Pagina 13 di Articoli su salumi

La Danimarca è diventata il primo paese a cui è stato permesso di esportare prodotti a base di carni suine cotte, tra cui la salsiccia.

Il Ministero della Salute ha comunicato la conclusione dei negoziati con i responsabili del mercato cinese in questi giorni: le trattative erano iniziate nel lontano 2004.

L'accordo rafforzerà l'export di carni suine, carni avicole e vini.

A partire dal 7 aprile la Russia impone restrizioni temporanee all'import di prodotti lavorati derivanti da carni suine lavorate in impianti della Lituania e Polonia.

Una presentazione specialmente destinata agli industriali dei prodotti dell'iberico presenti alla "Feria Alimentaria", similare a quella già realizzata per il settore della distribuzione.

Le misure spagnole per garantire la sicurezza dei prodotti a base di carni suine permette di sperare sull'export in Russia. Tuttavia, bisogna trovare la soluzione alla PSA (Peste Suina Africana) che colpisce l'export di tutta la UE.

Rosselkhoznadzor e Ministero dell'Agricoltura discuteranno della possibilità di ripristinare l'export di prodotti di origine animale per la Russia.

Due ordinanze in merito sono state emanate dall'USAV.

Il passo successivo è l'identificazione delle aziende interessate ad esportare prodotti a base di carni suine in Giappone.

La riunione servirà per attuare le iniziative sulle Norme di Qualità della carne, prosciutto, spalla e lombo del suino iberico.

Le norme migliorano le informazioni per il consumatore sull'etichetta e sulla presentazione.

Tra i prodotti importati di fascia superiore/Speciality Food prevalgono i salami cotti e affumicati, i prosciutti ( Prosciutto di Parma, di San Daniele etc.) e altri prodotti di maiale.

Il Rosselkhoznadzor(Servizi Veterinari) ha tolto dal 10 dicembre 2013 le restrizioni temporanee a 3 aziende di carni che ora ripotranno riesportare in Russia.

Per quanto riguarda, in particolare, l'andamento dei fatturati, Ismea stima un aumento di oltre il 2% del valore alla produzione, che ha raggiunto nel 2012 i 7 miliardi di euro grazie soprattutto alle vendite all'estero.

Sono state migliaie di agricoltori ed allevatori ad aderire alla manifestazione promossa da Coldiretti per la tutela del "made in Italy".

Sotto il motto «Enjoy, it's from Europe» («Apprezzalo, proviene dall'Europa»), si vogliono aiutare i produttori del settore ad accedere ai mercati internazionali.