata la sensibilità antimicrobica agli antibiotici ad uso umano nei ceppi isolati di Salmonella nelle feci di suini sani e nei polli broiler.

Durante il periodo 2008–2012, 90 casi di trichinellosi vennero notificati al CDC da 24 Stati e dal Distretto di Columbia.

E' stato rilevato un pestivirus, recentemente scoperto, denominato pestivirus suino atipico (APPV) in tutti questi casi con la RT-PCR.

Questi studi evidenziano la trasmissione indiretta del PEDV attraverso il personale contaminato, il che avviene rapidamente ed anche come i fomiti e la temperatura ambientale influiscono sulla stabilità virale nel tempo.

Lo studio mostra la circolazione asintomatica del virus dell'influenza suina nella poplazione dei suini del Vietnam.

L'obiettivo dello studio fu valutare la protezione clinica, il livello di viremia da PCV2 e la risposta immunitaria (anticorpi e cellule secretorie di IFN-γ) nei suinetti provenienti da scrofe vaccinate contro il PCV2 e vaccinati contro il PCV2 a 4, 6 o 8 settimane di vita.

Lo studio conclude che la trasmissione placentare del PCV 2 a partire da una scrofa non immune ai feti è possibile quando l'infezione della scrofa avviene prima della gravidanza o dopo il 62° giorno di gravidanza.

Sono state condotte ricerche sulle risposte anticorpali ed il modello di eliminazione del virus vaccinale dopo la vaccinazione con virus vivo modificato del PRRSv genotipo I o II.

L'obiettivo dello studio fu determinare i fattori ambientali ed infettivi che hanno influenza sulla comparsa di enteropatogeni batterici nei suinetti lattanti.

In base alle analisi dei risultati, entrambi i tipi di campionamento (lavaggio bronco-alveolare e raschiatura bronchiale) sono ugualmente efficaci per rilevare gli agenti primari del Complesso Respiratorio Suino.

L'obiettivo del presente studio fu investigare sulle risposte immunitarie indotte da parassiti dei suini co-infestati con Trichuris suis ed Oesophagostomum dentatum in comparazione con suini infestati con una sola specie. Si sa che T. suis produce una forte risposta immunitaria che porta ad una rapida eliminazione ed è stato osservato un forte effetto antagonista sulle popolazioni di O. dentatum in suini co-infestati...

Con l'obiettivo di determinare i rischi dell'esposizione al PCV2, la dinamica della trasmissione e l'impatto immunologico al momento del parto, venne esaminato lo status virologico ed immunologico nei confronti del PCV2 delle scrofe e dei suinetti pre-lattanti e dell'ambiente delle sale parto...

Il grande progresso nella sequenziazione del DNA ha aumentato la nostra abilità nel generare grandi quantità di informazioni sulle sequenziazioni a costi più contenuti...Questi sviluppi hanno permesso la caratterizzazione ed il rilevamento microbico direttamente da campionamenti clinici, conosciuti come la sequenziazione metagenomica...

La colonizzazione dell'ambiente negli allevamenti di suini da parte dei microrganismi patogeni è un fattore importante nello sviluppo di malattie endemiche nei suini e nella propagazione di malattie zoonotiche. Questi patogeni sono nella maggior parte dei casi controllati con l'uso degli antibiotici e con le disinfezioni durante gli svuotamenti. A causa dell'aumento delle resistenze, vengono promossi metodi alternativi come l'"esclusione competitiva" (CE). Questo studio confrontò l'effetto di un protocollo di CE sulle infezioni batteriche nel quadro di un protocollo classico di pulizia e disinfezione (C & D)....

Dei 30 campionamenti ambientali raccolti in una sala di svezzamento nella visita iniziale, 2 (7%) dei campioni presentavano 3 isolati (2 ST 218 Escherichia coli e 1 Proteus mirabilis), portatori del gene della metallo-β-lattamasi blaIMP-27 nei plasmidi IncQ1. Inoltre, vennero recuperati 15 isolati IMP-27 di molteplici specie di Enterobacteriaceae da 11 di 24 (46%) campioni ambientali di 2 sale parto, raccolti durante la terza visita. Anche questi isolati erano portatori del blaIMP-27 nei plasmidi IncQ1. In questo studio non vennero recuperati isolati di CRE dai tamponi o campioni fecali....

L'obiettivo di questo studio fu valutare l'efficacia di 3 schemi di dosaggi orali (5, 10 e 20 mg di ossitetraciclina (OTC)/ kg di peso corporeo) in acqua potabile durante un periodo di 5gg sulla diarrea, sulla eliminazione fecale di Lawsonia intracellularis e sugli incrementi medi giornalieri (IMG)...

Sperimentalmente, il virus dell'influenza si somministra ai suini per via intra-nasale, per instillazione intra-tracheale o per aerosol, però ci sono pochi dati comparando il risultato dei diversi metodi. Le differenze nel modello dell'eliminazione del virus e le risposte delle citochine e l'immunità sono importanti per gli studi della patogenesi della malattia e la valutazione dell'efficacia protettiva dei vaccini... 

I suini possono albergare il virus dell'influenza, patogeno anche per gli esseri umani. Considerando che studi precedenti ribadiscono la presenza di un maggior rischio di casi di influenza umana tra individui a contatto con suini, sono state condotte ricerche per investigare anche l'associazione spazio-temporale tra le malattie di tipo simil-influenzale (ILI-influenza-like illnesses) ed allevamenti di suini in zone ad alta concentrazione...