Pagina 108 di Articoli su carne-suina

Durante lo scorso mese di marzo l'Ucraina ha importato 9.294 ton.di carne suina, un 30% in meno rispetto al mese precedente.

Il Consiglio ha segnalato in particolare l'importanza di un quadro normativo adeguato per lo sviluppo di questo settore.

Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato che lancerà un programma di acquisti di carne suina con l'obiettivo di stabilizzare i prezzi.

Le previsioni mondiali per la produzione di carni suine nel 2014 sono riviste in rialzo, con un aumento di 2,7 milioni di ton. raggiungendo la cifra record di 107,4 milioni di ton..

Tra gennaio ed aprile 2013 le esportazioni brasiliane di carni suine sono diminuite del 9%.

L'import di carni suine ha registrato un aumento del 47% nei primi 3 mesi del 2013.

Lunedì scorso alla notte presso Mayenne e Côtes-d'Armor, allevatori francesi hanno intercettato camion frigo per controllare l'origine delle carni trasportate.

Flettono del 7,7% sia le quotazioni degli ovicaprini sia quelle dei suini, con questi ultimi influenzati dai ribassi dei capi da macello imputabili a un rallentamento della domanda.

I macelli di suini più importanti della Germania sono riusciti a rafforzare nel 2012 la loro posizione nel mercato.

Si tratta di carni provenienti da suini delle zone dell'Aquitaine, Midi-Pyrénées et Poitou-Charentes.

Il lancio del "Sistema Integrato del Commercio Estero" (SICEX), più conosciuto come "finestra unica", faciliterà e renderà più agevole in maniera significativa il commercio estero delle imprese cilene.

La FVO ha formulato una serie di raccomandazioni alle autorità competenti della Bulgaria, dirette alla rettifica delle inefficienze riscontrate.

l grado di autoapprovvigionamento comunitario nel 2013 dovrebbe essere pari al 109,7% (-1,2% rispetto allo scorso anno).

Il preventivo totale dei programmi arriva a 71,94 milioni d'euro, dei quali la UE apporta un contributo di 35,97 milioni d'euro.

L'export dei prodotti derivati del suino(prosciutti, salumi, ecc..), sono cresciuti del 12% fino a raggiungere i 2.908 milioni d'euro.

Con le nuove norme, imprese ed allevatori potranno essere abilitati ad utilizzare il marchio “Brasil Certificado”, riconosciuto a livello internazionale.